IMPORTANTE LEGGERE

I testi scritti in questo blog, fin dal 2013, sono stati tutti scritti da Boanerges, non ci sono testi di altri autori, per tanto tutto il materiale qui presente, che siano interpretazioni: di profezie, messaggi, o scritti nuovi come messaggi, preghiere, ed altro, sono tutti soggetti a copyright, è vietata tassativamente la copiatura a scopo economico o per gloriarsi di quello che non è vostro.

E' accettata la lettura e la divulgazione previa intestazione del medesimo autore, me medesimo J. Boanerges Yhwhnn e con link che porta al blog da cui vengono presi i testi, senza la quale non autorizzo nessuno a nessuna divulgazione.

©Copyright

Quest’opera è protetta dalla legge sul diritto d’autore. Tutti i diritti, in particolare quelli relativi, nuove preghiere, messaggi, alla corona stessa, alla sua produzione-realizzazione anche fisica, alla ristampa, alla traduzione, trasmissione radiofonica, televisiva, alla registrazione su microfilm, o database, o alla riproduzione in qualsiasi forma, (stampata o elettronica) rimangono riservati anche nel caso di utilizzo parziale o estrapolati i concetti da essa. La riproduzione di quest’opera, anche se parziale è ammessa solo ed esclusivamente nei limiti stabiliti sul diritto d’autore, ed è soggetta all’autorizzazione dell’autore. La violazione delle norme comporta le sanzioni previste dalla legge vigente in materia.



Per qualsiasi controversia contattare l’autore stesso

Boanerges573@gmail.com

martedì 7 giugno 2016

Inferno e purgatorio.

Inferno e purgatorio.




Una delle prime cosa che Nostro Signore mi spiegò fu proprio il fatto che taluni termini oggi usati nel tempo moderno erano stati tradotti in modo erroneo, ma disse che comunque sia Egli si adatta al tempo e ai concetti del tempo, per cui quando si manifesta a qualcuno, non usa più i termini antichi, ma quelli odierni del tempo della manifestazione. Come dire nel 1500 si esprimeva come era il tempo in quel periodo, così si esprime oggi secondo il tempo odierno, e così si esprimerà domani nel futuro a chiunque, secondo il suo linguaggio, ma sempre con semplicità per essere ben compreso da tutti, piccoli e grandi. Quindi il Signore non sta tanto a guardare la sottigliezza, si adatta al pensiero del tempo, proprio per venirci incontro.
Un ragionamento giusto e logico.

Conoscevo già questo particolare dell’inferno e il Signore me ne parlò, ma esso non fece problema sull'uso della parola perché disse che concettualmente anche se noi lo rappresentiamo un un certo modo, quello è il luogo preposto per la dannazione eterna. Per cui anche se anticamente era espressone con termini e parole diverse e con un concetto diverso rispetto al nostro attuale o a quello di altri popoli, ma il luogo della dannazione eterna era sempre quello. Mi disse che perfino i demoni oggi usano questo termine, inferno, che identifica anche con una precisione maggiore quello che è esattamente quel luogo di dolore e tortura eterna.

Per cui quando io ho espresso nei concetti del vangelo, dell’apocalisse e altri testi ed articoli da me scritti, lasciando il termine inferno, l’ho fatto su queste motivazioni, senza andar a creare problemi di dover spiegare altre cose, e che ritenevo poco importanti.

Però Gesù mi ha detto che il termine soggiorno dei morti, non è esattamente l’inferno come noi lo pensiamo, ma il purgatorio, e che il vero inferno è una voragine dove le anime non possono più risalire, e dove effettivamente cadde Lucifero. Quando parlò in riferimento alla questione della resurrezione di Lazzaro, non parlava di inferno, ma di purgatorio.

Ora quello che mi sconcerta in questo discorso, ben elaborato e giusto, perché bisogna dire che il concetto è ben spiegato, ma c’è una parte che non piace…




A Cristo questa parte, non è per nulla piaciuta…perché?

Nella parabola del ricco e del povero Lazzaro, Gesù dice - il vangelo è di Luca (16,23) - “E nel soggiorno dei morti essendo di tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo e Lazzaro nel suo seno”. “Soggiorno dei morti” era tradotto con “inferno”.
A quell’epoca si credeva che tutti, quando morivano, andavano a finire in un’enorme voragine sotto terra, un’enorme caverna, tutti buoni e cattivi, dove vivevano come ombre. Era il regno dei morti che nella lingua ebraica si scrive “sheol”, probabilmente è una radice ebraica che significa “quello che ingoia, quello che inghiotte”. Quando hanno tradotto la Bibbia dall’ebraico al greco non potevano mettere “sheol”, termine che i greci non conoscevano.

Il motivo sta nel fatto che il sacerdote non so per quale ragione, da per scontato che anche Cristo facendo parte di quella tradizione e popolo, fosse anch’esso condizionato e credesse, anche lui che tutti i buoni e i cattivi finissero la loro vita come ombre, in una voragine sotterranea; questo modo di parlare, a Cristo non è piaciuto, perché ha letto nel cuore del sacerdote, il modo in cui è stato posto questo ragionamento in abbinamento con il pensiero di se stesso(Cristo) relativo al passo del Vangelo. Vuole far credere che Cristo non sapesse e non conoscesse la verità!

Per cui anch’esso si esprimeva come i suoi contemporanei ignorando di fatto la verità delle cose, questo modo di parlare farebbe propendere alla conclusione che Gesù non sapeva, non conosceva realmente il mondo spirituale, ne conosceva la realtà vera.
Il fatto che dica A quell’epoca si credeva che tutti,...” include anche Cristo.
Ora se Cristo è Figlio di Dio e credo che nessuno possa metterlo in dubbio, almeno spero, è mai possibile che non sapesse la verità?
O per caso, Egli si esprimeva come il popolo era abituato a fare, per adattarsi meglio al concetto che essi sapevano, per poter spiegare bene le sue parabole e le verità che esternava .

Se le avesse spiegate con concetti e termini esatti chi a quel tempo, avrebbe capito? Nessuno! Per cui usa il linguaggio adatto per quel tempo, si adatta ad esso, per essere meglio compreso. Ma che il prete che ha una conoscenza superiore a quel tempo, faccia questo discorso, fa capire che vuole far credere che Cristo non sapesse e non fosse così illuminato.


