“Cosa
farebbe Cristo, che sguardo avrebbe Cristo su questo problema”».
Mi
stupisco che il cardinal Parolin con tutta la sua grandiosa
intelligenza si pone questa banale domanda, quando se esso fosse
preso dallo Spirito Santo sarebbe Dio stesso a dar lui la risposta ad
ogni suo interrogativo...
La
domanda del porporato porta con se altre domande ed altre risposte...
E
sopratutto cosa pensa Cristo di tali situazioni?
Visto
che ha citato il sinodo, vediamo di capire un attimo cosa Cristo
stesso pensa di tali situazioni e cosa prova in tali situazioni... il
sinodo verte sulla famiglia, principalmente sulle relazioni
sentimentali-sessuali...sia il matrimonio, che la sessualità
promiscua..(gay)
Dato
che Cristo essendo il detentore della legge e il suo portavoce
massimo, esso ha già stabilito le regole sulle quali bisogna capire
come muoversi nel mondo di ogni tempo.
Ora
proviamo a capire, i sentimenti di un Re che vede il mondo dalla sua
prospettiva, cioè quella a 360 gradi sferici..
Il tema è unico, che si tratti il divorzio e accompagnamento che poi dovrebbe diventare
seconde nozze...o di relazioni promiscue(gay), non cambia il discorso.
Innanzitutto Gesù come depositario della legge del Padre Celeste, non può Esso stesso stabilire una legge diversa, Esso la definita assieme al Padre suo, prima ancora della creazione dei tempi...per cui Esso si
attiene ad essa.... ma nello specifico, quando un uomo si separa
dalla propria sposa, Cristo prova grande dolore, perché sa già
l'esito della natura umana, e le sofferenza che essa porta ad
entrambi specie se ci sono anche dei figli. Se l'uomo o la donna si
mantenessero nella loro umana natura senza incorrere nel peccato, di
adulterio, tutto andrebbe bene, ma dato che il Signore conosce molto
bene la natura umana, sa che l'uomo più che la donna è portato ad
essere un adultero, per cui appena trova una nuova donna, e vorrebbe
condividere con lei, un nuova relazione amorosa, sotto il profilo
affettivo lo potrebbe fare, se rimane fuori dalla legge posta da Cristo, ma sappia che questo è peccato. Ma non sotto la volontà di Cristo,
perché egli fu molto chiaro, e certamente per quanto Cristo possa
essere misericordioso, pietoso, ecc, non può discostarsi dalla legge
eterna, che Esso stesso ha posto, come fulcro del suo credo. Quindi
Gesù è molto rattristato, quando l'uomo o la donna cristiani si
accingono a divenire adulteri, egli vorrebbe anche aiutarli, ma Egli
stesso, non può, far azione contraria a Se stesso. Non può per un
sentimento d'amore, superare se stesso, visto che quanto da egli
predisposto era già fissato nel tempo, come azione giusta, come
legge perfetta; teniamo presente che la legge di Gesù serve ad uno
scopo, ben preciso che non è solo quello di permettere che due
esseri umani si amino, si desiderino e abbiamo prole, ma ad uno scopo
superiore, che è quello della salvezza eterna. Non avrebbe dato una
legge così restrittiva se il suo scopo non fosse stato quello di
salvare più anime possibile, Egli ambisce che tutte le sue creature
tornino a lui, ma per far ciò deve porre delle leggi ferree, che non
escano e non diano la possibilità a satana di attaccarlo e renderlo
inferiore ad un demone, così la legge è posta per glorificare Dio,
nella vita dell'uomo, per cui anche se Egli è rattristato,
addolorato, sconfortato nel vedere tanta miseria nel peccato, tanto dolore, ma il
suo scopo è quello di ottenere famiglie sante, affinché satana non
possa dir nulla di strano, non possa recriminare nulla a Dio... Con
la medesima misura è misurata qualsiasi cosa, con la medesima legge
è fatto tutto, per cui chiedersi cosa Cristo avrebbe fatto o provato
o con che occhi avrebbe guardato queste situazioni, è inutile perché già lo sappiamo....Invece dobbiamo
capire noi cosa siamo disposti a fare, perché l'enigma non sta in
Cristo ma noi. Gesù è limpido nei suoi propositi, nei suoi
pensieri, se la società di oggi è corrotta, è malata, è disperata
da mille cose, è perché chi cerca di dare un aiuto non è più
nella legge di Dio, ma anch'esso brancola nel buio...Se voi foste
tanto santi, non avreste bisogno di un sinodo per stabilire ciò che
è giusto da ciò che non è, e se voi foste pieni di Spirito Santo,
sapreste insegnare al mondo, e avreste la soluzione in mano a tutte
le necessità di qualsiasi tempo, invece le vostre parole, denotano
che avete abbandonato lo Spirito Santo, per cui, chiedersi cosa
Cristo avrebbe provato in simili situazioni, è pure sciocco...
“Cosa
farebbe Cristo, che sguardo avrebbe Cristo su questo problema”,
è come fare i conti senza l’oste. O un po' peggio che fare i conti
senza l’oste». Secondo il porporato «è difficile
immaginare una Chiesa che dice a Cristo: “Tu sei il nostro
capo, tu sei il centro di tutto”, ma poi a risolvere i problemi ci
pensiamo noi, con le nostre idee giuste, le idee vere che abbiamo
preso da te. Facciamo noi le cose a tuo nome. Senza la tua grazia.
Senza dover seguire sempre il tuo sguardo… Senza commuoverci
davanti ai tuoi miracoli»
Eppure
Cristo tante volte vi ha richiamati, sia gentilmente che aspramente,
mediante molti santi, vi anche bacchettati, ma voi non avete mai
accolto e voluto ascoltare la sua parola da quanto eravate presi dal
vostro orgoglio, ed ora, vi lagnate? Parrebbe un ipocrisia.
""Poi,
riferendosi ai problemi nuovi vissuti dalle periferie romane («Cresce
l'indifferenza e l'anonimato, che prima non c'erano.""Credo
che il Cardinale sbagli la domanda, dovrebbe capire cosa in realtà
ha fatto o non fatto la chiesa per cambiare la sua prospettiva,
affinché le masse, mutino i loro pensieri e i loro sentimenti verso
di essa...
Per
il restante del discorso è condivisibllissimo...nulla da
obbiettare...
Ogni
essere umano ha sempre da raccontare piccole avventure nella propria
vita, non esiste nessuno nemmeno un ateo che non gli sia accaduto
qualcosa fuori dal normale che non sia degno di essere accolto come
azione vera di Dio...
Provi a pensare cosa a Cristo interessa di più, far vivere una vita bella e agiata oppure salvare le anime? Quindi capirà se è il caso usare la Misercodia o oppure la spada!!!
Eppure ce lo fa capire, quando satana lo tenta e gli offre tutti regni del mondo...Mai possibile che non abbiate capito che questa parabola reale era rivolta a tutti e non solo a Lui?