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mercoledì 9 settembre 2015
I nuovi giudici sono i Vescovi?
domenica 6 settembre 2015
Tacete per non giudicare
sabato 5 settembre 2015
Francesco: Prendere buoni e cattivi!!!
mercoledì 12 agosto 2015
Un Gesù che sia d'accordo su tutto, non è Dio.
Aggiungo una cosa, semmai l'ira è più un azione del maligno che di Dio, perchè l'ira e la collera sono elementi portanti di Satana, sono le caratteristiche fondamentali del suo odio profondo verso Dio, che esso scatena verso gli esseri umani, essendo noi fragili ed attaccabili.
Dio è un essere talmente buono, e talmente amorevole, talmente tenero come un bambino, che il concetto di ira gli è praticamente estraneo, esiste, ma non lo usa mai, preferisce il continuo perdono, preferisce arrivare all'estremo delle sue forze, prima di agire negativamente verso un qualsiasi essere umano, o un qualsiasi popolo o nazione, solo quando il vaso o calice è colmo dopo secoli e/o millenni, che il suo essere buono, arriva allo sfinimento più totale, allora in quell'istante scatena tutta la sua ira, che altro non è che un atto di sdegno, di insoddisfazione della natura umana. In sostanza, è come un pila elettrica che si deve caricare, e più si carica e più essa diventa potente, ma quando questa arriva al sovraccarico il rischio che esploda è molto concret, allora spazza via tutto ogni cosa e prende dentro tutti buoni e cattivi.
Le persone Buone sono le più pericolose, perchè mentre un cattivo, un disonesto, un assassino lo è tutti i giorni e agisce nel male tutti i giorni nel piccolo, un buono sopporta tutte le angherie, ma il buono arriva allo sfinimento, prima che trovi le forze per reagire così è Dio, ma quando questo sfinimento diventa insopportabile, e quando arriva alla sua mssima capità di sopportare, ecco che esplode tutto d'un colpo, ma allora il buono non fa del male in piccolo lo fa in grande, solo in quel momento tutta la sua ira accumulata in tanto tempo di ingiustizie, soprafazioni, ecc, si scatena in senso distruttivo, così fa anche Dio.
Se Dio avesse usato la sua ira più spesso, ci avrebbe sterminati da un pezzo diverse volte,
invece lo fa nel corso della storia, molto, molto poco....
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Semmai, Gesù è d'accordo su tutto quello che dice il Padre Eterno!
lunedì 3 agosto 2015
BXVI NON FURONO GLI EBREI A CONDANNARE GESU’?
«Satana entrò in Giuda che non riuscì a liberarsi». La seconda parte del Gesù di Nazaret, il nuovo libro di Joseph Ratzinger che uscirà il 10 marzo per la Libreria Editrice Vaticana, copre l’arco temporale della vita di Cristo dall’ingresso in Gerusalemme fino alla Resurrezione. Per il Papa, non fu tutto il popolo di Israele a chiedere la condanna a morte di Gesù. Non furono gli ebrei a condannare Gesù, il Vangelo non esprime una concezione razzista e la decisione di Pilato di giudicare pragmaticamente e senza prendere in considerazione il criterio della giustizia prefigura le grandi dittature della storia. «Domandiamoci anzitutto: chi erano precisamente gli accusatori? Chi ha insistito per la condanna a morte di Gesù? Nelle risposte dei Vangeli vi sono differenze su cui dobbiamo riflettere. Secondo Giovanni si tratta semplicemente dei “Giudei”», ma l’espressione, in questo evangelista, «non indica il popolo d’Israele come tale, ancor meno ha un carattere “razzista”». Nel Vangelo di Marco, poi, si parla di «una quantità di gente, la “massa”», da identificare con i sostenitori di Barabba. «In ogni caso - spiega il Papa - con ciò non è indicato “il popolo” degli Ebrei come tale».
Quando Matteo fa riferimento a «tutto il popolo», «sicuramente non esprime un fatto storico», mentre «il vero gruppo degli accusatori sono i circoli contemporanei del tempio». In questo modo il Papa tedesco, alla vigilia della visita alle Fosse Ardeatine, tende la mano all’ebraismo con cui i rapporti restano tesi. Ma il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, lamenta che «da Benedetto XVI non c’è stata alcuna risposta decisiva sulla vicenda dei bambini scampati alla Shoah, nascosti in conventi, battezzati e mai restituiti a quello che rimaneva delle loro famiglie o comunità originarie, spesso lasciati ignari delle loro origini».