Altro discorso non esatto…

C’è una prima morte alla quale andiamo tutti incontro: è la morte biologica. Quando arriva questa morte noi non faremo esperienza della seconda morte perché abbiamo una pienezza di vita tale che continueremo a vivere.
Se quando arriva la morte trova un corpo svuotato di energie vitali perché una persona ha vissuto soltanto per sé,
non ha mai risposto agli impulsi d’amore e ai limiti degli altri, allora è la fine dell’individuo.
La morte fisica corrisponde con la morte dell’individuo.
Per questo l’Apocalisse dice: “Beati quelli che non vengono colpiti dalla morte seconda”

La prima morte è quella biologica ed è giusto, mentre la seconda è quella dell’anima come avevo già espresso ancora nel 2014 e anche prima, in un articolo ben scritto; per altro noto che questo sacerdote, ha scritto il suo commento, molto similmente ai miei discorsi in base ai quali consigliavo, di scrive i testi alla luce dei testi autentici, seguendo e proponendo una metodica molto rigida.


non ha mai risposto agli impulsi d’amore e ai limiti degli altri, allora è la fine dell’individuo.” 

Questa espressione non è esatta, direi ance eccessivamente riduttiva. L’anima quando si presenta a Dio, deve essere ricca non dell’amore degli impulsi, o/e dei limiti degli altri, che tutto sembra fuorché casto, No! L’anima si deve presentare a Dio piena di opere, di misericordia nella massima castità possibile, si deve presentare a Dio con il più alto amore per Lui, si deve presentare a Dio con la compassione più elevata, e l’umiltà più assoluta e la negazione di se stessi. Se l’anima non ha questi attributi d’amore, queste virtù, queste umiltà e certezze in se, queste opere, volte verso il prossimo, ma in una forma di purezza, essa non merita il regno eterno, per cui la sua condanna è certa ed essa cade nella seconda morte, cioè la morte dell’anima che altro non è che un espressione per indicare la dannazione eterna. Nessun’ anima muore realmente, perché sempre fonte di quel Dio onnipotente, che l’ha infusa mediante il suo soffio di vita, nel corpo dell’uomo. Per cui essa viene condannata alla morte eterna, cioè al secondo tipo di morte.
La prima che da la possibilità a quell'anima di tornare in vita cioè risorgere, e la seconda che impedisce di tornare in vita e condanna se stessa alla dannazione eterna.




Riporto qui un mio messaggio di Gesù sull'anima.


Figli ascoltatemi, se io vi tolgo l’anima, pensate che il vostro corpo rimanga in vita?
Come pensate che gli esseri viventi di questo pianeta possano vivere senza uno spirito?
Se voi o gli animali non aveste uno spirito che vi sostiene non sareste “vivi”, perché è il soffio del Padre Celeste che vi sostiene, e quello che voi chiamate anima, o spirito che sostiene ed energizza il vostro corpo, senza questo nessun corpo è vivo in terra.
Ma voi figli dell’uomo avete uno spirito superiore, che gli animali non hanno; ecco voi non siete animali perché avete uno spirito infuso dal Padre Celeste, secondo la sua volontà.
Se io tolgo a voi questo spirito finché siete vivi, immediatamente cessate di vivere e ritornate polvere.
Quindi come potete dire che l’anima muore prima del corpo, se esso è ancora vivo?
Se io vi portassi all’inferno e in purgatorio vi farei sicuramente un favore, perché capiresti che essi sono luoghi veri tanto quanto veri sei voi. Ma io non vi farò questa grazia, perché devote capirlo da soli senza esserne portati.
Cosa vi dissi, chi crede senza vedere sarà beato, e ciò significa che avrà il regno dei cieli. Volete voi essere peggio di Tommaso?
Se volete ottenere la mia grazia, ritornate a Me!

lunedì 6 giugno 2016

L'ordine parte sempre dall'alto!



Chi vuole veramente fermare gli attacchi a Francesco?

Francesco stesso!



Metto subito la mia opinione sull'articolo sottostante. 

Devo dire alcune cose, a favore e contro; a favore dico questo, se è vero che Francesco vuole realmente ridimensionare la curia vaticana e smembrare il suo marcio, ha da me il mio appoggio più totale, perchè sono d'accordo sul eliminazione del marcio all'interno della chiesa, non ci deve essere, e su questo non ho nulla da dire in proposito, quello che personalmente sono preoccupato assai e non è solo, la mia preoccupazione, è lo stravolgimento della Parola Santa di Cristo, un interpretazione che Cristo non ha mai detto e mai concesso, questo è quello che a me preme, del resto non mi interessa assolutamente nulla. Per cui i miei attacchi per così dire a Francesco sono giustificati dal fatto che vedo cambiamenti nelle dottrina della chiesa atti a distruggere l'immagine vera di Cristo quale Dio e figlio di Dio, la mia preoccupazione come cattolico Cristiano è solo quella di non perdere molte anime, invece con queste parole che sono state introdotte e prodotte in questi tre anni e mezzo, hanno portato ad uno sbandamento mostruoso del concetto di fede del cristiano. Molti non si sono più trovati, con i nuovi dettami della nuova chiesa che vorrebbe sostituire in toto quella precedente, non tanto perchè ricca, opulenta, o sessuale ma per cambiarne il senso reale e la direttiva verso la divinità di Dio. I miei richiami non sono fatti a scopo punitivo, ma semmai correttivo nella speranza che taluni prelati anche internazionali capiscano che procedendo in questo modo, la distruzione della chiesa è inevitabile, si inizia sempre con poco per poi finire con molto. Ora si gioca tutto sulla famiglia, per rivederla alla luce del modernismo scientista adattandola alle esigenze del mondo, ma poi si va a toccare la famiglia divina, perchè lo scopo ultimo è proprio la famiglia Eterna distrutta la deità della sacra famiglia cosa rimane del culto Cristiano? Più nulla Nascerà di conseguenza il culto post cristiano, tutto incentrato sull'uomo, che diviene divinità di se stesso, ed è quello che ormai si insegna da decenni nelle università cattoliche, nei collegi teologici, che Cristo non è un vero Dio, ma solo un essere umano, ora però tutto questo sta prendendo forma in nome di un liberismo sfrenato, dove con tanta facilità si distruggono dei, e altrettanto si elevano idoli umani agli onori degli altari. Avremo così un uomo posto a Dio del mondo sul mondo, che verrà divinizzato e idolatrato, che dominerà con un re per po di tempo, finché qualcuno più forte di lui non lo ridimensionerà.

