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martedì 27 febbraio 2018

EVANGELII GAUDIUM ???




EVALGELII GAUDIUM 

E' A FAVORE DI CRISTO?



I Nocciolo di questo lungo discorso è che secondo Francesco, gli apostoli di questi tempi non devono più portare la parola come disse Gesù “andate a portare la buona novella,” ma divenire attrattori cioè “magneti” e quindi attrarre a se il popolo, così come lo descrive nella lettera dell' Evangelii Gaudium .


In tanto prima di tutto cambiare il senso della parola di Cristo è sbagliato proprio per principio, perché si dà dello stupido a Dio, come se non sapesse cosa va bene in ogni tempo, come se non sapesse come l’uomo ragiona e come l’uomo agisce, per cui se ha stabilito che quella era la forma migliore cioè che erano gli apostoli che dovevano andare a portare la Santa parola al mondo, perché oggi si cambia? Il motivo è presto detto, perché oggi il mondo corrotto non vuole più vedere nelle strade i preti a testimoniare il Signore per cui si preferisce che la gente vada alla chiesa, piuttosto che vada la chiesa cioè Dio all'uomo. 
E’ proprio una sottile astuzia demoniaca che impone ai futuri apostoli di rimanere immobili innanzi al mondo, attendendo che sia il mondo andare a loro. 


Cosa significa essere noi magneti? 

Secondo il pensiero di Francesco-Bergoglio, egli vorrebbe far pensare che noi potremo divenire simili a dei magneti ed esercitare per questa ragione un potere simile a quello sviluppato da un magnete, quindi di attrazione verso se stessi, cioè far si che le genti, vengano attratte dagli appartenenti della chiesa, ma senza che questi si muovano senza che questi, si spostino, ma che siano le gente ad andare a loro. 

Questa in linea di massima sarebbe pure una bella cosa, solo che c’è un problema noi non siamo Dei, noi non abbiamo in noi un potere che agisce per renderci autonomamente magnetici, noi come umani non siamo in grado di sviluppare nessuno potere che attragga, come potrebbero essere stati dei santi. 


Possiamo noi essere “magnetici”? 

In senso fisico no di certo, in senso allegorico si, solo in un caso, se noi diveniamo simili all’azione che ha un magnete, e come si può divenire simili ad un magnete?. Allora il magnete dove nasce la sua capacità attrattiva o repulsiva; il ferro è l'elemento chimico per eccellenza conosciuto da tutti e da millenni che è in grado di attrarre a se, ma solo se questo è sottoposto a campo magnetico indotto da un altro elemento che è l’energia elettrica, questa può indurre in certe circostanze, magnetismo nel ferro e come può avvenire? Basta avere un tondino o sbarra di ferro, avvolgere attorno ad esso un filamento di rame, e farlo percorrere da corrente elettrica, subito il ferro diventerà magnetico e formerà due poli, uno positivo e uno negativo. Ma come possiamo noi divenire magnetici e attrarre il popolo, se siamo vuoti come una zucca, se non abbiamo in noi l’energia che agisci a tal fine? Semplice, l’energia elettrica ha un parallelismo che è lo Spirito Santo, noi possiamo divenire conduttori di magnetismo spirituale solo e solamente se lo Spirito Santo ci avvolgerà, per cui mediante esso, noi potremo divenire “magnetici”, cioè interessanti, etc, ed in certo senso capaci di elargire anche miracoli o doni speciali. In nessun altro modo, possiamo esercitare questo effetto, se non solo e solamente con la presenza di uno spirito capace di esercitare ed indurre un fascino verso coloro che ci ascoltano. 


Quando possiamo attrarre, in quali casi lo diventiamo e perché? 


Il termine magnetico, porta con se anche un altra parola che ha però un aspetto anche negativo, la fascinazione, cioè l’essere affascinante, interessante e colpire, attrarre ed ammaliare, incantare, sia con la sguardo che con le parole, è anche uno stato dell’ipnosi, o anche della suggestione. 

La fascinazione è usata molto da satana, come mezzo per attrarre a se le vittime umane, proprio come fa un magnete che attira se un metallo ferromagnetico. 

Questo concetto è assai pericoloso, perché ha in se, sia gli aspetti positivi che negativi. 

