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venerdì 8 aprile 2016

INFALLIBILITA'

Infallibilità si o no! ?

Molti si chiedono se si possa criticare un pontefice, senza rischiare di essere presi per eretici?

Io dico di si, per un semplicissimo motivo, se il pontefice si ritiene successore di pietro, non può essere successore di Cristo, perchè non un Dio. ma c'è di più, chi contesto Pietro fu S.Paolo che lo rimproverò di aver detto cose non esatte, ma allora si ritorna sempre alla stessa domanda ....
tra due santi, che si presume che in entrambi ci sia lo spirito santo che è perfezione , come può uno dei due dire cose diverse e difformi dall'altro? Non può, per cui uno dei due pensa con la sua testa...C'è da chiedersi in questo chi dei due dice il vero?

Ma c'è un altro esempio da porre, molto più stringente e concreto sul discorso dell'infallibilità papale. Quando Gesù aggredì a ragion veduta, i sacerdoti del tempio, criticandoli aspramente per quello che erano, e facevano verso il prossimo, essi come lo trattarono se non come un eretico e addirittura un bestemmiatore? Quindi Gesù non considerava costoro infallibili, anzi fallibili, per cui l'infallibilità è solo appannaggio di Dio, e non certamente di un uomo che non è Dio ne Cristo. 

Oltretutto dirsi infallibili è come dirsi immacolati, è la stessa cosa, quindi c'è da chiedersi dove sta l'immacolatezza di un pontefice? Può essere un pontefice immacolato, e quindi infallibile come lo è la Vergine Madre, Sposa di Cristo Dio e di Suo Figlio gesù Cristo così come lo è lo Spirito Santo e il Padre Celeste? 

Vediamo di sondare questa parola INFALLIBILITÀ....

Attenzione che non confondiamo Dio per infallibilità non intende dire una cosa astratta a astrusa, ma il vero senso profondo del termine, non un senso aleatorio, o astratto fornito così con un significato inventato a dok, lo dico perchè taluni hanno la mania per giustificare cose non vere di abdurre cose strane...

Secondo l'enciclopedia Trecani: 

Vocabolario on line

infallibilità s. f. [der. di infallibile]. – Carattere, condizione, privilegio di persona o cosa che è o si ritiene infallibile; impossibilità di sbagliare, d’ingannarsi, o d’indurre in errore: l’i. di Dioidi un oracolodi un giudiziodi una normadi una previsionedi un rimedio.

Mentre nella teologia cattolica è intenso questo:
Nella teologia cattolica, prerogativa soprannaturale per cui la Chiesa nel suo insieme, e il papa anche individualmente, quando parla ex cathedra, cioè in qualità di pastore e dottore supremo, non possa errare in materia di fede, cioè nel custodire, interpretare e insegnare la verità rivelata.


Dio con quale pensiero ragiona? 
Essendo Dio un essere Onnipotente, esso non sbaglia mai, quindi infallibile, ma se è infallibile, è pure perfetto, cioè inviolabile, ma se lo è, è pure immacolato, quindi dirsi Infallibili è come dirsi inviolabili ed Immacolati. 
C'è da chiedersi un pontefice è Immacolato? Si può paragonare un Pontefice alla Madre di Dio o Cristo stesso, non ha forse detto Cristo ai suoi apostoli che solo uno è il Maestro e che nessun'altro lo è? Se queste sono le parole di Cristo e io ne sono certissimo, significa che il pontefice non può essere immacolato, come non lo potevano essere Pietro ne gli altri apostoli in terra, per cui nemmeno il pontefice è Infallibile, perchè l'infallibilità è di solo appannaggio di Dio, del Suo Cristo e dello Spirito Santo e della Madre Sua, perchè Immacolata. 

Ed anche il dire che si infallibili ex-cattedra non è corretto, perchè comunque sia, è sempre mente umana che giudica, che decide, che prende le decisioni, Lo spirito Santo non ti dirà mai di far cose che egli non condivide o che vede nel futuro portar danno al gregge. 
Se anche il fatto di essersi auto creati un dogma a proprio favore considerandosi infallibili, è un gesto di inumiltà, dinanzi a Dio, è di porsi quasi al pari di Cristo.