Il grande pericolo non sta nel rimettere a posto il marcio nella chiesa, ma nel cambiare la parola di Cristo che come detto in apocalisse nessuno doveva cambiare nel suo senso ne nel suo contenuto, ed invece la Chiesa Cattolica Romana lo sta cambiando in toto, questi cambiamenti porteranno la fine a grandi passi, Gesù disse: che tornerà come un ladro" per cui non attendevi un ritorno in pompa magna, ne un ritorno folgorante, ma un ritorno nascosto e silenzioso quasi, come se fosse una sorpresa, quando nessuno se lo aspetta, quindi non progettate date  o tempi perché se lo farete rimarrete tutti delusi e questo vi farà perdere quella fragile fede che taluni hanno.


°°°°°°°°°°°°°°°°°°

"Fermiamo gli attacchi a papa Francesco".

L'appello dei cattolici di base

di Paolo Farinella, prete

Da qualche tempo papa Francesco dentro la curia romana e fuori è boicottato, contestato e attaccato per le timide novità e per la pulizia che sta cercando di realizzare. L’ultimo inquietante segnale è stato un articolo di Vittorio Messori sul Corriere della Sera che mette in guardia perché il “papa inquieta il cattolico medio”. Forse è un lapsus perché s’intendeva “cattolico mediocre”.
 

Sembra che l’articolo sia stato richiesto dalla stesso giornale. Se anche i poteri forti che si riconoscono sul giornale di via Solferino, Milano, si sentono minacciati, segno che il papa è sulla strada buona. Un mese fa cinque cardinali hanno pubblicamente contestato il papa sulle sue aperture con uno scritto collettivo che lascia pensare come il Papa sia solo e combattare dentro un sistema che lo sente “estraneo”.


Penso che non possiamo essere indifferenti e che tocchi proprio a me, difendere un Papa, è segno che abbiamo toccato il fondo e colmato la misura. Non m’interessano le ragioni e le sottigliezze degli attacchi. A me preme che si sappia che ci siamo anche noi che condividiamo non solo le timide aperture del Papa su tutti i fronti, ma che desideriamo che vada avanti ancora più deciso e con più determinazione. 


Invito quanti condividono questo appello, credenti e non credenti, praticanti e laici, atei e agnostici a dare un segno per bloccare questa tentativo delle destre (clericali, politiche, economiche, ecc.) e sostenere un uomo che sta facendo il suo dovere di Papa.
Ho inviato il testo anche al cardinale Angelo Bagnasco perché lo diffonda tra i vescovi della CEI. Alla fine stamperemo le firme e le manderemo al Papa in segno di testimonianza e nulla più.
Il testo pubblicato è frutto di un lavoro a più mani di diverse persone di sensibilità diverse.Chi vuole e può, per favore lo diffonda al meglio delle proprie possibilità. Ecco il link dove è pubblicato il testo e dove firmare:


http://firmiamo.it/fermiamo-gli-attacchi-a-papa-francesco

FERMIAMO GLI ATTACCHI A PAPA FRANCESCO

L’arrivo del Papa «venuto dalla fine del mondo» che assume il nome di Francesco presentandosi non come Pontefice Massimo, ma come Vescovo di Roma, provoca reazioni scomposte dentro la Curia vaticana che, falcidiata da scandali e corruzioni, considera il Papa come corpo «estraneo» al suo sistema consolidato di alleanze col potere mondano, alimentato da due strumenti perversi: il denaro e il sesso. 

Dapprima il chiacchiericcio sul «Papa strano» inizia in sordina, poi via via diventa sempre più palese davanti alle aperture di papa Francesco in fatto di famiglia, di «pastorale popolare» e di vicinanza con il Popolo di Dio per arrivare anche – scandalo degli scandali – a parlare con i non credenti e gli atei. 

Dopo lo sgomento di un sinodo «libero di parlare», l’attacco frontale di cinque cardinali (Müller, Burke, Brandmüller, Caffarra e De Paolis), tra cui il Prefetto della Congregazione della Fede, ha rafforzato il fronte degli avversari che vedono in Papa Francesco «un pericolo» che bisogna bloccare a tutti i costi.

Rompendo una prassi di formalismo esteriore, durante gli auguri natalizi, lo stesso Papa elenca quindici «malattie» della Curia, mettendo in pubblico la sua solitudine e chiedendo coerenza e autenticità. 

Come risposta all’appello del Papa, il giorno dopo, il 24 dicembre 2014, Veglia di Natale, scelto non a caso, il giornalista Vittorio Messori pubblica sul Corriere della Sera «una sorta di confessione che avrei volentieri rimandata, se non mi fosse stata richiesta», dal titolo «I dubbi sulla svolta di Papa Francesco», condito dall’occhiello: «Bergoglio è imprevedibile per il cattolico medio. Suscita un interesse vasto, ma quanto sincero?».

L’attacco è mirato e frontale, «richiesto», una vera dichiarazione di guerra, felpata in stile clericale, ma minacciosa nella sostanza di un avvertimento di stampo mafioso: il Papa è pericoloso, «imprevedibile per il cattolico medio». È tempo che torni a fare il Sommo Pontefice e lasci governare la Curia. L’autore non fa i nomi dei «mandanti», ma si mette al sicuro dicendo che il suo intervento gli «è stato richiesto». 

Ci opponiamo a queste manovre, espressione di un conservatorismo, che spesso ha impedito alla Chiesa di adempiere al suo compito «unico» di evangelizzare. Papa Francesco è pericoloso perché annuncia il Vangelo, ripartendo dal Concilio Vaticano II, per troppo tempo congelato. I clericali e i conservatori che gli si oppongono sono gli stessi che hanno affossato il concilio e che fino a ieri erano difensori tetragoni del «primato di Pietro» e dell’«infallibilità del Papa» solo perché i Papi, incidentalmente, pensavano come loro.

Noi non possiamo tacere e con forza gridiamo di stare dalla parte di Papa Francesco. Con il nostro appello alle donne e agli uomini di buona volontà, senza distinzione alcuna, vogliamo fare attorno a lui una corona di sostegno e di preghiera, di affetto e di solidarietà convinta. 

La «svolta di Papa Francesco» non genera dubbi, al contrario coinvolge e stimola la maggioranza dei credenti a seguirlo con stima e affetto. Il ministero del Vescovo di Roma e la sua teologia pastorale suscitano speranza e anelito di rinnovamento in tutto il Popolo di Dio e il suo messaggio è ascoltato con attenzione da molte donne e uomini di buona volontà, non credenti o di diverse fedi e convinzioni.

Desideriamo dire al Papa che non è solo, ma che, rispondendo al suo incessante invito, tutta la Chiesa prega per lui (cfr. At 12,2). È la Chiesa dei semplici, delle parrocchie, dei marciapiedi, la Chiesa dei Poveri, dei senza voce, dei senza pastori, la Chiesa «del grembiule» che vive di servizio, testimonianza e generosità, attenta ai «segni dei tempi» (Matteo 16,3) e camminando coi tempi per arrivare in tempo. 

