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mercoledì 16 settembre 2015

BERGOGLIO FILO ISLAMICO E MONDIALISTA CONVINTO

Bergoglio il pontefice dell'ordine mondiale!!!

Nemmeno da credere come fa un "pontefice" di Cristo a paragonare degli assassini fondamentalisti islamici, ai fedeli fondamentalisti cristiani, che hanno l'unica pecca di volgere sempre l'altra guancia?

Allora anche Bergoglio è un fondamentalista, che propina la variante distorta della vera fede, che distrugge con maestria ed astuzia supportato da forze sotterranee umanee, atte a stanare i suoi oppositori sia dentro che fuori le sue mura. Una forza ben studiata e libera nell'agire. 

Mi chiedo chi è il suo vero Dio? a chi Egli è alienato?

Peccato che i fondamentalisti cristiani, si attengono strettamente a quello che Bergoglio non si attiene più, il Verbo di Dio.

Semmai i calunniatori, sono i falsi cristiani, quelli morbidi e quelli all'acqua di rose, quelli che pregano poco, e quelli che amano essere come i protestanti, liberi dai vincoli stretti del vero cristianesimo. 

Ma se per calunniatori intende gli oppositori a se stesso o chi non è d'accordo sulle sue idee strambe sulla parola di Cristo e sulle sue contorte intepretazioni dei vangeli, beh allora di cristiani che protestano contro uno stragolgimento di questa parola ne troverà molti!

I veri fondamentalisti cristiani, usano il metro di Cristo, tagliare et dividere non è forse Cristo che ha nella sua bocca la spada a doppio taglio, giustizia e verità è La Sua lingua! e quale lingua possiede Bergoglio? Forse è di questa parola che Bergoglio ha paura, della vera spada a doppio taglio che Egli stesso la chiama calunnia, teme di più, un fondamentalista cristiano ad uno islamico, che uccide solo con la scure, ma non uccide il male, ma lo produce. Teme la codanna dei suoi pari, ma non teme la condanna di Dio. Farebbe bene temere Dio e non la mano dell'uomo che miete vittime fra gl'innocenti e tra i fedeli. 

Curiosamente queste dichiarazioni Bergoglio le fa solo alle radio protestanti, è già curioso questo fatto!!!

Quindi come si può avere un pontefice che è filo Islamico? Cristo non ha forse detto, a Pietro di governare il suo ovile "di Cristo", e perchè mai Bergoglio si preoccupa di altri ovili e non più di quello di Cristo? Non penserà che l'ovile Islamico possa dare nuovi sacerdoti alla chiesa? oppure come egli stesso ha detto la chiesa non è più sposa ma vedova di Cristo!!! 


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http://www.imolaoggi.it/2015/09/14/bergoglio-difende-lislam-ci-sono-fondamentalisti-in-ogni-religione/

Bergoglio difende l’islam “Ci sono fondamentalisti in ogni religione”



“Nessuna religione è immune dai suoi propri fondamentalismi, ogni confessione ha un gruppetto di fondamentalisti, il cui lavoro consiste nel distruggere in nome di una idea, non di una realtà”.
Lo ha detto il Papa nella intervista alla radio protestante FM Mileniium 106.7. “I fondamentalisti – ha aggiunto – alienano Dio dalla compagnia del suo popolo, lo disincarnano, lo trasformano in una ideologia, in nome di questo Dio ideologo, uccidono, distruggono, calunniano”.
“Voglio dire che l’Europa ha trovato una coscienza. E vi ringrazio, ringrazio i paesi dell’Europa che sono diventati consapevoli di questo”. Così Papa Francesco nell’intervista, di circa 40 minuti, a ‘Radio Renascenca’, emittente cattolica del Portogallo, in merito all’afflusso di profughi.
“La reazione dell’Europa, adesso – sottolinea Bergoglio – ha tante prese di posizione: c’è chi eleva muri, altri scelgono i profughi secondo la loro religione, altri approfittano della situazione per fare discorsi populisti“.
Al- Bazi, ha detto di aver subito due attentati e un sequestro e non ha usato mezzi termini: “Forse qui ci possono essere musulmani simpatici e amici, ma lì sono degli assassini“.
Ascoltare dopo il minuto 4,30
“Sono orgoglioso di essere iracheno e amo il mio paese, ma il mio paese purtroppo non è ‘orgoglioso che io sia parte di esso. I cristiani in medioriente sono l’unico gruppo che ha visto il volto del male, l’Islam. Aiutate la mia gente, salvate la mia gente. Sono un sacerdote e penso che mi ammazzeranno un giorno, ma mi preoccupo per i nostri figli”.
Io sono qui per dire a voi: siate la nostra voce, parlate e svegliatevi. Il cancro è alle vostre porte ormai, vi distruggeranno. I cristiani in Medio Oriente, in Iraq, sono l’unico gruppo ad aver visto il volto del male: l’islam. Pregate per la mia gente, aiutate la mia gente, salvate la mia gente. Perché lasciate le pecore libere in mezzo ai lupi?

mercoledì 9 settembre 2015

I nuovi giudici sono i Vescovi?

Introdurre l'idea di Vescovo giudice è molto sbagliata perchè questo porta alla cancellazione di Dio unico giudice. E si fa largo l'idea che il vescovo può sostituire la funzione di Dio, quando invece sappiamo benissimo che l'uomo può essere solo correttore degli errori altrui, anche se costoro sono vescovi o cardinali, a nessun uomo spetta il giudizio divino se non a Dio stesso.




