La sapienza
secondo Francesco I°, Papa!
Il peccato si "lava" facendo il bene
----- la farse è giusta nel suo senso, ma c’è un punto che il
pontefice non tiene conto …
“«i finti santi, che anche davanti al cielo si preoccupano di
sembrarvi più che di esservi,”
---in tanto prima di
tutto un vero santo mai dirà di essere santo …. Per cui nessuno lo potrà
identificare se esso non si espone in alcun modo … i finti santi non si pongono davanti al cielo,
ne si pongono il problema di Dio, sanno di essere falsi, sanno di ingannare e
lo fanno con precisa intenzione ma si nascondono bene e sanno camuffarsi,
meglio dei santi veri agli occhi della gente che non ha in se lo Spirito Santo,
l’unico che identifica e sa distinguere un vero Santo da uno falso; per cui un
falso santo si preoccupa sia di sembrarvi che di far credere di esserlo, più che un vero
santo che non si preoccupa di dimostrare a nessuno ne di sembrarvi ne di
esservi. Si vede la differenza tra un vero santo e un falso santo da diversi
fattori, primo tra tutti l’umiltà, ed altri che possono apparire agli occhi di
molti poco importanti, ma che ad un attento osservatore dimostrano chi ha
innanzi.
“e i peccatori santificati, che al di là del
male fatto hanno imparato a “fare” un bene più grande. Non c’è mai stato dubbio
su chi Dio preferisca». “
“Papa
Francesco, nella sua meditazione a Santa Marta, spiega che Dio, nello stesso
tempo ordina e invita a imparare a fare il bene:”
«Cessate di fare il male, imparate a fare il
bene difendendo orfani e vedove. Vale a dire quelli che nessuno ricorda tra i
quali ci sono anche gli anziani abbandonati, i bambini che non vanno a scuola e
quelli che non sanno fare il segno della Croce».
“Dietro questo imperativo c'è l'invito alla conversione.
Ci si converte, spiega il Papa, imparando a
fare il bene: «La
sporcizia del cuore non si toglie come si toglie una macchia: andiamo in
tintoria e usciamo puliti …”
--- La metafora della tintoria come la chiesa, Francesco I° sta svilendo la confessione, per lui andarsi
a confessare significa pulirsi dalla macchie, non significa pentirsi del
peccato arrecato prima di tutto a Nostro Signore Gesù il Cristo di Dio. Ma prende
una valenza diversa, la confessione serve solo per smacchiarsi impunemente,
senza un reale perdono; secondo Francesco I°, per togliere il peccato non serve
la confessione, ma serve fare opere di bene, con le quali otterrai il perdono
dei tuoi peccati, questa cosa è falsa, perché sappiamo bene che non vi è nulla
meglio che pulire le anime con l’uso della confessione, della riconciliazione,
mentre agire per il bene delle anime, serve principalmente come Gesù stesso ha
detto ad accumulare tesori nei cieli dove ruggine non consuma, ma un credente
non può far il bene se in se stesso c’è il male, è una contraddizione in
termini, un fedele cristiano non può praticare il bene se in esso vi è una
serie di gravi peccati, il signore non lo perdonerà solo perché ha fatto molte
opere di bene, ma otterrà il perdono solo se esso si riconcilierà con il
Signore Gesù che è Dio, prima del giungere all’ora della morte.
“Si toglie col ‘fare’: fare una strada diversa, un’altra strada da quella del male.
‘Imparate a fare il bene!’, cioè la strada del fare il bene. “
--- semmai il fare serve per attuare una grazia
maggiore, non serve per togliere il peccato che si toglie unicamente con la
penitenza e accogliendo in noi il frutto Gesù, cioè l’eucarestia, nella sua
carne, ne suo sangue, nel suo spirito.
“E come faccio il bene? E’ semplice! ‘Cercate
la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la
causa della vedova’. Ricordiamo che in Israele i più poveri e i più bisognosi
erano gli orfani e le vedove: fate giustizia a loro, andate dove sono le piaghe
dell’umanità, dove c’è tanto dolore … “
E così, facendo il bene, tu laverai il tuo
cuore».”
--- intanto è l’anima che
viene lavata non il cuore, che rimane impuro, come ben disse Gesù, il cuore
dell’uomo è la fonte del male”
“”E facendo il bene si ottiene anche il
perdono.””
----Questo è falso, facendo il bene non si ottiene impunemente il
perdono, semmai facendo il bene si ottiene di evitare il peggio.
“ «E la promessa di un cuore lavato,
cioè perdonato, viene da Dio stesso, che non tiene la contabilità dei peccati
davanti a chi ama concretamente il prossimo. “
------ è falso pure questo! Dio tiene il conto
dei peccati, Dio sa quanti ne abbiamo fatti altrimenti non potrebbe pesare le
anime, e non potrebbe dire se il bene pensa meno o di più del male fatto! Altro
discorso è chi ama il prossimo, anche i pagani amano i loro simili, eppure non
parteciperanno al paradiso. Perché non
si sono convertiti, non hanno chiesto perdono e non hanno ricevuto perdono dei
loro peccati, per cui non saranno salvati!