Allo stesso modo, molti non credenti, atei o di altre religioni, uomini e donne liberi, gli esprimono pubblicamente la loro stima e la loro amicizia. La sètta di «quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re» (Luca 7,25) e non possono stare con un Papa di nome Francesco che parla il Vangelo «sine glossa».

Papa Francesco, ricevi il nostro abbraccio e la nostra benedizione. 

Comunità di San Torpete Genova, con Paolo Farinella, prete
Ornella Marcato e Fabio Cozzo, coniugi
«Una Chiesa a più voci» di Ronco di Cossato Biella, con Mario Marchiori, prete
Comunità Le Piagge Firenze, con Alessandro Santoro, prete
Noi Siamo Chiesa – Italia con Vittorio Bellavite, presidente
Aldo Antonelli, prete; Benito Fusco, frate
Luigi Ciotti, prete – Presidente di Libera
Centro Studi «Edith Stein» Lanciano, con Amedeo Guerriere, diacono e Carmine Miccoli, prete
Franco e Anna Borghi, coniugi; Luisa Marchini, laica
Beati i costruttori di pace, con Albino Bizzotto, prete
Associazione «Fraternità degli anawim» con Giovanni Cereti, prete 


Chi condivide l’appello può firmare a questo link:
http://firmiamo.it/fermiamo-gli-attacchi-a-papa-francesco

(5 gennaio 2015)


domenica 5 giugno 2016

Cattolici per Bergoglio sono violenti !

Cattolici per Bergoglio sono violenti !



Ho innestato nel discorso in blu i miei commenti alle varie parti...


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Cattolici online? violenti assassini!

Parola del portavoce vaticano T. Rosica!





rosica I cattivi cattolici che seminano odio e violenza su internet sono dei veri e propri “assassini”, promotori di una “cultura della morte”, che stanno trasformano la rete in un “cimitero di cadaveri”. Ad affermarlo non è un attivista anticattolico che ha in odio la Chiesa, ma un prete, anzi di un monsignore; ancora di più, uno dei portavoce ufficiali della Sala Stampa del Vaticano addetto alle comunicazioni in lingua inglese, il reverendo brasiliano-canadese mons. Thomas Rosica(foto).


E’ certo, i cattivi cattolici che seminano odio, quando in realtà coloro che fingono di dispensare parole buone e gentili sono i primi a odiare Cristo. Perché da quello che qui ho letto, ma oramai anche in molta parte della rete e sopratutto dallo stesso Bergoglio si comprende che vi è un profondo disagio quando si parla di Cristo, tanto profondo da non inginocchiarsi mai innanzi al Santissimo, e della Madre sua, l’Immacolata , come se Dio fosse divenuto all'improvviso la pecora nera della situazione, e quindi di conseguenza i cattolici tradizionalisti, sono divenuti i veri violenti assassini di una situazione critica in cui Bergoglio ha portato disastrosamente la chiesa e si erge pure giustiziere dei cattolici, arriverà anche molto più in là di questo, ora siamo alle accuse, ma un giorno non lontano si arriverà a giustiziarli in piazza, attraverso l’uso di un mezzo dimenticato nel tempo, la ghigliottina. Qui si vedrà la fede del vero popolo di Dio, cioè dei Santi.


Ne riporta la notizia un articolo del quotidiano americano Crux che sintetizza un passaggio dell’intervento di mons. Rosica durante la conferenza tenuta a Brooklin (NY) nella Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, lo scorso 11 maggio, promossa dall’archidiocesi di Brooklin e dalla DeSales Media Group (organo diocesano per le comunicazioni). Sebbene il discorso sia stato molto più ampio ed articolato e non si sia limitato all’accusa contro i cattolici, si sa che i giornali cercano lo scoop e – in questo caso – l’asprezza delle parole di mons. Rosica merita una riflessione.

Sacerdote, biblista, professore e giornalista, classe 1959, Rosica è stato l’organizzatore della GMG di Toronto nel 2002 ed è l’amministratore delegato della Salt + Light Catholic Media Foundation (primo network televisivo cattolico canadese). Dal 2009 è consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e nel 2013 è entrato a far parte dello staff della Sala Stampa Vaticana come speaker ufficiale per la lingua inglese. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni ed ha ricevuto diversi prestigiosi premi internazionali.

Infatti quello che conta sono i premi ricevuti, le pubblicazioni, non la fede Santa che un prete dovrebbe avere, no quello oggi non conta nulla, e non c’è nulla in queste persone!

Nel suo lungo discorso sulle comunicazioni sociali nella Chiesa, mons. Rosica affermato che “anche se Papa Francesco è riuscito ad aggiornare (rebranding) il profilo pubblico della Chiesa, ciò non emerge quando i cattolici utilizzano i social media“; al contrario, spesso gli utenti cattolici diffondono su internet “una cultura di morte” piuttosto che una “cultura della vita”!

Logico che non emerge, perché i cattolici adombrano le parole piene di eresia, ovvio, sarebbe terrificante se i cattolici tradizionalisti non parlassero più. Ma purtroppo devo dare una brutta comunicazione i cattolici tradizionalisti un giorno non parleranno più...non solo sulla rete, ma anche in pubblico. E’ questo il problema grosso sono queste le vere lagnanze, di Bergoglio perché il frastuono dei tradizionalisti è così forte da occultare la sua voce ed è assolutamente indegno che in pontefice sia occultato, per cui è giusto, mettere a tacere tanta massa di pecore, o sbaglio!!! Dato che esso dice sempre IO SONO UMILE non gli altri, io sono Giusto, Io sono perfetto e io decido, sancisco, distruggo, metto a morte, condanno, scomunico. Lo si comprende bene dalle sue parole, mescolate proporzionalmente nei suoi discorsi, molto ben studiati, che cerca di celare la sua vera identità, ma allo Spirito Santo non si nasconde nulla e chi ha il dono vedere l’anima, vede più di quel che deve vedere.