Nullità nozze, rivoluzione del Papa: riformata la Sacra Rota, processi gratuiti e deciderà il vescovo


 

""Il Papa ha introdotto una forma di processo più breve sulla nullità delle nozze, nei casi in cui questa sia «sostenuta da argomenti particolarmente evidenti». Tra questi: mancanza di fede, brevità della convivenza, aborto procurato per impedire la procreazione, il permanere di una relazione extraconiugale. Giudice è il vescovo. ""

Introdurre l'idea di Vescovo giudice è molto sbagliata perchè questo porta alla cancellazione di Dio unico giudice. E si fa largo l'idea che il vescovo può sostituire la funzione di Dio, quando invece sappiamo benissimo che l'uomo può essere solo correttore degli errori altrui, anche se costoro sono vescovi o cardinali, a nessun uomo spetta il giudizio divino se non a Dio stesso.

Mi cheido come facciamo a capire se manca la fede in essere umano, quando questa è fondata unicamente sul credere in Dio, ed è un atto o moto dell'anima che spetta solo a Dio un fattore tutto personale con Dio stesso, il credo non è basato sulla conoscenza del vangelo o della sacra scrittura, perchè anche un tellogo laico conosce benissimo la scrittura sacra ma non è detto che creda in Dio.Per cui costuii secondo giudizio umano sarebbe credente, mentre uno che magari non sa nulla o poco della parola di Dio, non lo è. Il giudizio di Dio è diverso dall'uomo.Il ladrone sulla croce aveva conoscenza della parola di Cristo, molto probabilmente no, e quindi la fede che esso dimostrò su che base si fondava? Sulla semplice e vero credo in cristo, non sulla conoscenza della sacra legge. Su un semplice riconoscimento. 

L anullità del matrimonio mi chiedo a chi faccia bene, sicuramente ai molti che volgiono con facilità cambiare famiglia, moglie o marito, ma chiediamoci a cosa porterà questa cosa, a quali conseguenza a lungo termine, e chiediamoci quale reato il vescovo commetterà nel dar il via a questa pratica avulsa dalla vera volontà di Dio. 

Perchè il vescovo delve sempre tener presente che c'è Cristo che giudic, poi l'operato finale di qualsiasi vescovo, e non dite non sapevo, o dite è stata volontà di un pontefice perchè voi potete far come Dio comandò!

Sulle altre, si può essere d'accordo sul discorso dell'"aborto procurato per impedire la procreazione, il permanere di una relazione extraconiugale"


""Il processo breve nei casi di nullità matrimoniale è una delle principali novità introdotte dal Papa con il motu proprio «Mitis Iudex Dominus Iesus», pubblicato questa mattina.""

Questo pensiero è spaventoso, perchè da un lato sarà la gioia di molti, dall'altro sarà una disgrazia, che la chiesa attirerà su se stessa. 

Tra le «circostanze» in cui è consentito il processo breve «si annoverano per esempio: quella mancanza di fede che può generare la simulazione del consenso o l'errore che determina la volontà, la brevità della convivenza coniugale, l'aborto procurato per impedire la procreazione, l'ostinata permanenza di una relazione extraconiugale al tempo delle nozze o in un tempo immediatamente successivo, l'occultamento doloroso della sterilità o di una grave malattia contagiosa o di figli nati da una precedente relazione o di una carcerazione, la causa del matrimonio del tutto estranea alla vita coniugale o consistente nella gravidanza imprevista della donna, la violenza fisica inferta per estorcere il consenso, la mancanza di uso di ragione comprovata da documenti medici, ecc».""
 
Non capisco perchè mescolare la fede, con i problemi personale e fisici delle persone, sono due aspetti che non si sposano assieme.

""Le nuove «disposizioni» contenute nel Motu proprio, non solo circa il processo breve, ma nella sua interezza, intendono favorire «non la nullità dei matrimoni, ma la celerità dei processi, non meno che una giusta semplicità, affinchè - scrive il Papa - a motivo della ritardata definizione del giudizio, il cuore dei fedeli che attendono un chiarimento del proprio stato non sia lungamente oppresso dalle tenebre del dubbio».""

Ho l'impressione che qui non è questione di dubbio, per i fedeli, ma di dubbio per la chiesa, se essa è ancora nelle consizioni di poter dettar legge innanzi agli uomini, o aministrare la vera parola di Dio.

""Avendo presente il pericolo che un «rito abbreviato possa mettere a rischio il principio della indissolubilità del matrimonio» il Papa dispone che «in tale processo sia costituito giudice lo stesso vescovo, che in forza del suo ufficio pastorale è con Pietro - spiega il documento pontificio - il maggiore garante dell'unità cattolica nella fede e nella disciplina».""

Questa disposizione del pontefice è nulla, perchè non entra nelle sue possibilità, esso non è Dio, e non si può sostituire a Lui. Deve solo pasce e greggi come disse Gesù e non cambiare a suo giudizio la legge stessa. Ma questo pontefice ha il culto della personalità e si vuole mostrare come un  nuovo Cristo che vuole e deve aver il potere di modificare la legge di Cristo, come e quando desidera. Questo realmente è!

domenica 6 settembre 2015

Tacete per non giudicare

http://www.imolaoggi.it/2015/09/05/immigrati-bergoglio-se-vi-viene-di-giudicare-chiudete-la-bocca/


Tacete per non giudicare


Caro Francesco Gesù insegna di non giudicare, ma insegna anche di correggere, anzi è doveroso per un credente correggere, come fa a lei a correggere un suo simile se non può nemmeno capirlo perché ha fatto quel gesto? Il giudizio di cui Cristo parla non è un giudizio di condanna, ma un giudizio di comprensione, un motivo per tentare di aiutare quella persona. Perché solo Cristo giudica per condannare, mentre la chiesa e l’uomo può solo giudicare per correggere,  altrimenti la parola di Gesù rimane inattesa e non applicabile. Invece di frustare i fedeli, dicendo queste cose inesatte, insegni loro di correggere, se ne è capace. Lei come tutti gli esseri umani per correggere deve giudicare l’operato, altrimenti non corregge nessuno. 

sabato 5 settembre 2015

Francesco: Prendere buoni e cattivi!!!