“Se tu fai questo, se tu vieni per questa
strada, nella quale io ti invito …”anche
se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve”””’.
E’ una esagerazione, il Signore esagera:
ma è la verità! “
----Mescolare la parola del
Signore con le nostre idee errate è peccato grave!
“Il Signore ci dà il dono
del suo perdono.”-
Il Signore perdona
generosamente.‘Ma io ti perdono fino a qui, poi vedremo
l’altro ….’ No, no!
Il
Signore perdona sempre tutto! Tutto! “
----non è affatto vero!!! E’ Falso pure
questo!!! Gesù nostro Dio, perdona se tu chiedi perdono, non ti perdona se non
ti poni e ti umili a chiedere perdono …
“Ma se tu vuoi essere
perdonato, tu devi cominciare la strada del fare il bene. Questo è il dono!».”
----Un dono, non è iniziare
fare il bene, un dono semmai è ricevere da Gesù una grazia, è ricevere un dono
spirituale, come può essere il dono della guarigione; il fare il bene dipende
unicamente dalla nostra volontà siamo noi che ci accingiamo a desiderare di fare
il bene, Dio attende che l’uomo faccia di sua volontà il bene, non lo spinge a
farlo, attende che esso lo compia. Attende di vedere se esso si pone dalla parte
del bene o del male.. Dio sta alla finestra e osserva cosa l’uomo farà! Se tu
vuoi essere perdonato devi chiedere perdono altrimenti nessun perdono
riceverai!
“E dobbiamo
abbandonare la strada dell'ipocrisia: «Tutti siamo furbi», dice il Papa, «e
sempre troviamo una strada che non è quella giusta, per sembrare più giusti di
quello che siamo: è la strada dell’ipocrisia. “
-----Se dice che tutti
siamo furbi , significa che anch’esso si riconosce tra questi tutti … evidentemente
usa la furbizia pure lui, ed infatti ben
si vede dalle risposte che ha dato che ha usato non solo la furbizia, ma anche
l’astuzia. Quindi si riconosce anche Lui
come un ipocrita … ma temo che Francesco non intendesse se stesso ma gli altri …
coloro che vogliono apparire più giusti
di quello che sono, solitamente sono persone che pensano molto a come ingannare
il prossimo ed usano molto la furbizia. Come ben si vede da ciò che ha scritto!
“Questi fanno finta di convertirsi, ma il loro
cuore è una menzogna: sono bugiardi! E’ una menzogna…”
“ Il loro cuore non appartiene al Signore;
appartiene al padre di tutte le menzogne, a satana. “
----Curioso si tira la zappa sui piedi da
solo, dicendo prima tutti sono furbi,
e quindi pure Lui usa la furbizia, poi dice fanno finta di convertirsi e sono menzogneri,
bugiardi, e il loro cuore appartiene a satana …. Se tutti , compreso Lui è così
significa che egli stesso sta dicendo di appartenere a satana …
“E questa è la finta della santità. Mille
volte Gesù preferiva i peccatori a questi. Perché? I peccatori dicevano la
verità su loro stessi.”
---i peccatori si dividono in
due specie gli onesti e i disonesti, gli onesti riconoscono di essere
peccatori, i disonesti non riconosceranno mai …
‘Allontanati da me Signore che sono un
peccatore!’: lo aveva detto Pietro, una volta.
“Uno di questi mai dice questo! ‘Ti ringrazio
Signore, perché non sono peccatore, perché sono giusto’… “--- Solo Cristo poteva
dirsi così! Solo Lui è Santo tra i santi, nessun uomo nato da donna umana, può
dirlo, nessuno che abbia contratto peccato originale, può dirlo … neppure i
santi tra gli uomini. Cosa dice Gesù chi è senza colpa scagli la prima pietra!
“Nella seconda settimana della Quaresima ci
sono queste tre parole da pensare, da meditare: l’invito alla conversione, il dono che ci darà il Signore e cioè un perdono
grande, un grande perdono, e la trappola, cioè fare finta di
convertirsi, ma prendere la strada dell’ipocrisia».”
“Nella settimana
di quaresima ci sono tre parole da pensare e meditare “
-----La conversione,
che deve essere vera e sincera, non obbligata da nessuno, ma la conversione
deve essere seguita dalla confessione sacramentale, senza la quale la conversione
esiste ma rimangono tutti i peccati precedenti che vanno a ledere e ferire
mortalmente l’anima.
----Il dono del
perdono, deve essere fatto solo mediante la riconciliazione mediante i ministri
di Dio e sacerdoti.
----La trappola o
meglio dire l’ipocrisia del falso credente che è quello che confonde volontariamente
la confessione con il fare il bene, due
cose completamente diverse, a meno che non si intenda fare il bene a se stessi
come confessione allora si che la confessione è fare il bene , ma solo a se
stessi e non è fare il bene al prossimo cosa diversa dalla confessione dei
peccati … quindi la trappola sta nell’aderire
a chi ti dice non confessarti che non serve perché tanto Dio ti perdona lo
stesso, quando invece è tutto il contrario, la trappola sta nel credere che basta
fare il bene per essere perdonati, questo è falso!
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