Molti dei miei amici non cristiani e non credenti mi hanno fatto notare che i cattolici hanno trasformato Internet in una fogna di odio, di veleno e vetriolo, e il tutto in nome della difesa della fede!”
Certo un cardinale che ha molti amici non cristiani, non credenti, molti, sicuramente molti, più dei non molti tradizionalisti, addirittura una fogna di odio, mi chiedo perché si sentano tanto odiati, ma se io non per primo non faccio nulla per spargere odio, cioè non cambio la legge di Cristo, perché quale motivo questi Tradizionalisti dovrebbero odiare questa nuova espressione della chiesa, che si vuole dare un nuovo Dio? Ma se la chiesa conosciuto a fino a a tre anni fa era totalmente o quasi a favore di Cristo, per quale ragione dovrebbero i cristiani tradizionalisti odiare questa chiesa nuova e rinnovata se tutto è fatta in nome e per volontà di Cristo, oppure devo pensare che in realtà è giustificato questo operare di tradizionalisti che si sentono oltraggiati nella loro fede intima, e sento oltraggiato il loro Dio, non è per caso sia questa sia la vera motivazione di tanto sdegno che i tradizionalisti cristiani provano nel sentirsi profondamente offesi, sia nella loro fede, personale, che nell’offendere Cristo?
Io personalmente mi sento molto offeso, ma quel che è peggio , è che sento lo sdegno viene da Cristo stesso, e sinceramente non trovo mai la soluzione giusta per consolarlo.


Il mons. vaticano non è per nulla tenero con i cattolici che – in nome della fede – starebbero “seminando odio” su internet: “Le diffamazioni su internet da parte di coloro che si definiscono cattolici, hanno trasformato la rete in un cimitero di cadaveri sparsi in giro“.

Spesso questi scrupolosi, nostalgici, che si danno arie di leader e e autoproclamatisi “custodi virtuali della fede o di pratiche liturgiche”, sono persone disturbate, arrabbiate, ossessionate, “che non hanno mai trovato un pulpito nella vita reale e ricorrono così alla rete virtuale” per diventare “papi troller” e “santi carnefici”.

Rispondo a questa battuta che la trovo di una bassezza unica nel suo genere.
Personalmente non mi sento e non voglio neppure immaginare si sostituirmi ad un pontefice, ne tanto meno nell’essere santo o carnefice, non cerco onori, ne meriti, ne tanto meno cerco danari, come il noto Mons Vaticanista Rosica, che per aver scritto molti libri deve aver molto studiato se no altrimenti lo spirito che lo porta non gli avrebbe dato la fama che ha.


Secondo Rosica si tratta di persone malate e lontane da Dio bisognose di guarire e convertirsi. Sentenzia infatti: “In realtà sono profondamente turbati, persone tristi e arrabbiate” e “dobbiamo pregare per loro, per la loro guarigione e conversione!”

Proprio il contrario di quello che sono io, che sono una persona allegra, solare, faccio ridere tutti, anche i preti miei amici, non sono arrabbiato con nessuno, anche se scrivendo potrebbe apparire qualche volta uno stato di nervosismo, ma è normale quando si sentono certe eresie, perché in realtà ho una calma da far spavento a detta di amici psichiatri, non mi arrabbio neppure se sono provocato. Sono contento se pregate per me, sono molto contento, e vi ringrazio, in anticipo!!!

L’articolo di Crux segnala che sia mons. Rosica che il suo network canadese sono stati presi di mira da alcune organizzazioni cristiane “pro-life e conservatrici”. Non è dunque difficile immaginare che il monsignore se la prenda con queste categorie di cristiani, quelli – per così dire – più combattivi e meno disposti a fare concessioni al “mondo” per sembrare più simpatici e al passo coi tempi.


E’ certo al passo coi tempi ecco hanno detto la parola chiave della questione, al passo con i tempi, cioè pretendono da noi poveri cristiani tradizionalisti cattolici, osservanti fin alla nausea dei precetti e delle leggi del Signore Nostro Dio, ed evidentemente non è questo Dio, il Dio di tutti, se non siamo al passo con i tempi, eppure siamo perfettamente sincronizzati con la tecnologia di questi tempi, ma allora cosa intende dire il caro Rosica, che parla di tecnologia di adattamento alle leggi umane, non parla di adattamento alla società moderna, perché in realtà lo siamo perfettamente compenetrati con essa, talmente siamo adattati, No! Parla di altro, sta in sostanza dicendo che non ci piace la chiesa moderna, infatti ha ragione, a noi questa chiesa modernista del CVII non ci piace molto, visto i cambiamenti che essa ha promosso ai danni di Cristo, ma ecco il problema non ci adattiamo alla volontà distorta del tempo presente, ed ecco perché questo furbo astuto mons Rosica fa pressione sui cattolici modernisti a favore di una chiesa aperta allargata alla diversità religiose che loro stessi vorrebbero assumere su se stessi i valori propri che portano cose, per cui il cristiano rigido, tradizionalista è assai odiato, come Francesco I° ha sempre esternato, in questi tre anni, lo ha detto lui che non ama i tradizionalisti, non sono parole mie non permetterei mai!!!. E il mondo ad esso collegato lo manifesta ed infatti il Mons Rosica a nome per contro senza ombra di dubbio di Francesco che lo manda, perché c’è da dire che le esternazioni di coloro che fanno parte della entourage di Francesco sono benedette dallo stesso per cui, ovviamente tutti i cattolici morbidi, non tradizionalisti saranno tenuti a far guerra contro i cattolici tradizionalisti per altro voglio sottolineare una piccola cosa, giusto lo stesso giorno dell’elezione di Bergoglio-Francesco, la Madre di Dio mi diede un messaggio dove diceva chiaramente che questo Vescovo Francesco avrebbe portato la divisone tra i cristiani e ci sarebbero stati cristiani contro cristiani a distanza di tre anni, ecco qua le sue parole sono come oro fuso, vere e sincere, perfettamente manifestate…


E’ a loro che si riferisce quando afferma che “Se giudichiamo la nostra identità basandoci su certi siti e blog ‘cattolici’, saremo considerate persone che sono contro tutti e contro tutto. Dovremmo invece essere conosciuti come persone a favore di qualcosa, qualcosa di positivo che può trasformare la vita ed influenzare la cultura”.

Infatti io sono a favore di Cristo!
In cosa dovrei essere favorevole come Cristiano alle eresie?
Alla distruzione del credo?
All’inserimento nella chiesa della prostituzione maschile?
All’aborto? Alla negazione del sesto comandamento?
Alla distruzione dell’Immacolata concezione?
Allo stravolgimento totale delle parola di Cristo?
Oh capito io, a queste cose i cristiani moderni dovrebbero essere favorevoli, io no, mi dispiace per lei Rosica, può rosicare quanto vuole ma io non cambio idea, neanche morto, Non tradirò mai Dio, ne Cristo, ne lo Spirito Santo, ne tanto meno la Madre del Verbo. Se lei Rosica vuole adattarsi a queste mutazioni della parola Santa faccia pure, affari suoi, chi se ne frega, peggio per lei, uno in meno in paradiso, lascerà il posto a chi ne è più degno !!!