Francesco: Prendere buoni e cattivi!!!

Una sola domanda ovvia e scontenta a Francesco … Mi dica Bergoglio se fosse vero che Gesù avesse detto prendete tutti buoni e cattivi, per quale ragione ha Cacciato Lucifero dal paradiso?

Se i cattivi, sono uguali ai buoni e quale nuova novella porterebbe se Esso non è giusto giudice? 

E Se non portasse la spada che separa le tenebre dalla Luce?

Chi è Cristo per Bergoglio? Colui che unisce le tenebre alla luce? 

O di che Cristo stiamo parlando? 

Oppure parliamo dell’anticristo che fa passare luce per tenebra  e tenebra per luce, e quale luce appartiene all’anticristo? Quella che si illumina di verdastro?

Bergoglio persegue la via del principe del mondo, di colui che è il portatore di una luce nuova, perché la luce che divide il marcio dal sano, non fa più moda.

Ma Gesù non chiama buoni e cattivi a rimanere tali, ma diventare tutti buoni cioè a divenire tutti credenti in Dio, a trasformarsi, cambiare e mutare, il proprio falso credo in quello di Cristo. 

Cerca i cattivi per convertirli, non per lasciarli alla loro fede fasulla e falsa. 

Gesù non accetta affatto nella casa del Padre i demoni che entrino in essa, Gesù non permetterebbe mai che entrino, infatti in apocalisse v’è scritto che fuori le mura della nuova Gerusalemme rimarranno tutti coloro che hanno commesso peccato agli occhi del Signore, cioè tutti coloro che non hanno veramente abbracciato la sua parola tutta in uno solo pacchetto, non a pezzettini come molti vorrebbero.  

Quindi nella casa di Dio non si fanno entrare i porci! Ne gli immorali, ne i sodomiti, ne i ladri, ne i fattucchieri, ecc, e chi dice diversamente non appartiene a Cristo, ma il suo avversario, che vuole confondere il bene per il male e il cattivo per il buono, far passare un mussulmano per un cristiano e un cristiano per un contestatore da annullare ed azzerare.

Accoglienza come conversione, non come lasciare che il demonio entri in casa perché possa appiccare gli incendi ad essa e bruciare tutto. Accogliere non significa abbracciare la loro fede, ma tentare in ogni modo di convertirli, perché questa è la vera missione di ogni cristiano.

Accogliere significa prima di tutto, parlare di Cristo a chi vuole entrare nella tua casa, metti innanzi a te il Signore sempre, perché ponendo innanzi a te il Signore non entrerà chi odia il  Signore.

Accogliere i fratelli senza Cristo, significa dimenticarsi di essere Cristiani, questa non è accoglienza è indifferenza verso Cristo. Se siete verament credenti in Cristo vi presentate per quello che siete parlate direttamente di Cristo a chi viene a voi senza timore, perché la funzione del Cristiano, non è solo nutrire il corpo, o coprirlo o dargli da bere, ma soprattutto portare l’acqua della fede, perché il cibo sostiene il corpo, ma lo Verbo sostiene lo Spirito e senza lo spirito e dimenticandosi di questo, muore l’anima, sia di chi dice di essere credente, che del vostro ospite. Meglio che i cristiani vadano  loro, da chi li accetta in casa loro, anziché siano i credenti a farli entrare in casa propria.

Non è forse Gesù che dice, se non vi accettano scrollatevi dai piedi la loro polvere? Bene ciò significa che, se un povero in spirito e in beni, non mi accetta, per la mia fede, significa che io devo allontanarmi da lui.

Inoltre non dimentichiamoci della buona novella che ogni credente deve portare, perché l’importante non è dar da mangiare o vestire, ma portare la parola di Cristo e se il convertito avrà fede, sarà Cristo a sfamarlo.

“”E invita i fedeli a "incontrarsi nelle case per condividere le gioie e le attese che sono presenti nel cuore di ogni persona, è un’esperienza genuina di evangelizzazione che assomiglia molto a quanto avveniva nei primi tempi della Chiesa".””

Ma Cristo non si recava forse lui nella casa di chi lo chiamava? Quanti di loro si recarono nella sua casa? Non si sa, ma forse non molti. Era Cristo che li cercava, e Cristo non gli portava cibo, ne vestiario, ma la sua parola perché solo quella importa, non serve a nulla accumulare ricchezze in terra se poi si perde l’anima!!! Quel che conta, Cristo lo dice chiaramente, la sua Parola salva, la sua carne e il suo sangue salvano, il resto non conta nulla!!!

 "Qui voi troverete sempre la forza per proporre la bellezza della fede - ha concluso - nell’Eucaristia facciamo esperienza dell’amore che non conosce limiti, e diamo il segno concreto che la Chiesa è la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa".

La chiesa può dar posto ai poveri e agli assetati, ma se essa non porta Cristo a costoro, dove sta la sua fede?

“”Luca che negli Atti degli Apostoli accenna ai credenti che "ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo".

Leggiamo bene prima di affermare delle verità a metà , “accenna ai credenti”, non parla dei non credenti, ma parla solo dei già convertiti. Facciamo attenzione a come si leggono le cose e non facciamo passare una falsa intenzione per una cosa vera ed assodata.

Queste sono parole astute, che mescolano con furbizia, il vero con il falso. Nella chiesa non c’è posto per tutti, c’è posto solo per chi ha desiderio vero e sincero di entrare in essa, cioè di divenire sinceramente dei convertiti, come disse Gesù fuori gli immorali e i fattucchieri, e ogni rifiuto del mondo, non chi dice Signore "ho fatto tanto per te", entrà nella mia dimore eterna.

