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Dunque “mai sgridare, ma servire senza tornaconto aprendo la porta a chi bussa fuori orario”.Il Papa chiede parrocchie sempre aperte, senza agende né orari.
Altra frase astuta...a cosa vorrebbe alludere Bergoglio con mai sgridare?
Sgridare è sinonimo di rimproverare, e quindi correggere, ecco a cosa si riferisce, mai correggere il tuo prossimo, cioè mai richiamarlo, mai rimproverarlo, e qui nega anche le parole di Gesù sulla giusta correzione.
Intanto la porta la apra lui a chi lui invita ed incita a venire in Italia, ma Lui la porta non la apre perchè apre solo le casse per incamerare 140milioni di euro l'anno.
Sono messe bene le parrocchie se dovessero fare quanto questo vescovo di Roma chiede e pretende, con la delinquenza che c'è in giro per l'Italia!!! Pronta solo a derubare le chiese dei suoi tesori e a distruggere i luoghi sacri.
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“I cristiani non abbiano paura di accarezzare la carne dei poveri”. ???
La carne?, voleva dire la pelle? o voleva dire lo spirito!!!
Ma l'enigma sta nella parola accarezzare, un termine dire ben poco evangelico, sinceramente parlando il termine accarezzare la carne sa molto da sessuale, visto che può benissimo essere intepretato in diversi modi, e un vescovo che interpreta il ruolo di pontefice pur non essendolo, sa bene che l'uso delle parole può essere fuorviante, per cui sa quali parole usare per trasmettere un giusto concetto, in questo caso ben si capisce il motivo della scelta di questo abbinamento accarezzare la carne, non da certamente un senso positivo, questa composizione di parole. i poveri non hanno bisogno di essere accarezzati nella loro carne, ma di essere aiutati spiritualmente, materialmente dare un po di conforto morale e psicologico, ma non di certo accarezzare proprio nulla, questo modo ambiguo di parlare porta molti credenti a fare delle cose sciocche.
Addirittura vedrei questa frase un bocca ad un soggetto con qualche problema psichico, non certamente ad uno che vuole essere un pontefice.
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Nella messa in piazza San Pietro a conclusione del loro giubileo, Francesco assegna il mandato ai diaconi riassumendo lo stile di vita cristiano.
“Il diacono non giochi a scimmiottare il prete, sia mite: nella mitezza, matura la vocazione di ministri della carità”.
Addirittura ha offeso la dignità di queste persone come se l'essersi deciso per il Signore è uno scherzo al giorno d'oggi, allucinante.
A loro rivolge l’esortazione ad essere “disponibili nella vita, miti di cuore e in costante dialogo con Gesù”.
Speriamo proprio che incontrino il vero Cristo e non le eresie di chi gli propone cose infondate.
“Non avrete paura di essere servitori di Cristo, di incontrare e accarezzare la carne del Signore nei poveri di oggi”.
Ancora la fissa di accarezzare la carne, questa volta però del Signore, è certo l'Eucarestia bisogna accarezzarla, coccolarla, etc. :(
Il Papa ha presieduto la messa nella quale, per la distribuzione della comunione, è stato assistito da 250 diaconi. “A me fa male al cuore quando vedo l’orario nelle parrocchie, poi non c’è porta aperta, non c’è prete, non c’è diacono, non c’è laico.
A Cristo fa molto più male al cuore quando vede che non c'è nessuno per confessarti e non c'è prete che ti dia più la santa punizione, perchè per volere di Bergoglio oggi la confessione si fa in modo diverso, perchè Cristo è solo diacono non ha l'autorità per decidere cosa è bene fare o no! Infatti non è importante la parola di Cristo che è colui che comanda, ma chi serve diviene comandante, che era suo servitore.
Questo fa male al cuore”, afferma il Pontefice raccomandando che le parrocchie siano sempre aperte. E chi riceve le persone sia sempre gentile, senza «mai sgridare».