Fortunatamente – continua – con Papa Francesco è avvenuto questo cambiamento di prospettiva. Fino a poco tempo fa (prima di Francesco), “quando domandavi per strada ‘Cos’è la Chiesa Cattolica?’ oppure ‘A cosa serve il papa?’, la risposta spesso era ‘I cattolici sono contro l’aborto, il matrimonio gay e il controllo delle nascite’. I cattolici sono conosciuti per gli scandali degli abusi sessuali, che hanno indebolito la loro autorità morale e credibilità”. Ora, grazie a Francesco, la risposta a queste domande da parte della gente “di fuori” è diversa.


Ecco un altra cosa dove va a parare il Mons Rosica, una volta prima di Francesco infatti nessuno si sognava di dire che la chiesa era piena di Gay, anche se magari si sapeva, però almeno si tentava di tener il marcio coperto. Mai nessuno disse che la Chiesa era vedova e sposa infedele, mentre Francesco lo ha apertamente esternato, permettendo di fatto ai Gay di essere partecipi nella chiesa anche se attualmente in questi giorni, ha esternato il suo desiderio, di combattere i pedofili, mi chiedo come farà visto che ha accettato la lobby gay, all’interno del Vaticano, sappiamo bene che i Gay hanno tendenze pedofile, per cui se non ha sbattuto fuori all’inizio i Gay dicendo “chi sono io per giudicare” e quindi giustificandoli, chi è lui per giudicare i gay pedofili? Cosa cambia assolutamente nulla!
Sempre pedofili gay sono. Mi chiedo, come farà, se farà! Io sono ottimista e spero sinceramente di veder veramente Francesco I° sbattere fuori dalla chiesa, non solo spostare di posto, o detronizzare quei soggetti che si sono macchiati di pedofilia, perché tutti noi siamo bravi nelle parlare, ma i fatti spesso sono ben lontani dalla realtà. Come fu per la Lobby gay che tutta al suo posto!
Io la chiamo la solita pubblicità.


L’invettiva di mons. Rosica contro i blog cattolici “violenti” non rende però onore alla realtà dei fatti. Basterebbe infatti seguire ciò che succede ogni giorno su Facebook e su Twitter a chi condivide posizioni cattoliche in difesa della Chiesa e della tradizione cristiana. Certi utenti e blog cattolici popolari ricevono in continuazione piogge di insulti e di infamie personali a causa del loro pensiero e della loro fede senza che nessuno – tanto meno i responsabili dei networks in questione, spesso zelanti nella censura di ciò che è considerato “scorretto” – trovi da eccepire sospendendo o censurando i messaggi più violenti e offensivi.


Premetto che il mio parlare non è affatto violento anzi, è sempre di buon senso, non solo per la chiesa cattolica, in difesa dei cristiani veramente credenti, ma anche per tutti gli altri, io non parlo pe far del male, parlo per correggere per riportare a cristo i fedeli smarriti, questa è la mia funzione fondamentali a me non interessa ferire un cristiano, ma nella maniera più assoluta certo se c’è bisogno di esser incisivi lo si è, si dice si parla sempre molto educatamente rispettando le intenzioni di tutti, ma io non ho mai creato disagio infatti nessuno si azzarda a dirmi nulla, perché le mie parole sono parole dettate spesso dallo Spirito santo, che poi mi si voglia credere o no, a me non in interessa. Non cerco l’applauso, non certo la lode, non cerco la gloria, per cui, come invece la cerca Mons Rosica e tutti gli altri in Vaticano, che tanto dicono di essere umili.
Sono l’unico che non insulto mai nessuno, nessuno che mi conosce può dir di me che io insulto qualsiasi, ho un grande rispetto di tutti e di tutte le religioni, pur non essendo credente di altre, ma ogni persona deve essere libera di pensare credere in quello che vuole, io non posso imporre la mia volontà, non posso e sarei assai stupido se facessi ciò, è il modo migliore per trovar nemici.
Anzi a dir il vero sono io che vengo insultato, minacciato anche di morte, spesso e volentieri.
Ma so che ho la ponte Madre di Dio su di me, che mi protegge e non mi accadrà nulla di male.
Cosa dovrei temere, la morte? Prima o poi arriverà! E’ una cosa normale, io sono sempre pronto.


Il caso più eclatante in Italia è quello di Mario Adinolfi, giornalista, blogger e politico cattolico, che (nell’imbarazzante silenzio delle autorità e dei campioni dei diritti civili) viene continuamente vessato da cosiddetti haters (lett. “odiatori”) che – spesso sotto pseudonimi o falsi account – vomitano in continuazione il loro disprezzo nei confronti di chi la pensa diversamente. Ma chi non legge certi messaggi difficilmente capirà di cosa stiamo parlando. Facciamo quindi riferimento a un qualunque messaggio di Mario Adinolfi: ad esempio quello scritto su Twitter il 18 maggio 2016 dove invita a seguire il dibattito televisivo in cui sarà protagonista. Il tono delle risposte sfonda il muro della decenza per convertirsi in una serie insulti volgari e attacchi alla persona. Si va dal “panzone” a “te danno una sedia per chiappa”, poi ancora “ti guardo dal cesso”, “cerca di non scoreggiare”, “vai a parlare di problemi di sudorazione” per finire con immagini GIF (mini filmati) di nudo offensivo. Definito in da un altro utente “sindaco maiale”, Adinolfi è spesso oggetto di burla per il suo aspetto fisico e preso di mira con disprezzo a causa della sua situazione familiare. Al fianco di Adinolfi, sono molti i cattolici che si sono esposti sui social ricevendo in cambio insulti, disprezzo, violenza verbale e accuse diffamanti (ad esempio Costanza Miriano, Gianfranco Amato ed altri protagonisti delle giornate del Family Day).


Purtroppo e se devo dir la verità non seguo mai quello che scrive questo Mario Adinolfi, personalmente non so nemmeno chi sia, ne ho sentito parlare, ma non posso curare di tutti.
Per cui non posso rispondere in merito.



In questo senso non è esattamente vero ciò che afferma mons Rosica dal pulpito di Brooklin, ossia: non è il cattolico conservatore e pro-life che fomenta l’odio e la violenza, una “cultura di morte” e “sparge cadaveri”, perché nostalgico, fissato e dunque bisognoso di cure e preghiere da parte della comunità cristiana. Succede proprio il contrario: la caccia al cattolico inizia senza alcuna motivazione se non l’odio al diverso, la tanto chiacchierata “discriminazione” tramutata in cristiano fobia.