Accogliere senza convertire non è da cristiani ma da atei e laici, lo può fare chiunque, ma vedo che i non cristiani stanno ben attenti a farlo, perché non vogliono rischiare qualche brutto incontro, i cristiani contrariamente sono ben propensi, ad aiutare tutti, ma si ricordino che non vale nulla aiutare solo, cioè dar solo da mangiare o da bene se non tentano almeno di convertire. Perché l’essere cristiano sta proprio in questo, la missione di tutti i credenti veri ed autentici è proprio la conversione. 

Nessun cristiano che si dica tale, deve esimersi dal tentare di convertire.

Se nella chiesa entrasse assieme agli angeli anche i demoni, i buoni e i cattivi non sarebbe più la chiesa di Cristo, ma sarebbe una chiesa contaminata e quando tutte le foglie e i frutti muovono, le radici marciscono e l’alberò dovrà essere abbattuto.




mercoledì 12 agosto 2015

Un Gesù che sia d'accordo su tutto, non è Dio.


Non sempre il nostro pensare lungamente è ispirato! 




Rispondo così all'apostolo BXVI 



Se un padre non fosse autorevole non sarebbe un padre

Se un padre non fosse amorevole non sarebbe un padre

Se un padre non fosse severo non sarebbe un padre 

Se un padre non fosse rispettoso non sarebbe un padre 

Se un padre non fosse compassionevole non sarebbe un padre 

Se non fosse amico non sarebbe un Padre 

Se non fosse qualsiasi cosa che rappresenta un Padre, non sarebbe tale. 

Se Dio non fosse un Padre non sarebbe Dio. 

Non è questione che Egli debba usare la sua Santa ira, 

e/o la durezza nella verità, ma se Dio non fosse un Padre vero, non sarebbe tale. 

E suo figlio è lo stesso! 

Dio non usa l’ira, usa la servita, gli è lontano il concetto dell’ira. 

Ma gli è vicino il concetto di severità, autorità, verità, giustizia. 

Se non fosse severo, non sarebbe un Padre giusto nella verità.. 

Perché nella Bibbia si dice che Dio è lento all’ira e alla collera? 

Perché non la usa mai e se la dovesse usare, 

sarebbe costretto dall’atteggiamento altrui, 
non per sua volontà. 



Quindi quanto lei BXVI ha espresso non è esatto, non sempre la teologia porta alla verità. 

Se Dio fosse teologo non sarebbe Dio. 

Alle volte è meglio tacere che dire cose inesatte specie sulla natura di Dio. 


Aggiungo una cosa, semmai l'ira è più un azione del maligno che di Dio, perchè l'ira e la collera sono elementi portanti di Satana, sono le caratteristiche fondamentali del suo odio profondo verso Dio, che esso scatena verso gli esseri umani, essendo noi fragili ed attaccabili.
Dio è un essere talmente buono, e talmente amorevole, talmente tenero come un bambino, che il concetto di ira gli è praticamente estraneo, esiste, ma non lo usa mai, preferisce il continuo perdono, preferisce arrivare all'estremo delle sue forze, prima di agire negativamente verso un qualsiasi essere umano, o un qualsiasi popolo o nazione, solo quando il vaso o calice è colmo dopo secoli e/o millenni, che il suo essere buono, arriva allo sfinimento più totale, allora in quell'istante scatena tutta la sua ira, che altro non è che un atto di sdegno, di insoddisfazione della natura umana. In sostanza, è come un pila elettrica che si deve caricare, e più si carica e più essa diventa potente, ma quando questa arriva al sovraccarico il rischio che esploda è molto concret, allora spazza via tutto ogni cosa e prende dentro tutti buoni e cattivi.
Le persone Buone sono le più pericolose, perchè mentre un cattivo, un disonesto, un assassino lo è tutti i giorni e agisce nel male tutti i giorni nel piccolo, un buono sopporta tutte le angherie, ma il buono arriva allo sfinimento, prima che trovi le forze per reagire così è Dio, ma quando questo sfinimento diventa insopportabile, e quando arriva alla sua mssima capità di sopportare, ecco che esplode tutto d'un colpo, ma allora il buono non fa del male in piccolo lo fa in grande, solo in quel momento tutta la sua ira accumulata in tanto tempo di ingiustizie, soprafazioni, ecc, si scatena in senso distruttivo, così fa anche Dio.

Se Dio avesse usato la sua ira più spesso, ci avrebbe sterminati da un pezzo diverse volte,
invece lo fa nel corso della storia, molto, molto poco....

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Semmai, Gesù è d'accordo su tutto quello che dice il Padre Eterno! 

lunedì 3 agosto 2015

BXVI NON FURONO GLI EBREI A CONDANNARE GESU’?

BXVI NON FURONO GLI EBREI A CONDANNARE GESU’?


Innanzi tutto, mi perdonerà Sua Grazia Pontefice massimo BXVI , se un semplice essere umano può dissentire dal suo discorso?
Trovo questa  assoluzione  strategica, più che reale.  
Anzitutto che il vangelo mai parla di razzismo, è assodato, anche perché Dio non è razzista, sarebbe una bestemmia al solo pensarlo, io non l’avrei neppure considerata questa eventualità. Ma forse dai suoi pensieri, qualcuno le avrà fatto notare che forse potrebbe esserci un sentore di razzismo, ma questo pensiero è solo unicamente umano, non certo divino. Oltretutto è anche un pensiero, che vorrebbe sott’intendere che Dio ha delle preferenze spiccate e si vorrebbe in qualche modo far credere, anche in un modo latente, che Gesù possa anche vagamente pensato ciò. Cosa assolutamente falsa.  Quindi aver posto questo dilemma sul razzismo di Cristo dicendo che “non sarebbe una concezione razzista”, secondo il mio modesto punto di vista è errato, sarebbe stato meglio nemmeno proporlo, per non dar adito a chiacchiericci fuori luogo.  Poi Lei sa più di me!