Mai sgridare, cioè come detto sopra mai richiamare, mai correggere mai fare quello che Cristo ha ordinato fare, ma lasciare che la gente faccia quel ..... che vuole, anche se deve sfasciare la chiesa, non ha portanza, lasciateli fare, cosa volete che importa, anche se rubano, gli arredi, gli ostensori, i calici d'oro, se sfregiano le statue, i dipinti, se pisciano sul tabernacolo, non è importante specie se coloro che rubano sono islamici o profughi....questo sarebbe il suo concetto di sgridare?
Per seguire il Vangelo, aggiunge Jorge Mario Bergoglio,
“siamo invitati a vivere la disponibilità, a distaccarsi dal disporre tutto per sé e dal disporre di sé come vuole”.
Visto che tanto bravo a Blaterare lo invito a regalarmi un po di quei pochi soldi che incamera con i 140milioni di Euro annui, visto che è tanto magnanimo verso i poveri, ma non quelli cristiani specie i tradizionalisti come me, no, solo quelli che a lui fanno comodo come sempre, i profughi specie gli islamici, quelli sono i suoi poveri, gli altri gli indigenti cristiani italiano non esistono.
Perciò “chi serve non è schiavo dell’agenda che stabilisce, ma, docile di cuore, è disponibile al non programmato: pronto per il fratello e aperto all'imprevisto, che non manca mai e spesso è la sorpresa quotidiana di Dio”.
Che?
Inoltre “chi serve non è un custode geloso del proprio tempo, anzi rinuncia ad essere il padrone della propria giornata, sa che il tempo che vive non gli appartiene, ma è un dono che riceve da Dio per offrirlo a sua volta, sa aprire le porte del suo tempo e dei suoi spazi a chi gli sta vicino e anche a chi bussa fuori orario, a costo di interrompere qualcosa che gli piace o il riposo che si merita».
Cioè il Signore che è Dio, dovrebbe rinunciare ad essere il padrone della vigna?
Se sa che è dono per la volontà di Dio fa le cose di Dio, non di Bergoglio.
Se uno bussa a 4 di notte è assai difficile che mi alzi, visto che dormo con i tappi e poi spesso chi viene alla 4 di notte, sono i ladri e non di certo i poveri.
Cioè se sto a messa o il prete sta dicendo messa, deve interrompere il rito sacro per ascoltare chiunque gli vada innanzi? Ma siamo fuori di testa!!!
Da qui l’appello: “Così, cari diaconi, vivendo nella disponibilità, il vostro servizio sarà privo di ogni tornaconto ed evangelicamente fecondo”.
L'unico tornaconto che hanno è che se seguono alla lettera come veri Cristiani tradizionalisti Cristo, meritano il paradiso, invece di meritare l'inferno, non essendo veri cristiani tradizionalisti.
Francesco ha portato ad esempio, nella sua omelia, la figura del Centurione che invoca una guarigione da Gesù con «parole sorprendenti che sono spesso il contrario delle nostre preghiere: “Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto”. Davanti alle quali Gesù rimane ammirato: lo colpisce la grande umiltà del centurione, la sua mitezza”.
Gesù non è colpito dall'umiltà ma semmai dalla certezza di fede di costui, infatti quando il centurione gli dice "se io comando ai miei soldati di fare qualcosa loro per me la fanno, così basta che tu comandi e chi per te la farà"
"....dove non è grande chi comanda, ma chi serve”.
Se fosse vera questa verità perchè i diaconi non comandano sui pontefici?
Francesco indica la strada ai diaconi: “Servire senza tornaconto e senza paura di accarezzare la carne dei poveri”, perché “non è grande chi comanda ma chi serve”. Infatti “Gesù si è fatto diacono di tutti”. E i diaconi “sono chiamati a fare i suoi annunciatori. Il discepolo di Gesù non può andare su una strada diversa da quella del Maestro, ma se vuole annunciare deve imitarlo, come ha fatto Paolo: ambire a diventare servitore”, avverte il Pontefice.
C'è da chiedersi se bergoglio ritiene che il pontefice sia più del diacono, credo proprio di si, visto che sentenzia con tanta facilità su chi sia o non sia Cristo...
Gesù sarebbe il maestro dei diaconi, non è il Maestro di tutta la chiesa, non è il Maestro degli apostoli, non è il Maestro dei pontefici, no, è solo il maestro de diaconi...nemmeno da credere...
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