Io ho un approccio diverso verso il diverso, non lo caccio perché dovrei?Dopo tutto è sempre figlio di Dio, per cui cerco invece di farlo tornare alla sua origine di figlio di Dio, cercando di far capire a costui cosa sia più grande se essere sessualmente provocanti diciamo così o essere sessualmente normali, e cercare di combattere le proprie pulsioni, anomalie, eccessive e stravaganti. Ovviamente più che tentare non faccio, se la persona non recepisce le metto nella mani di Dio e lascio che sia Lui a far il suo corso. Oggettivamente altro non si può fare. Nessuno in questo modo gli fa del male, lo rispetta me senza costringerlo a nulla se non vuole. Dopo tutto l’eternità non è per tutti, ma per chi la desidera veramente.


Ma se l’esempio di Adinolfi non vale in Vaticano – dove il giornalista non gode di grande stima (anzi, è ignorato e spesso ostacolato) – basti leggere il veleno che qualche settimana fa è stato riversato sul cardinale Angelo Bagnasco reo di aver parlato chiaramente contro l’approvazione della legge sulle Unioni Civili. Gli italiani (non certo i cattolici conservatori e prolife) hanno preso di mira il Presidente della CEI con insulti e infamie per aver osato esprimere il pensiero della Chiesa cattolica sulle “unioni civili”. Un segno, questo, che il cardinale è sulla strada giusta, mentre altri porporati vengono continuamente lodati e stimati dal popolo anticattolico (come qualche cardinale di curia che su Twitter alterna frasi di Confucio a detti di Gesù e pensieri rock ottenendo molti “like”).

In questo il Cardinal Bagnasco ha fatto bene a porsi contro le unioni civili, però oggettivamente non può far nulla, perché lo stato è fuori dall’ambito della chiesa e le chi si vuole unire civilmente pur essendo gay, lo può fare. Comunque

Perché dunque mons. Rosica propone queste sorprendenti affermazioni? Alla base del ragionamento soggiace un pericolosissimo equivoco secondo cui non è più necessario difendere la fede ed opporsi all’eresia (“dottrina contraria al dogma”)  ma bisogna cercare di diffondere il bene senza denunciare il male, il tutto in nome di una misericordia che ha il sapore del politicamente e religiosamente corretto. Si tratta dunque di un esercizio linguistico per evitare ogni scontro: parlare di  aborto e di eutanasia, così come di altri gravi attentati alla vita umana, diventa una violenza contro chi nella sua libertà decide di sopprimere le vite di bambini e anziani. Nessuno osi giudicare la portata morale di questi atti.
Ahhh siamo proprio messi bene, se questa è l’idea che gli ha messo intesta Bergoglio, ecco che si capisce tutto dove egli vuole arrivare, perché certamente questo Rosica non può averla pensata da se, se non viene anche da un pensiero comune all’interno della chiesa. Fatemi capire non si dice più che le cose sono bene ne male non si fa distinzione tra l’una e l’altra così si convive meglio, senza parlar più ne di bene ne di male, ma in questo modo si distrugge di fatto tutta la parola di Cristo, che è basata fondamentalmente sulla differenziazione tra bene e male, se non combattiamo il male che cavolo di Cristiani siamo? Non siamo solo, non solo Tradizionalisti, ma non siamo nemmeno modernisti, proprio non siamo cristiani in nessuno modo se questo è il concetto che si vuol portare avanti. Ma forse è proprio così, ecco perché si distruggono certi ordini religiosi, per appiattire tutto, per rendere tutto uniforme, uguale, livellare le coscienze, dire proprio un idea tipicamente comunista, ecco allora ci ricolleghiamo ancora una volta alle parola di Bergoglio, che ha detto che ha trovano nella chiesa di oggi, il suo idea socialcomunista. E’ si direi proprio che queste idea sono esattamente comuniste.


E’ questa la svolta voluta da Papa Francesco che ha espressamente chiesto posizioni meno rigide su quelli che una volta si chiamavano “principi non-negoziabili” (espressione diventata desueta perché ormai tutto è negoziabile, anche i valori e i principi morali) al fine di “costruire ponti e non muri” tra la Chiesa e il mondo.
Ecco qua detto fatto, appena espresso...non si può secondo la nuova dottrina del nuovo magistero della chiesa di Francesco parlar più di cose antiche, desuete, non si deve assolutamente creare più muri, si deve per legge di Francesco, creare ponti, tra le religioni, e questo significa distruggere la fede Cristiana questo significa ne più e ne meno perché per creare i ponti desiderati da Francesco bisogna necessariamente distruggere il vecchio, per dar corpo al nuovo, in pratica è il concetto della fenice che rinasce dalla sua ceneri, solo che in questo caso, questa fenice è nuda e mostra le sue miserie, come dire la grande prostituta si sta liberando dalla catene, che sono stato poste per tutelare gli uomini dalla sua sfrenata lussuria.

A questo nuovo corso si sono adeguati quasi tutti i cardinali, i vescovi e i monsignori di Curia (in particolare quelli italiani più vicini geograficamente al Papa) coscienti anche del rischio che si corre ad esprimere le proprie idee se in contrasto con il novus ordo dialogante. Chi non si è adeguato al nuovo linguaggio viene segnalato come un nostalgico “conservatore” e “fariseo” fuori tempo massimo, ai limiti dell’ortodossia.

Ammazza, fatemi capire, scusate si diventa oggi farisei, se sei fuori dal contesto maligno in cui siamo caduti? Ho capito bene!!!, adesso il fariseo non è più il maligno è il benigno?, cioè colui che ha in se Dio?…..mi verrebbe da dire che la chiesa è caduta in mano di satana in toto….perché questo è il chiaro, chiarissimo concetto satanico, altro non si può dire.
Quindi la quasi totalità del clero oggi è satanico, ma bene!!!!!