Poi il fatto stesso che secondo la Sua frase o sintesi di farsi, Pilato sia un dittatore come tanti nella storia, si sa, ma questa frase, parrebbe portare il lettore verso un pensiero come se si volesse scaricare su Pilato la vera responsabilità della morte di Cristo, quindi in sostanza sarebbero stati non gli Ebrei come popolo, ma bensì i romani stessi, veri cattivi della situazione.

Innanzi tutto, nessuno di noi può sapere con assoluta precisione quanti in quella folla di popolo, erano i seguaci di Barabba e i seguaci di Gesù e quanti si potessero trovare in quelle circostanze anche richiamati dall’evento, sappiamo bene quanto sia grande la curiosità del popolo,anche oggi è così, per cui sicuramente la folla sarà stata formata da due fazioni minori e una che era realmente il popolo ebraico, in numero sicuramente maggiore, per cui l’incitamento dei seguaci di barabba e non dimentichiamoci che sicuramente ci saranno stati anche una parte dei sacerdoti del tempio presenti, per assistere alla vendetta finale, quindi probabilmente visto che in sostanza erano loro i veri, accusatori di Cristo, sono stati loro a porlo a morte, come dice anche Lei BXVI, in definitiva, non tanto il popolo stesso, ma quando l’incitamento della folla iniziò a dibattersi tra i due schieramenti sicuramente qualcuno aiutò i seguaci di barabba a far la voce più grossa, questi potevano essere solo i sacerdoti del tempio contrari a Cristo. Per cui l’incitamento e l’influenza di questi ha portato la gran parte del popolo ad esserne influenzata, senza magari volerlo effettivamente, ma sappiamo bene che quando satana prende gli animi della gente poi questa perde la testa e ammette di sua volontà anche abomini.

Ora chi condannò realmente Cristo? Lo si comprende bene, furono innanzi tutto il Sinedrio contrario a Cristo, prima del giudizio finale, poi la folla irretita dai seguaci di Barabba, ma i romani sicuramente non lo condannarono, non avevano motivo per farlo, quindi ne rimasero fuori, anche se poi Pilato non sapendo cosa fare, prese quella triste decisione, ma come sappiamo e come ben Cristo stesso ci fa capire, le cose dovevano andare così, per cui Lei BXVI avrà pensato, se le cose dovevano andare così, non è colpa di nessuno, è qui che si sbaglia, gli ebrei prima di tutto il Sinedrio era libero nella sua decisione se credere o meno a Cristo, figlio di Dio, e anche il popolo poteva schierasi dalla parte giusta. Dio Padre ha aspettato comunque sia, la loro decisione anche se Esso sapeva già che le cose sarebbero andate in quel modo. Quindi non si può dire gli Ebrei non sono colpevoli, possiamo dire però che i veri colpevoli era la classe sacerdotale del popolo Ebraico furono loro i veri mandanti, furono loro che veramente vollero la condanna di Gesù, prima ancora della scelta di quella piccola porzione di popolo. Definita da Giovanni come “Giudei” cioè abitanti della Giudea.  Poi il fatto che Lei dica, ridotando Marco: “ una quantità di gente la “massa” e la vuole identificare come sostenitori di Barabba, non è possibile, sicuramente erano presso quel luogo un certo numero di sostenitori e facinorosi ma non certo una massa, sarebbe stato impossibile per l’alta concertazione dell’esercito Romano.  Ovvio che non si indica il popolo, a parte che forse il termine massa, sta proprio ad indicare un numero considerevole di popolo, e quindi non si può escludere che il popolo dei giudei non fosse presente, visto come detto sopra che sicuramente un evento di questo tipo, avrà attratto una massa di gente proveniente non solo da Gerusalemme.

Infatti Matteo dice “tutto il popolo” e giustamente è logico che sia così, mettendo assieme tutti gli scritti degli evangelisti, si evince che oltre al sinedrio, furono proprio anche gli stessi Giudei, quindi non possiamo escludere nessuno, solo perché dobbiamo allentare le tensioni sociali verso un ampia amicizia con il popolo Ebraico, dopo tutto non è un problema prettamente inerente le chiesa degli Uomini,ma semmai è un problema di Dio, la chiesa può solo attestare i fatti, ma certamente non può sostituirsi e non può modificare l’andamento della storia, ne modificare la verità dei fatti avvenuti.
Il discorsoche Lei fa su Giuda mi sta bene, anche se lo trono un po’ debole, poi bisogna leggere il resto del libro perché questa è solo una sintesi.

La politica non contiene mai la verità in se stessa, chi pensa questo è un illuso, la politica è fatta di inganni e tradimenti, non c’è spazio per la verità. Ma la chiesa non deve seguire la politica, se essa si appoggia alla politica è finita sotto tutti i punti di vista, perché essere vuole annullare la verità.

Se la moderna dottrina si pone la domanda “ cos’è la verità?” significa che l’uomo di chiesa non ha capito nulla della sostanza del Cristo, ne delle sue parole vere e sta ancora annaspando nel melma del mondo, alla ricerca di una verità che fatica a vedere a scovare. Ecco perché la chiesa nel corso di 2000 anni, ha commesso un marea di errori, ben poco ammessi dai suoi appartenenti, perché essa non persegue, non comprende realmente le vere parola celate da  Cristo nella Sacra scrittura, e forse non le vuole nemmeno comprendere, perché il comprenderle comporta il fatto di doversi soffermare ed accettare la Verità di Cristo. Ecco il perché Lei BXVI fa questo curioso discorso quasi a voler discolpare la chiesa degli uomini, dalle incapacità di comprendere la vera volontà di Cristo!

