Il cardinale Re: “Lo stupro di un
minore è meno grave dell’aborto”
-R. P.- Il Vaticano in un comunicato stampa ha
ufficialmente espresso la volontà di fare della Chiesa “un luogo sicuro per i bambini”,
lo stesso papa Francesco scrisse che "Le famiglie devono sapere che la
Chiesa fa ogni sforzo per tutelare i minori".
Il cardinale Giovanni Battista Re potrebbe partecipare al Sinodo che si terrà
nell’ottobre 2015 a Roma, la vicenda che lo vede coinvolto merita una
riflessione.
Nel 2009, in Brasile, una bambina di nove anni viene
regolarmente violentata dal patrigno e rimane incinta.
La legge brasiliana consente l’aborto in caso di stupro o di grave pericolo per
la salute della madre, in questo caso doppiamente vero e la bimba abortisce.
L’allora arcivescovo di Recife scomunica la piccola,
la madre e il personale medico che ha praticato l’interruzione di gravidanza.
Il
patrigno, lo stupratore, il criminale, non è stato scomunicato, perché il
cardinale Re dichiara “Lo stupro è meno grave dell’aborto”.
Il patrigno, lui, lo stupratore,
criminale, non è stato scomunicato, disgustoso.
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Questo cardinale non sa quello che dice!
Dobbiamo fare prima di tutto una
distinzione ahimè doverosa, se si parla in seno alla chiesa, soprattutto di
persone che professano la fede cattolica cristiana, allora il cardinale ha espresso
un pensiero fortemente sbagliato; se invece questo evento non avviene in seno
alla chiesa, allora potrebbe prendere aspetti diversi, mah anche no!
Mi spiego subito.
Se il bambino/a violentato/a ha
ricevuto dopo la nascita il santo battesimo, quel bambino è diventato
immacolato, finche non raggiunge l’età per comprendere e decidere se farsi
violentare consapevolmente; il bambino/a rimane a tutti gli effetti in essere
immacolato.
Essendo che il bambino/a assume in se il S. battesimo esso diviene un
piccolo Gesù, che era/è immacolato, per cui l’affermazione del Cardinale è
fortemente errata, dato che, essendo
quel bambino in se ha lo Spirito Santo ricevuto dall’azione del battesimo, esso
venendo stuprato, in realtà lo stupro lo si fa verso Cristo stesso. Quindi non
solo è più grave, ma chi stupra un minore non può ricevere assoluzione, non può
essere perdonato. Altrimenti le parole di Gesù “Lasciate che i bambini vengano
a me sarebbero vane” “meglio che vi
mettiate una pietra a collo” perché la condanna a costoro è già segnata dallo
stupro stesso!
Si potrebbe leggere in queste
parole poco spirituali del Cardinal Re, un atto di scusante verso i preti pedofili,
che agiscono allo stesso modo!!! Potete dire anche le eresie su questa terra,
ma a Dio non sfuggirete!!! Non crediate che essendo preti avrete un condanna
minore, no signori anzi la vostra condanna sarà maggiore, perché sapevate la
verità!!!
“'Guai a
chi dà scandalo'. "Chi
scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si
metta una macina da asino al collo e venga gettato in mare. Se la tua mano ti
scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due
mani nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza,
taglialo, è meglio per te entrare nella vita zoppo, che essere gettato con due
piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te
entrare nel regno di Dio con un occhio solo che essere gettato con due occhi
'nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue".
(Mc. 9, 37-47)
Quindi meglio per un pedofilo
essere evirato che dar scandalo perché sicura è la sua condanna, alla
dannazione eterna e voi clero vi scusate vicendevolmente? Vergognatevi!!!
Cristo qui stabilisce bene come
la pensa a chi da scandalo ed è un pedofilo e stupra un minore!
E lei Cardinale osa contraddire le
parole di Cristo? Come può lei
rappresentare Cristo!!!!
L’abortito è gravissimo come peccato, perche è un
assassinio, ma in questo caso, il nascituro non ha ricevuto il battesimo, per cui è impuro. Però se dobbiamo essere equi si dica che sia
nel caso dell’aborto che dello stupro verso i minori o/e incapaci di intendere
e volere, sono da considerali alla pari come gravità del peccato dato che per
chi commette questi due peccati che a detta del Cardinale Re, sono diversi, ma
io dico che dalle parole di Cristo si evince che sono delle medesima entità, perché
con lo stupro si finisce diritti all’inferno, tanto quanto per un assassinio di
un feto! Che essendo innocente anch’esso si deve considerarlo alla stessa
stregua di un innocente o minore!!!
Non interpretate le parole di
Gesù diversamente da quello che Egli ha espresso nei vangeli, perché allora non
siete nelle sua legge ma fuori di essa!!! Non mutate la legge per difendervi
agli occhi degli uomini e occultate la vera parola per far credere alle masse
che Cristo ha decretato una legge imperfetta, perché fate grande peccato contro
lo Spirito Santo!!! State attenti!!!
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