L’uomo da sempre ha usato il fascino per ammaliare e conquistare il mondo in mille modi diversi, ma sopratutto modi poco leciti, poco veri e molto spesso furbi e anche ingannatori. 

Per quello che riguarda l'aspetto spirituale-religioso l’essere affascinante e attrarre a se, nega di fatto le parole di Cristo, cambiando la sua rotta, che ha indicato come il viaggiatore che deve portare la parola a tutte le genti, muovendosi dalle proprie case e spostarsi fuori ovunque nel mondo. 

Quanti sono oggi i santi in terra? Nemmeno uno, perché l’uomo può essere in un istante di Dio, ma nell'istante successivo essere di nuovo dell’uomo o anche del maligno; per essere costantemente santi ed usare questo potere soprannaturale bisogna essere costantemente dello Spirito Santo, ma questa è un eventualità estremamente difficile proprio per la nostra condizione, terrena. 

In pratica Francesco sta tentando di superare le parole di Cristo, che invitò tutti futuri apostoli, oggi sacerdoti e anche laici, a non portare più la parola di casa in casa, di paese in paese, ma di attendere che il popolo vada al sacerdote, cioè attrarre a se il popolo, questo Cristo non lo vuole, perché non è il popolo che deve andare a Dio ma è Dio che vuole andare al popolo, che vuole essere conosciuto e che vuole che la sua parola sia messa a disposizione di tutti, resa nota a tutti i popoli del mondo.  

Per cui questo Evangelii Gaudium che appare come una buona cosa, non lo è per nulla. 
Se l’uomo non si riveste di Spirito Santo, non potrà mai divenire interessante, ne diventare attrattivo verso il mondo, ne tanto meno aver in se lo spirito di sacrificio, che ti fa uscire dalla tua dimensione umana ed entrare nella dimensione del pensiero di Dio e del Suo Cristo. 

Se dunque Cristo ha ordinato di mettersi in viaggio per incontrare il popolo nelle strade del mondo, e abbassarti al libello del popolo, perché mai dobbiamo cambiare i parametri che Cristo ha posto, sopra di noi? Certamente Cristo quale Dio sapeva bene cosa faceva e cosa ogni giorno fa, per cui le sue parole non solo non si possono cambiare, ma neppure nessun sacerdote o papa, può pensare di cambiare la direzione che Gesù diede per tutta l’umanità. 


Non esiste nessuna nuova evangelizzazione oltre quella che Cristo ha creato è sempre nuova, lo disse Lui quando affermò che le sue parole rimarranno immutate nei secoli e scritte in eterno, questo già ci fa capire che non può esistere nessun nuovo evangelizzatore, nessun nuovo Cristo. 

Queste linee giuda che Bergoglio-Francesco ha posto nella chiesa non vengono da Cristo ma sono idee di Francesco, che vorrebbe mutare il percorso di Cristo in qualcosa che appare di Cristo, ma che a Cristo non appartiene. Volete essere di Cristo? Rimanete in Cristo e non in un qualsiasi che si pone sopra ed oltre Cristo. 

Chi sei tu per cambiare la parola di Dio? 


Come disse il grido di S. Michele arcangelo “Sei tu come Dio?”


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Io non voglio giudicare ma sapere è bene. 


Don Pompei e la fede.



Ascoltate prima il video e poi leggete quello che ho risposto. 

Voglio rispondere qui, anzichè sotto il video di Don Leonardo Maria Pompei a quanto Lui stesso asserisce nella sua omelia. 

Infatti ha ragione la trasfigurazione serviva a Gesù perchè poi dopo la resurrezione si ricordassero di Lui nel suo vero aspetto, infatti cosa ci raccontano i  vangeli, che quando è apparso anche sulle rive del lago di Tiberiade dopo la resurrezione, nessuno lo riconobbe subito, perchè aveva preso quelle sembianze reali sue proprie, non l'apparenza con cui era nato.

Il discorso che dice che noi diventeremo più belli, questo proprio non è vero, l'aspetto nostro non cambia, semmai l'anima diventa più candida, più pura, immacolata, splendente, santa ma sempre in relazione alle opere che abbiamo fatto, infatti ci sono livelli di santità., ma l'aspetto nostro rimane tale quale, semmai torniamo ad un età dove eravamo più giovani, ma non diventiamo più belli.
Dio non guarda il tuo aspetto esteriore e non ti cambia solo per renderti più bello esteriormente, niente affatto.  Quanto è avvenuto a Cristo non centra nulla con noi, non confondiamo la verità di Cristo con la nostra, sono due cose completamente diverse. 