Quindi chi non vuole applicare la Verità tutta intera, è colui che preferisce vivere libero da Dio.

Visto che BXVI vuole correggere Matteo … applico come faccio sempre in questi casi la regola d’oro dello Spirito Santo … e scrivo la solita frase …

“Come può un apostolo, profeta, santo, correggere un altro apostolo, profeta, santo, se in entrambi è presente lo Spirito Santo?”
Considerando che:
lo Spirito Santo è prefetto, non  sbaglia mai, ne si contraddice,
mai cambia idea, e ciò che affermare è sempre la verità!
 Chi avrà ragione tra Joseph Ratzinger e l’Apostolo Matteo?
O forse sarebbe in questo caso più proficuo dire tra il ricordo dello Spirito S. e BXVI?


Sicuramente Matteo esprime un concetto, non suo ma dello Spirito Santo!!! Dato che gli apostoli per volontà di Cristo stesso potevano ben ricordare ogni sua parola, in nome ,proprio di quello spirito. Però, se ci si pone come pensiero, che gli apostoli possono aver sbagliato, si fa un torto a Cristo e si mettono in discussione anche le sue parole, e la Sua credibilità, non considerando vera, la promessa che Gesù fa dello Spirito consolatore, che avrebbe loro insegnato, quello che dimenticavano.

Andando avanti di questo passo, si porrà mano a tutta la scrittura, si potrà cambiare ogni cosa che a noi non faccia piacere, si potranno cambiare le leggi eterne, e gli scritti di tutti gli apostoli …per la pace delle menti.

Poi su quello che è discorso della festività di Pasqua, sono d’accordo con lei, quindi la resurrezione è avvenuta non di domenica ma bensì di Sabato come sostengo anch’io da tempo.
Però questo ha un sapore un strano, nel senso che se fosse ripristinata la festa di Sabato mi starebbe bene, a meno che questo non sia il preludio a sostegno della tesi del suo successore Francesco I°, che vorrebbe spostare addirittura la festività ad un giorno più consono per venir in contro al altri cristiani tipo gli ortodossi o i protestanti.

Il discorso che fa il rabbino capo di Roma,  Riccardo Di Segni, secondo me è corretto, per un motivo molto semplice, effettivamente a livello logico sarebbe stato giusto, che  la chiesa dopo aver salvato tanti bambini essa avesse per lo meno chiesto alla comunità di quel tempo autorizzazione a tratterne quei piccoli che non certo appartenevano alla comunità cristiana. Io capisco che la chiesa in qualche modo ha solo voluto salvare quei piccoli dal massacro e dalla deportazione in Germania, questo gli rende merito e nessuno può dir nulla a tal proposito, anzi gli Ebrei dopo tutto dovrebbero pure riconoscergli il merito di aver salvato queste piccole vite. Però al tempo stesso, obbiettivamente e anche cristianamente la chiesa avrebbe dovuto restituire i piccoli alla loro legittima comunità. Non possiamo sapere se quella comunità distrutta in quel momento subito dopo al fine della guerra, avrebbe preso con se tutti quei piccoli, potrebbe anche essere stata incapace di accudirli, poteva anche lasciarli alla custodia della chiesa, perché no! Dopo tutto prendersi sulla proprie spalle centinaia se non magliai di bambini ebrei, era un bel problema pure per la chiesa, ma soprattutto per la quasi distrutta comunità ebraica.   Però ormai il danno è fatto e non si può tornare indietro, penso che dopo tutto quello che vale non sia tanto che questi giovani o anziani signori oggi siano o non siamo cristiani, ma il fatto che l’intervento della chiesa, gli ha salvato la vita, solo per questo penso che la comunità ebraica posso soprassedere e smetterla con queste dietrologie che fanno solo male all’anima, dopo tutto anche gli Ebrei aspirano allo stesso paradiso dei Cristiani. O No!

Finiamola con queste diatribe infinite, Gesù che è Dio non vuole questo!


Ovviamente bisognerà leggersi il libro!
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Il Papa assolve gli Ebrei! Non uccisero Gesù!

Nella seconda parte del suo "Gesù di Nazaret", in uscita il 10 marzo, Ratzinger rilegge la Passione

Papa Benedetto XVI


03/03/2011
GIACOMO GALEAZZI
CITTÀ DEL VATICANO

«Satana entrò in Giuda che non riuscì a liberarsi». La seconda parte del Gesù di Nazaret, il nuovo libro di Joseph Ratzinger che uscirà il 10 marzo per la Libreria Editrice Vaticana, copre l’arco temporale della vita di Cristo dall’ingresso in Gerusalemme fino alla Resurrezione. Per il Papa, non fu tutto il popolo di Israele a chiedere la condanna a morte di Gesù. Non furono gli ebrei a condannare Gesù, il Vangelo non esprime una concezione razzista e la decisione di Pilato di giudicare pragmaticamente e senza prendere in considerazione il criterio della giustizia prefigura le grandi dittature della storia. «Domandiamoci anzitutto: chi erano precisamente gli accusatori? Chi ha insistito per la condanna a morte di Gesù? Nelle risposte dei Vangeli vi sono differenze su cui dobbiamo riflettere. Secondo Giovanni si tratta semplicemente dei “Giudei”», ma l’espressione, in questo evangelista, «non indica il popolo d’Israele come tale, ancor meno ha un carattere “razzista”». Nel Vangelo di Marco, poi, si parla di «una quantità di gente, la “massa”», da identificare con i sostenitori di Barabba. «In ogni caso - spiega il Papa - con ciò non è indicato “il popolo” degli Ebrei come tale».