Con grande cura, il Papa teologo presenta anche il dramma dell’apostolo traditore, ricordando come Giovanni, che pure fu testimone diretto, si limiti ad accennare «al fatto che Giuda, come tesoriere del gruppo dei discepoli, avrebbe sottratto il loro denaro» e ad annotare «laconicamente» che dopo le parole di Gesù sul fatto che sarebbe stato tradito da chi era seduto alla sua stessa mensa, Giuda si servì e «dopo quel boccone, Satana entrò in lui».
Riaffermate le certezze di base, il libro è pieno di domande. Nel racconto evangelico, ricorda il Pontefice, «il pragmatico Pilato» chiede a Gesù: «Che cos’è la verità?». È la stessa domanda «che pone anche la moderna dottrina dello Stato: può la politica assumere la verità come categoria per la sua struttura? O deve lasciare la verità, come dimensione inaccessibile, alla soggettività e cercare di stabilire la pace e la giustizia con gli strumenti disponibili nell’ambito del potere? Vista l’impossibilità di un consenso sulla verità, la politica puntando su di essa non si rende forse strumento di certe tradizioni che, in realtà, non sono che forme di conservazione del potere?».
Il Papa si sofferma anche sulla data dell’Ultima Cena, scrivendo che ha ragione il Vangelo di Giovanni e hanno torto i sinottici: «Al momento del processo di Gesù davanti a Pilato, le autorità giudaiche non avevano ancora mangiato la Pasqua e per questo dovevano mantenersi ancora pure». E dunque «la crocifissione non è avvenuta nel giorno della festa, ma nella sua vigilia». Joseph Ratzinger «corregge» soprattutto Matteo quando nel raccontare la condanna di Cristo parla di «tutto il popolo», attribuendo a esso la richiesta della crocifissione. Un brano «fatale nelle sue conseguenze», ma che «sicuramente non esprime un fatto storico: come avrebbe potuto essere presente in tale momento tutto il popolo e chiedere la morte di Gesù?».
lunedì 27 luglio 2015
Bergoglio vuole che le coscienze si addormentino!
Spieghiamo meglio cosa significa la frase..
Partiamo dalla parola pace, oggi si è dato alla pace un simbolo e un colore..o meglio un arcobaleno di colori, dando per altro a questo arcobaleno un identità sessuale.
“Non sono venuto a portare la pace” in questa espressione si cela un mistero. Gesù non vuole che ci addormentiamo nella pace della morte, perché satana è il portatore della pace della morte, che non è altro che la pace di cui noi umani andiamo tanto fieri. Gesù porta e vuole che noi diveniamo vita nella sua pace, che è verità e giustizia, per questo ci vuole guerrieri. In effetti noi cristiani combattiamo ogni giorno, e il nostro vivere da cristiani è fatto per divenire saldi e forti contro le tentazioni di satana e dei suoi seguaci. Gesù e sua Madre disse non sono qui per portare la nostra pace, ma la mia pace (Cristo) che non è pace, ma spada a doppio taglio.
Se sai di essere nella verità tu sei nella pace, se sai di aver detto la verità tu sei nella pace, ma se sai aver mentito tu sei nella guerra, cioè sei combattuto e tra bene e male, ma se tu affermi una falsità di proposito e non ne senti rimorso, allora sei preso da satana ed egli ti ha addormentato.
Per distinguere la pace dei demoni, dalla pace di Dio.
La pace dei demoni è l'addormentamento della coscienza e la distruzione di ogni volontà verso la verità che è il verbo di Dio.
Quindi è una pace di oppressione, di compromesso, di porsi a metà della cose, una via di mezzo.
Mentre la pace di Dio, è verità e giustizia, senza compromesso, senza addormentamento, state svegli, vigilate, perchè il nemico è sempre pronto, in sostanza Gesù non ama la pace in senso di appacificarsi ma preferisce porsi da un lato piùttosto che stare al centro. Egli separa divide, i caldi a destra dai freddi a sinistra, i tiepidi li vomita perchè la pace è tiepida, un tono a metà.
Quindi Gesù sta con i caldi a destra, mentre i freddi a sinistra e i tiepidi li rigetta, in sostanza Gesù rigetta quel simbolo di pace che noi abbiamo fatto come idolo.
Se affermi e pratichi la verità, sei in pace con te stesso e con gli altri e sei senza peccato!
Questa è la pace di DIO. Chi non teme la verità non ha paura di dirla anche in faccia alla gente, ma la giorno d'oggi dire la verità può costare anche la vita, come fu al tempo di Gesù.
Se la chiesa degli uomini è ubbidiente a Dio allora l'ubbidienza è giusta!
sabato 4 luglio 2015
I due pastori.
lunedì 29 giugno 2015
Bergoglio, voglio masticare coca!
Bergoglio ha fatto sapere al governo boliviano che desidera masticare le foglie di coca quando si recherà in visita nel Paese
importante
Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!