Lo spirito Santo non ha mai consentito ad alcun uomo di sentirsi un Dio, ne lo ha mai spinto a farlo. Quindi questo dogma è puramente un idea umana, per ragioni di tipo umano, non certo per ragioni di tipo divino. 

Il dogma dell'immacolata concezione fu la Vergine S.Sma che venne a convalidarlo Lei di persona, mediante Bernadette a Lourdes. Quello dell'infallibilità è venuto qualcuno a convalidarlo?  Per cui questo atto dell'Immacolata è stato voluto da Dio in persona, come conferma, che il dogma riguardante la Madre di Dio. 

Possiamo considerare il pontefice infallibile se e quando è preso dallo Spirito Santo e lo manifesta pubblicamente!  Altrimenti non lo può essere. 
Allora si! che si può dire che è infallibile. C'è da chiedersi come si fa a capire, quando lo è? E come si fa capire che lo sia. Si può capire se lo è, lo si capisce dalle affermazioni che fa, ricordandosi che lo Spirito Santo risponde a delle precise virtù a se stesso. 

Lo Spirito santo è il primo umile!
Lo Spirito Santo non sbaglia mai! 
Quindi non sbaglia nel parlare, nell'agire e nel disporre.
Lo Spirito Santo è perfetto!
Per cui tutto quello che afferma è giusto, vero e incontrovertibile!
Lo Spirito Santo non si contraddice mai!
Non cambia mai più idea.
Lo Spirito Santo è immacolato
Quindi afferma tutto in verità e giustizia!
Lo Spirito Santo non farà mai dire a due Santi o Apostoli due cose contrapposte!

Se il pontefice esprime i suoi concetti con questi termini si può dire che in quel momento è infallibile, perchè preso dallo Spirito Santo! 
Ma se per caso i suoi concetti esposti al pubblico dimostrano fallacità possono essere disconosciuti, e l'infallibilità non sussiste.

Ora da quando questo dogma è stato creato, quante volte il pensiero excatedra è stato mutato, da altri pontefici successori?

Se io fossi pontefice, restituire questo dogma a Dio, visto che nessun uomo cathedra o non cathedra può essere come Dio!

Visto che sembra un modo coercitivo per imporre un volere, e un modo di arrogarsi diritti e tipici solo di Dio. 

Poi anche la terminologia di intendersi "supremo pastore e dottore"... è un modo arrogante di parlare, che Cristo se fosse in terra oggi non permetterebbe ad alcun pontefice di arrogarsi questi diritto. Visto che Gesù ha ben detto che solo uno è il maestro e quindi uno solo è il supremo Pastore del gregge.

Se la chiesa non impara ad essere essa stessa serva degli altri, non si eleverà mai.
Gesù quando dice lasciate le vostre ricchezze hai poveri, è riferita anche alla chiesa non crediate di esserne esclusi. 

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Vediamo i dogmi. 

Mi chiedo una cosa, c'è bisogno di creare un dogma per trasmettere la parola di Cristo, io personalmente credo in tutto quello che Cristo mi ha rivelato mediante i vangeli, non escludo nulla di quello che ha detto. 


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I Dogmi, cosa e quali sono?

Cosa sono i dogmi?
Sono le 'Verità di Fede' della Chiesa

Perchè esistono?
I Dogmi sono stati satibliti per L'Unità di fede della Chiesa, per sancire quale deve essere il credo.
Furono in origine stabiliti per controbattere diverse eresie che erano nate tra alcune comunità dei primi Crisitani.
L'imperatore Costantino, volendo una Chiesa unita e sapere quale doveva essere il Credo, chiamo tutte le Chiese e Cristiani del tempo a partecipare al primo Concilio Ecumenico di Nicea, il quale pure sancì il primo dei Dogmi

Da dove vengono i Dogmi?
Sono Vertità di Fede che si trovano sia nelle scritture sia credute fin dalle prime comunità cristiane ed insegnate dai Padri della Chiesa.
Sono sati sanciti solitamente per controbattere eresie che andavano contro queste verità di fede, rendendole indisputabili.