Quando Matteo fa riferimento a «tutto il popolo», «sicuramente non esprime un fatto storico», mentre «il vero gruppo degli accusatori sono i circoli contemporanei del tempio». In questo modo il Papa tedesco, alla vigilia della visita alle Fosse Ardeatine, tende la mano all’ebraismo con cui i rapporti restano tesi. Ma il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, lamenta che «da Benedetto XVI non c’è stata alcuna risposta decisiva sulla vicenda dei bambini scampati alla Shoah, nascosti in conventi, battezzati e mai restituiti a quello che rimaneva delle loro famiglie o comunità originarie, spesso lasciati ignari delle loro origini».


Con grande cura, il Papa teologo presenta anche il dramma dell’apostolo traditore, ricordando come Giovanni, che pure fu testimone diretto, si limiti ad accennare «al fatto che Giuda, come tesoriere del gruppo dei discepoli, avrebbe sottratto il loro denaro» e ad annotare «laconicamente» che dopo le parole di Gesù sul fatto che sarebbe stato tradito da chi era seduto alla sua stessa mensa, Giuda si servì e «dopo quel boccone, Satana entrò in lui».


Riaffermate le certezze di base, il libro è pieno di domande. Nel racconto evangelico, ricorda il Pontefice, «il pragmatico Pilato» chiede a Gesù: «Che cos’è la verità?». È la stessa domanda «che pone anche la moderna dottrina dello Stato: può la politica assumere la verità come categoria per la sua struttura? O deve lasciare la verità, come dimensione inaccessibile, alla soggettività e cercare di stabilire la pace e la giustizia con gli strumenti disponibili nell’ambito del potere? Vista l’impossibilità di un consenso sulla verità, la politica puntando su di essa non si rende forse strumento di certe tradizioni che, in realtà, non sono che forme di conservazione del potere?».

Il Papa si sofferma anche sulla data dell’Ultima Cena, scrivendo che ha ragione il Vangelo di Giovanni e hanno torto i sinottici: «Al momento del processo di Gesù davanti a Pilato, le autorità giudaiche non avevano ancora mangiato la Pasqua e per questo dovevano mantenersi ancora pure». E dunque «la crocifissione non è avvenuta nel giorno della festa, ma nella sua vigilia». Joseph Ratzinger «corregge» soprattutto Matteo quando nel raccontare la condanna di Cristo parla di «tutto il popolo», attribuendo a esso la richiesta della crocifissione. Un brano «fatale nelle sue conseguenze», ma che «sicuramente non esprime un fatto storico: come avrebbe potuto essere presente in tale momento tutto il popolo e chiedere la morte di Gesù?». 


 


lunedì 27 luglio 2015

Bergoglio vuole che le coscienze si addormentino!


Addormentare le coscienze, significa far morire lo spirito!

Francesco-Bergoglio ha detto:


Veramente Cristo ha detto altro:

" Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; ...ma una  spada."

Spieghiamo meglio cosa significa la frase..

Partiamo dalla parola pace, oggi si è dato alla pace un simbolo e un colore..o meglio un arcobaleno di colori, dando per altro a questo arcobaleno un identità sessuale.





Ora quand'è che si attua la pace? Quando due o più soggetti, sono tra loro in lizza, quando litigano, quando si fanno la guerra, ecc, la pace viene dopo un evento di questo tipo, è un modo per trovare un compromesso, quindi la pace non è altro che un compromesso tra due contendenti, il compromesso tra il bene dell'uno e il male dell'altro, quindi la pace è un elemento che si pone a metà, tra un massimo e un minimo, tra il bene e il male, ecco il concetto di Cristo, ecco perchè egli riufiuta la pace umana, perchè essa è un compromesso è una via di mezzo, una via che porta alla morte, non alla vita eterna. Come il simbolo qui sopra, che esplicita perfettamente il concetto, esso è formato da due metà identiche nella quali però si forma un terzo che è il compromesso con altre due piccole parti che indicano il risulato del compromesso, questa è la pace degli uomini o pace satanica. Il simbilo qui sopra ha una connotazione negativa, perchè la croce a Y iscritta nel cerchio è rovesciata, quindi è segno di negazione, un simbolo malefico.

Quindi è venuto a separare il bene dal male, per cui chi cerca ed ambisce la pace non cerca di separare il bene dal male, ma di confondere volontariamente il male con il bene, di mescolare il bianco il nero e generare il grigio.

Come in apocalisse,""Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti"" 
Non sei ne acqua, ne terra; ne sei carne, ne spirito; non sei fuoco, ne ghiaccio; non sei ne buono  ne cattivo; non sei Cristiano ne Islamico, non sei ne uomo ne donna, per cui preferisco rigettarti.

Apocalisse 1,16- "dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, affilata"
La spada di Cristo è la lingua che deve essere a doppio taglio, cioè vera e giusta ed affilata, cioè capace di tagliare perfettamente. 

Se La verità non è accompagnata dalla giustizia essa non è perfetta!

Dio è il giusto giudice, esso è il suo Verbo, chi non possiede il Verbo, non possiede la Verità tutta intera.
Chi cerca la sua pace, non cerca la pace di Cristo, chi spinge il mondo a cercare una pace comune a tutti i popoli, in realtà vuole distrugge la spada che separa il bene dal male. 

Chi invoca sul mondo con forza sollevando i popoli verso una pace, esso è colui che porta la pace dei sensi. Cioè l’addormentamento delle coscienze.

Come ha detto  Francesco-Bergoglio: Noi dobbiamo incitarlo a precederlo verso QUELLO CHE LUI PENSA SIA BENE.” In sostanza dice questo nella frase: La chiesa deve,  spingerlo  ad andare avanti, verso, una finzione del bene, cioè dobbiamo far finta di fargli credere che sia bene.  