La prova di ciò è nelle continue dichiarazioni di affetto e vicinanza che la Chiesa, nei suoi più alti rappresentanti, (Bergoglio in primis) continuamente proferisce nei confronti dell’islam (sempre giustificato e scusato nonostante sia la vera matrice religiosa del terrorismo) e del mondo politico nonostante i frontali attacchi contro la morale e la famiglia: ciò spiegherebbe lo sconcertante elogio funebre che padre Lombardi ha dedicato a Pannella a nome del Papa o l’entusiasmo col quale alcuni esponenti della CEI appoggiano e sostengono l’operato del governo Renzi (leggi:quando mons. Paglia disse a Renzi “Avanti su tutto”)…

(perfettamente d’accordo con quanto descrive l’autore dell’articolo)


Portato all’estremo, questo pericoloso atteggiamento constringe la Chiesa a tirare i remi in barca ed a rinunciare a combattere per la battaglia per la famiglia e per la vita (temi su cui si giocherebbe la “battaglia finale” secondo la profezia della Madonna a Fatima). Così è successo in occasione del Family Day quando la maggior parte dei vescovi si opposero de facto – con la loro assenza –  alla manifestazione perché schierato “contro” il gender e le adozioni omosessuali. La cosa creò turbamento e scandalo tra i fedeli laici scesi in piazza sotto il temporale, segnalati dal governo e segnalati come una massa ignorante, bigotta, violenta ed omofoba (leggi: “Attacco totale al Family Day). L’imbarazzante assenza dei vescovi italiani in nome di un atteggiamento moderato – light – e dialogante (a Roma otto vescovi diocesani ma neanche uno presente ad accompagnare le famiglie, né il Vicario né gli “ausiliari” mentre il presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, più in linea con Renzi che con le famiglie cristiane, non pervenuto!) è un segno dei tempi che interroga molti cattolici italiani. Stesso discorso per la “Marcia per la Vita” un evento nazionale goffamente boicottato dai vescovi italiani, salutati dal Papa – secondo alcuni – in modo eccessivamente sbrigativo e circostanziale e appena citati da Avvenire in un articolo di secondo piano.

Parlando della violenza su internet non si tratta dunque di stabilire chi insulta di più o per prima dell’avversario, ma di capire se sia ancora possibile difendere la propria fede o se sia meglio nascondere la verità e il proprio credo per non offendere nessuno, per non apparire “contro” nessuno.
E’ no, se io sono fedelmente di Cristo combatterò fino alla morte, è così che ci saranno i martiri è così che ci saranno i risorti, chi non combatterà per la verità di Cristo sarà dannato e ve lo dice uno che ha visto l’inferno, non lo auguro a nessuno dei vivi….per offendere chiunque si deve essere offensivi con insulti ed improperi, ma se io non insulto perché dovrebbero bloccare il mio blog, che senso avrebbe, semmai il mio blog potrebbe essere bloccato, chiuso, perché dico la verità, perché la verità che io annuncio è realmente quella di Cristo, per cui la verità da fastidio ed è come un monito, un rimprovero, una condanna delle proprie cattive parole, azioni, solo per questo potranno chiudere il mio blog, solo se Francesco lo vorrà, ma io so già che avverrà. Per questo dico a tutti scaricatevi le mie pagine il miei blog per lo meno avrete da leggere prima che tutto sia distrutto.


La locuzione “contro” è ormai diventata una parolaccia, linguaggio proibito nel nuovo corso della Chiesa. Nessuno si opponga a nessuno né a nulla, neanche al male. Non però nel senso evangelico di “non opporre resistenza al male” ovvero “non rispondere al male con il male” bensì nel nuovo senso di “non denunciare il male come male” ovvero “non distinguere più tra male e bene” perché nessuno deve permettersi di “giudicare” ciò che è bene e ciò che è male. Dal punto di vista filosofico ciò significa lo sfascio della struttura del pensiero razionale occidentale basato sulla scelta per logos e il rifiuto della doxa. Ma oggi assistiamo alla rivincita dell’opinione, sempre fluida, sempre liquida, alla riscossa di ciò che è mutevole a dispetto di ciò che è fermo, stabile, severamente ma solennemente inamovibile.

Terrificante, spaventoso, satanico, non posso dire altro, perché altro non si può dire!!!


Mons. Rosica non fa altro che adeguarsi al nuovo corso (d’altronde non sarebbe certo prudente rovinare una così brillante carriera sul più bello!): i cattolici che parlano di aborto, di eutanasia, di divorzio e di sessualità disordinata non sono altro che violenti costruttori di muri, lontani dalla grazia di Dio, necessitati di preghiere e conversione. D’altronde ciò rispecchia il pensiero della Santa Sede che i suoi portavoce fedelmente trasmettono.


Di quale Dio? Certamente non di Cristo, quindi il loro Dio, non è Cristo chi distrugge i muri di Cristo, non è di Cristo, ma di Satana. Quindi chi è questo loro Dio? È facilmente comprensibile.
O forse padre Lombardi non ha elogiato Marco Pannella per il suo “impegno disinteressato per cause nobili” e per averci lasciato “una eredità umana e spirituale importante” e un “impegno civile e politico generoso per gli altri”? Ricordare le “nobilissime” cause a favore dell’aborto, dell’eutanasia, del divorzio, della liberalizzazione delle droghe, l’anticlericalismo, l’antivaticanismo e l’opposizione ai patti lateranensi, sarebbe peccare di omicidio e violenza nei confronti del compianto leader dei radicali e dei suoi seguaci.
Infatti si vede che eredità ha lasciato Pannella, poveretto, pace all’anima sua, sperando che sia in pace, una scia di morte, di aborti e corresponsabile di tanti ed infauste disgrazie. le “nobilissime” cause… O Signore di prego viene presto, vieni presto a spazzar via questo marcio questa chiesa che si è corrotta fin nelle ossa, Madre santissima lascia andare il Braccio del tuo Figliolo, perché questa chiesa porterà alla dannazione molti milioni di uomini. Lascia andare gli eventi della natura che facciano il corso che devono, sperando che l’uomo comprenda e con la paura si converta e torni a te chiedendo misericordia quella vera e quella santa.
In definitiva siamo giunti alla conclusione che se i cattolici tradizionalisti sono violenti ed assassini, anche il loro Dio, deve essere uguale, se no altrimenti da chi prendono questa presunta violenza nel voler difendere il loro Dio, la loro fede e la loro appartenenza di essere fedelmente di Cristo!!!
Per fortuna che io sono cristiano di Cristo, una delle tante pecore, che però combatte come una tigre e sono tanto contento di essere chiamato assassino perché sono assassino di Satana!!! ahahah.
Sono sicuro che in giro per il mondo di assassini di Satana ce ne sono tanti e dico a tutti tenete duro e non fatevi fuorviare e non abbiate paura perché il peggio deve ancora venire.
Queste sono paranoie, di coloro che spasimano, e sanno di non aver posto tra i cieli di Dio e cercano di trascinarvi anche voi nelle spire del maligno.
Abbiate coraggio perché Cristo premia i coraggiosi...siete voi assassini di satana?

Evviva Cristo Re , Evviva l'Immacolata Vergine Madre del Verbo!!! 
Evviva la vera e Santa Chiesa di Cristo, che purtroppo è in agonia.

Io comunque prego per Bergoglio che La Madre Immacolata del verbo lo riconverta alla vera fede in Suo Figlio Gesù!


importante

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!