Cosa NON sono i Dogmi?
Non sono:
- Invenzioni della Chiesa Medievale
- Inventati fuori dalle Sacre Scritture
- Mezzi per schiavizzare il mondo.

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DOGMA: Gesù Cristo è il Figlio unigenito di Dio, generato ma non creato consustanziale al Padre, eterno e immutabile
Fu proclamato nel primo concilio di Nicea (325): Gesù Cristo è il Figlio di Dio, è stato generato prima dei secoli, ma non è una creatura di Dio, ed è della stessa sostanza del Padre. 

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Scusate ma qui c'è una contraddizione in termini logici.... se si dice che Gesù è stato generato nei secoli da Dio, ma poi si dice che non è creatura di Dio, queste due frasi sono tra di loro in contraddizione perchè il termine generare, è uguale a creare, è la stessa cosa, se io genero significa che creo, qualcosa, che sia un fiore, un atomo, o un essere vivo o vivente, non cambia, non esiste nulla che non si generi dal nulla, tutto viene generato cioè creato, viene determinato cioè esiste, ma poi specifica che è della stessa sostanza del Padre, allora se è della medesima sostanza del Padre ed è generato dal Padre significa che è da esso creato, e quindi sua creatura perchè suo Figlio, quindi tutti gli esseri generati per la natura del Padre eterno, sono creature della medesima sostanza, cioè Dio stesso. Quindi è creatura che proviene dalla medesima natura. 

Se intendete dire che non è un essere umano, cioè creatura umana, beh sicuramente non lo è, come intendete voi. Ma io se fossi in voi non direi scemenze, sarei assai più prudente. Visto che si parla di Dio e anch'esso è essere esistente, senziente e quindi in un certo senso una "creatura" che è sempre esistita, ma essendo essere senziente Dio è un essere creato a se stesso. L'essere umano con la sua piccola testa crede di capire tutto lo scibile esistente, come disse il Cherubino a S.Agostino, anche gli spiriti sono creature di Dio, non esistono solo gli esseri umani o animali creature, esistono altri esseri che si possono definire creature, perchè provengono dal Creatore.

Se Gesù viene dalla medesima sostanza del Padre perchè suo Figlio è ovvio che creato-generato da Lui. Gesù lo dice chiaramente chi è, il Padre stesso nel Figlio.  Proprio perchè voi siete chiesa dovreste esprimervi e esporre i vostri concetti in modo molto più umile, perchè non siete dei.


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Scritture: Segue direttamente dal Vangelo e gli Scritti di S. Paolo apostolo.
Proclamato contro le eresie Ariane ed affini. L'arianesimo sosteneva che Gesù è la prima delle creature e la più perfetta ma non è Dio.




DOGMA: Dio è uno e trino
Ha assunto la forma di dogma durante il concilio di Costantinopoli del 381. Dio è uno solo in tre persone: Dio-Padre, Dio-Figlio e Dio-Spirito Santo. Le persone divine sono distinte tra loro, ma la loro distinzione non divide l’Unità divina.

Scritture: Segue direttamente dal Vangelo e gli Scritti di S. Paolo apostolo.
Proclamato contro le eresie Ariane ed affini.


DOGMA: Maria è Madre di Dio
Dogma proclamato dal concilio di Efeso (431). Maria è Madre di Dio perché è madre di Gesù. Infatti, colui che è stato concepito per opera dello Spirito Santo e che è diventato veramente suo figlio, è il Figlio eterno di Dio Padre. E’ Dio egli stesso.

Scritture: nel vangelo Maria è la madre di Gesù Cristo. Essendo Gesù Vero Dio e Vero Uomo, Maria è la Theotokos (Madre di Dio), come madre di Gesù.

Nota: Il termine 'Madre di Dio' non implica ne vuole affermare che Maria abbia creato o generato Dio o una delle sue persone (ipostasi) o che sia esistita prima degli altri uomini. Maria ha fatto nascere Gesù Cristo, ovvero L'Incanrnazione del Logos (seconda persona della SS Trinità), non il Logos stesso.