“Non sono venuto a portare la pace” in questa espressione si cela un mistero. Gesù non vuole che ci addormentiamo nella pace della morte, perché satana è il portatore della pace della morte, che non è altro che la pace di cui noi umani andiamo tanto fieri. Gesù porta e vuole che noi diveniamo vita nella sua pace, che è verità e giustizia, per questo ci vuole guerrieri. In effetti noi cristiani combattiamo ogni giorno, e il nostro vivere da cristiani è fatto per divenire saldi e forti contro le tentazioni di satana e dei suoi seguaci. Gesù e sua Madre disse non sono qui per portare la nostra pace, ma la mia pace (Cristo) che non è pace, ma spada a doppio taglio. 

Se sai di essere nella verità tu sei nella pace, se sai di aver detto la verità tu sei nella pace, ma se sai aver mentito tu sei nella guerra, cioè sei combattuto e tra bene e male, ma se tu affermi una falsità di proposito e non ne senti rimorso, allora sei preso da satana ed egli ti ha addormentato.


Gesù parla in due modi di pace? 
Per distinguere la pace dei demoni, dalla pace di Dio.
La pace dei demoni è l'addormentamento della coscienza e la distruzione di ogni volontà verso la verità che è il verbo di Dio. 
Quindi è una pace di oppressione, di compromesso, di porsi a metà della cose, una via di mezzo. 
Mentre la pace di Dio, è verità e giustizia, senza compromesso, senza addormentamento, state svegli, vigilate, perchè il nemico è sempre pronto, in sostanza Gesù non ama la pace in senso di appacificarsi ma preferisce porsi da un lato piùttosto che stare al centro. Egli separa divide, i caldi a destra dai freddi a sinistra, i tiepidi li vomita perchè la pace è tiepida, un tono a metà.
Quindi Gesù sta con i caldi a destra, mentre i freddi a sinistra e i tiepidi li rigetta, in sostanza Gesù rigetta quel simbolo di pace che noi abbiamo fatto come idolo.  

Se affermi e pratichi  la verità, sei in pace con te stesso e con gli altri e sei senza peccato! 
Questa è la pace di DIO. Chi non teme la verità non ha paura di dirla anche in faccia alla gente, ma la giorno d'oggi dire la verità può costare anche la vita, come fu al tempo di Gesù. 


Ora conta di più la parola di un pontefice chiunque esso sia o di Cristo-Dio?

Se la chiesa degli uomini è ubbidiente a Dio allora l'ubbidienza è giusta!

A voi la vostra decisione!

Ovviamente considerando che Cristo è sempre presente,  il pontefice no! 

sabato 4 luglio 2015

I due pastori.

I due pastori.

Abbiamo due pastori, quello silente e quello idolo, quello silente per sua volontà o per sua non volontà si è posto in un angolo a guardare l’evolversi della situazione e a lasciar spazio ad un altro pastore.
Il pastore silente, aveva condotto bene la sua casa, anche se nell’ultima parte, essa aveva già iniziato un declino, voluto dall’interno o dall’esterno poco conta. 
Ma esso il buon pastore aveva condotto fin a quel punto un gregge difficoltoso, con autorità di vero pastore-apostolo. 
Poi una difficile decisione lo ha portato a porsi in un angolo nascosto e silenzioso, a meditare i passi del suo contemporaneo successore, che invece di avere un ovile di sole pecore e qualche bue ed asino e poche colombe, sta facendo fuggire le pecore, gli asini li converte, assieme ai buoi e le colombe le richiude, impedendo loro di volare . 
Auspica un ovile di capre, di corvi, di falchi, di serpenti, di tori e anche qualche lupo.   

I due pastori si sono distinti, si sono divisi, apparentemente si sostengono, uno ha ancora in se un piccolo ovile ad esso sempre asservito, l’altro sta ingrandendo il suo ovile fuori dai confini del regno, ha aperto le porte e i battenti, ha demolito i recenti, permettendo ai lupi di entrare e sbranare le pecore rimaste. 
Parla come un pastore, che porta il gregge verso la sua volontà, come un idolo si atteggia si fa adorare, non più verso la volontà di Cristo, esso si é dato uno scopo, di far entrare nel gregge capre, lupi, serpenti, falchi, corvi, tori, travestiti da agnelli,confusi tra i veri agnelli; essi li vedranno, solo quando nulla si potrà più opporre. 

Allora sarà tardi, esso ha rovesciato il vero e lo ha reso falso, muta la legge con abilità ed astuzia, pare trasmettere la vera parola, ma in realtà quella che racconta è una verità distorta. 
Sta facendo il possibile per rendere tutto uniforme, livellare le fedi al fine di crearne una sola, più accettabile e apparentemente più umana; secondo non valori di Cristo, ma secondo valori di una società che disprezza Cristo.

Porta sulle vette, il color rosso e il nero e le stelle diventano opposte, il bianco diventerà pian piano una sfumatura di rosso e di nero, l’arcobaleno gettato a terra diventa un tappeto sul quale rovineranno le nazioni, 
Ma il pastore idolo, ha in serbo una visione del divenire uniformante dove nessuna casa sarà più unica, ma un'unica casa comune sarà la nuova casa, sotto la quale tutte le bandiere prenderanno un solo colore, dove non esisterà più tanti battesimi, per ogni casa, ma un solo battesimo unico, che non sarà il vero battesimo della casa suprema, ma un battesimo non battesimo costruito, uniformante che a tutte le case andrà bene, così crollerà il sacrificio e l’offerta sotto i colpi del pastore idolo, che aprendo la strada per una visione generale del mondo porta e apre le porte alla fine.


E il pastore silente, senza forze e quasi annichilito, nel suo spazio confinato tace e attende che il supremo pastore agisca nel mondo!  

importante

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!