La persona santa non si vede caro Don dal fatto che è dolce, affabile, tranquilla, pacata, addormentata, un agnellino, etc, perchè allora il battista non era nella categoria perchè dolce, affabile, pacato, etc, non lo era di certo, lei è abituato a vedere i santi nella prospettiva di persone sempre super controllate, super tranquille, super docili, etc, un po troppo edulcorate, un po troppo finte.

Mi dispiace ma questo non è vero,  non si è santi per il carattere, ma si è santi per la fede, per le opere, per l'amore che si ha verso il prossimo, per la passione che metti nel fare le cose, e per la capacità di convertire il prossimo e sopratutto per il fatto che ti lasci modellare da Dio e tieni Lui inanzi a tutti e gli credi oltre misura, e lo poni prima di te stesso e più di ogni altra cosa, queste sono le cose importanti, non le esteriorità caratteriali che non contano proprio nulla.

S.Pio da Pietrelcina non era molto morbido, direi ruvido e rude, quindi gli mancavano certe caratteristiche stando la suo metro di misura, caro don. ma a Dio questo non interessa. Siamo troppo abituati a santi addolciti e mezzi addormentati, tanto che oggi abbiamo paramenti che anticamente non esistevano. Lo Stesso Gesù era si Buonissimo all'ennesima potenza, ma quanto si adirò nel tempio, quanto arringava le folle, crede veramente che lo facesse con dolcezza oppure lo faceva con fermezza, con passionalità, con forza, perchè doveva suscitare in loro fervore, interesse, vitalità, etc. Non confondiamo la l'essere santo sia solo esclusivamente chi è dolce e amorevole come Maria Santissima, perchè noi abbiamo quel metro, ma non guardiamo agli agli metri che Dio usa.

Non si può dire che uno che appare meno buono di una altro e questo non sia santo, perchè ai nostri occhi che sempre giudicano, può apparire meno dolce e quindi lo giudichiamo meno buono, lasciai anche questo il giudizio a Dio, perchè spesso anche voi sbagliate, nell'insegnare cose non precise. 

Stia attento perchè  spesso dietro alle persone che appaiono pacate, gentile, docili, apparentemente misericordiose e dai modi dolci, si possono celare veri demoni, quindi non si può dire che una persona che si accende di passionalità per il Signore o per i più deboli non sia un santo, non lo sappiamo. Non poniamoci noi a giudici al posto di Dio, perchè lei dimentica nelle sue parole quanto sia astuto il demonio, spesso questo essere usa proprio questo genere di persone che appaiono nei modi gentili per mostrarsi sante, quando non lo sono, quindi attenzione, non basiamo il nostro giudizio sull'apparenza perchè spesso questa inganna, specie nei nostri tempi.


Sul discorso di Abramo e il sacrificio di Isacco, c'è da dire una cosa, Abramo capì che Dio voleva provare la sua fede, perchè pensò alle parole di Dio sulle promessa di Lui, di farne un popolo santo e numeroso, per cui Abramo sapeva che Dio non avrebbe mai voluto la morte di quel suo figlio nato da Sara, ma capì anche che Dio voleva una prova di fedeltà a Lui da parte di Abramo. 
Possiamo dire che la fede di Abramo è una fedeltà a Dio totale, come dico io una fede certa, non una fede incrollabile, non una fede come molti l'hanno oggi, ma anche i vari episodi della vita di cristo ci raccontano la medesima cosa, per esempio il fatto del centurione, dell'Emorroissa, ci raccontano la stessa cosa, aver fede in modo certo, cioè la certezza delle fede che in pratica è la stessa parola che Gesù poi disse, in relazione al comandare la montagna di spostarsi e all'albero di piantarsi nel mare. 

Sul concetto che propone tra il confronto tra Isacco e Cristo, lo esporrò in altro articolo perchè mi  da la sensazione che sia un po troppo riduttivo esplicitarlo così frettolosamente. 

importante

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!