Proclamato contro le eresie nestoriane che affermavano che Gesù esiste Due persone, l'Uomo Gesù e il Logos (seconda ipostasi della Trinità) separatamente.
Questo Dogma invece stabilisce che Gesù, come Incarnazione del Logos è Una Persona con due nature, una Umana ed una Divina. Quindi Maria è, per estensione, Madre di Dio in quel senso.


:DOGMA: Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo
Gesù Cristo, nell’unità della sua persona divina, ha due nature inscindibili, quella umana e quella divina, ed è perfetto quanto alla divinità e perfetto quanto alla umanità (concili di Efeso, 431, e di Calcedonia, 451).

Sempre contro eresie Ariane, Nestoriane ed affini. Rafforza e specifica su ciò che venne stabilito nel Dogma su Maria Madre di Dio.
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DOGMA: Maria è sempre vergine
Il II concilio di Costantinopoli, nel 553, sancì la perpetua verginità di Maria: prima, durante e dopo il parto di Gesù Cristo. Quando i Vangeli parlano di “fratelli e sorelle di Gesù”, si tratta di parenti prossimi (che è corretto da dire dato che il termine 'fratello' era usato anche per 'parente prossimo').

Dal Catechismo:
500 A ciò si obietta talvolta che la Scrittura parla di fratelli e di sorelle di Gesù [Cf  Mc 3,31-35; 500  Mc 6,3;  1Cor 9,5;  Gal 1,19 ]. La Chiesa ha sempre ritenuto che tali passi non indichino altri figli della Vergine Maria: infatti Giacomo e Giuseppe, “fratelli di Gesù” ( Mt 13,55) sono i figli di una Maria discepola di Cristo, [Cf  Mt 27,56 ] la quale è designata in modo significativo come “l'altra Maria” ( Mt 28,1). Si tratta di parenti prossimi di Gesù, secondo un'espressione non inusitata nell'Antico Testamento [Cf Gen 13,8;  Gen 14,16;  Gen 29,15; ecc...].
501 Gesù è l'unico Figlio di Maria. Ma la maternità spirituale di Maria [Cf  Gv 19,26-27;  Ap 12,17 ] si estende a tutti gli uomini che egli è venuto a salvare: “Ella ha dato alla luce un Figlio, che Dio ha fatto “il primogenito di una moltitudine di fratelli” ( Rm 8,29), cioè dei fedeli, e alla cui nascita e formazione ella coopera con amore di madre” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 63].
506 Maria è vergine perché la sua verginità è il segno della sua fede “che non era alterata da nessun dubbio” e del suo totale abbandono alla volontà di Dio [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 63 e  1Cor 7,34-35]. Per la sua fede ella diviene la Madre del Salvatore: “Beatior est Maria percipiendo fidem Christi quam concipiendo carnem Christi-Maria è più felice di ricevere la fede di Cristo che di concepire la carne di Cristo” [Sant'Agostino, De sancta virginitate, 3: PL 40, 398].


Questo Dogma ha radice nella Tradizione, ovvero sin dai primi Cristiani, si credeva che Maria, come Madre di Cristo, fosse sempre vergine.


DOGMA: Transustanziazione
E’ la conversione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo, al momento della consacrazione. La transustanziazione divenne dogma nel 1215, nel IV concilio Laterano, e fu confermata dal concilio di Trento, quando la Chiesa cattolica, in seguito alla riforma protestante, stabilì i confini dell'ortodossia.

I vangeli raccontano della istituzione della Eucarestia (“Questo è il Mio Corpo... Questo è il Mio Sangue”)
S. Paolo rafforza il concetto: 1 Corinzi 11, 23-29

23Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane 24e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». 25Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». 26Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. 27Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. 28Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; 29perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna.
Sempre stabilito contro diversi movimenti eretici del tempo che rifiutavano la Vera Presenza di Cristo nella Eucarestia.

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DOGMA: Il purgatorio esiste
E’ lo stato di quanti muoiono nella grazia di Dio, ma, anche se sono sicuri della loro salvezza eterna, hanno ancora bisogno di purificazione. La dottrina del Purgatorio fu sancita come dogma nei concili di Firenze (1439) e di Trento (1545-1563).

Il purgatorio non è 'nato nel medioevo' come protestanti o anticlericali credono, ma è stato insegnato già da i primi padri della Chiesa. Referenze alla Scrittura Padri della Chiesa stanno nel catechismo stesso:

III. La purificazione finale o Purgatorio
1030 Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo.
1031 La Chiesa chiama Purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt'altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al Purgatorio soprattutto nei Concilii di Firenze [Cf Denz. -Schönm., 1304f ibid. , 1820; 1580]. La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, [Cf ad esempio,  1Cor 3,15; 1031  1Pt 1,7 ] parla di un fuoco purificatore:
Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c'è, prima del Giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro ( Mt 12,31). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro [San Gregorio Magno, Dialoghi, 4, 39].
1032 Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: “Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato” ( 2Mac 12,45). Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, [Cf Concilio di Lione II: Denz. -Schönm., 856] affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti:
Rechiamo loro soccorso e commemoriamoli. Se i figli di Giobbe sono stati purificati dal sacrificio del loro padre, [Cf  Giobbe 1,5 ] perché dovremmo dubitare che le nostre offerte per i morti portino loro qualche consolazione? Non esitiamo a soccorrere coloro che sono morti e ad offrire per loro le nostre preghiere [San Giovanni Crisostomo, Homiliae in primam ad Corinthios, 41, 5: PG 61, 594-595].




Contro le eresie protestanti e simili del tardo medioevo.
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DOGMA: Immacolata concezione
Proclamata da papa Pio IX l’8 dicembre 1854, satbilisce che la Vergine Maria è stata concepita pura, senza peccato originale. E’ cioè stata preservata dalla condanna universale del peccato fin dal concepimento.

L'Immacolata Concezione
490 Per esser la Madre del Salvatore, Maria “da Dio è stata arricchita di doni degni di una così grande carica” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 55]. L'angelo Gabriele, al momento dell'Annunciazione, la saluta come “piena di grazia” ( Lc 1,28). In realtà, per poter dare il libero assenso della sua fede all'annunzio della sua vocazione, era necessario che fosse tutta sorretta dalla grazia di Dio.
491 Nel corso dei secoli la Chiesa ha preso coscienza che Maria, colmata di grazia da Dio, [Cf  Lc 1,28 ] era stata redenta fin dal suo concepimento. È quanto afferma il dogma dell'Immacolata Concezione, proclamato da papa Pio IX nel 1854:
La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale [Pio IX, Bolla Ineffabilis Deus: Denz. -Schönm., 2803].
492 Questi “splendori di una santità del tutto singolare” di cui Maria è “adornata fin dal primo istante della sua concezione” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 56] le vengono interamente da Cristo: ella è “redenta in modo così sublime in vista dei meriti del Figlio suo” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 56]. Più di ogni altra persona creata, il Padre l'ha “benedetta con ogni benedizione spirituale, nei cieli, in Cristo” ( Ef 1,3). In lui l'ha scelta “prima della creazione del mondo, per essere” santa e immacolata “al suo cospetto nella carità” ( Ef 1,4).
493 I Padri della Tradizione orientale chiamano la Madre di Dio “la Tutta Santa” (“Panaghia”), la onorano come “immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito Santo quasi plasmata e resa una nuova creatura” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 56]. Maria, per la grazia di Dio, è rimasta pura da ogni peccato personale durante tutta la sua esistenza.


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DOGMA: Infallibilità papale
Il dogma è contenuto nella costituzione Pastor aeternus approvata dal Concilio Vaticano I il 18 luglio 1870. Afferma che il papa deve essere considerato infallibile quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il suo “supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani” e “definisce una dottrina circa la fede e i costumi”. Pertanto quanto da lui stabilito vincola tutta la Chiesa per sempre.

L'ufficio di insegnare

888 I vescovi, con i presbiteri, loro cooperatori, “hanno anzitutto il dovere di annunziare a tutti il Vangelo di Dio”, [Conc. Ecum. Vat. II, Presbyterorum ordinis, 4] secondo il comando del Signore [Cf  Mc 16,15 ]. Essi sono “gli araldi della fede, che portano a Cristo nuovi discepoli, sono i dottori autentici” della fede apostolica, “rivestiti dell'autorità di Cristo” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 25].
889 Per mantenere la Chiesa nella purezza della fede trasmessa dagli Apostoli, Cristo, che è la Verità, ha voluto rendere la sua Chiesa partecipe della propria infallibilità. Mediante il “senso soprannaturale della fede”, il Popolo di Dio “aderisce indefettibilmente alla fede”, sotto la guida del Magistero vivente della Chiesa [Cf ibid., 12; Id. , Dei Verbum, 10].
890 La missione del Magistero è legata al carattere definitivo dell'Alleanza che Dio in Cristo ha stretto con il suo Popolo; deve salvaguardarlo dalle deviazioni e dai cedimenti, e garantirgli la possibilità oggettiva di professare senza errore l'autentica fede. Il compito pastorale del Magistero è quindi ordinato a vigilare affinché il Popolo di Dio rimanga nella verità che libera. Per compiere questo servizio, Cristo ha dotato i pastori del carisma d'infallibilità in materia di fede e di costumi. L'esercizio di questo carisma può avere parecchie modalità.
891 “Di questa infallibilità il romano Pontefice, capo del collegio dei vescovi, fruisce in virtù del suo ufficio, quando, quale supremo pastore e dottore di tutti i fedeli, che conferma nella fede i suoi fratelli, proclama con un atto definitivo una dottrina riguardante la fede o la morale. . . L'infallibilità promessa alla Chiesa risiede pure nel corpo episcopale, quando questi esercita il supremo Magistero col successore di Pietro” soprattutto in un Concilio Ecumenico [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 25; cf Concilio Vaticano I: Denz. -Schönm. , 3074]. Quando la Chiesa, mediante il suo Magistero supremo, propone qualche cosa “da credere come rivelato da Dio” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 10] e come insegnamento di Cristo, “a tali definizioni si deve aderire con l'ossequio della fede” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 25]. Tale infallibilità abbraccia l'intero deposito della Rivelazione divina [Cf ibid].
892 L'assistenza divina è inoltre data ai successori degli Apostoli, che insegnano in comunione con il successore di Pietro, e, in modo speciale, al vescovo di Roma, pastore di tutta la Chiesa, quando, pur senza arrivare ad una definizione infallibile e senza pronunciarsi in “maniera definitiva”, propongono, nell'esercizio del Magistero ordinario, un insegnamento che porta ad una migliore intelligenza della Rivelazione in materia di fede e di costumi.A questo insegnamento ordinario i fedeli devono “aderire col religioso ossequio dello spirito” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 25] che, pur distinguendosi dall'ossequio della fede, tuttavia ne è il prolungamento.

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DOGMA: Assunzione di Maria
E’ l’ultimo dogma, proclamato da papa Pio XII il 1° novembre 1950. Indica che la Madonna, finito il corso della sua vita terrena, fu “assunta” (cioè accolta) in Paradiso con l’anima e con il corpo, accanto al Figlio e a Dio Padre 

Essendo Maria senza peccato (vedere dogma precedenti) non poteva morire semplicemente come tutti gli esseri umani, quindi, giunto il termine della sua vita terrena, ella fu assunta in cielo con anima e corpo.

Questa ultima affermazione che fate, non è logica... E' assolutamente vero che è Immacolata!!! 
Però, se Cristo essendo Figlio di Dio e Dio con Dio, anch'esso non poteva morire perchè senza peccato, invece è morto in croce, quindi se è vera una cosa non può essere vera l'altra, bisogna capire cosa sia vero, e qui mi fermo, non perchè non so, ma perchè non voglio dire.

Voi siete dei, pensateci voi. 










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Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!