La teologia degli uomini, non è la legge di DIO.
Precisazione:
Lo scritto sottostante è da intendersi esclusivamente dal punto di vista religioso e non sociale di una nazione, cioè, se una società vuole rimanere fuori dalle leggi richieste da Dio, da Cristo, lo può fare, senza dover adottare tali condizioni, non per nulla ne Cristo o/e Dio obbligano l'uomo a seguirlo a sottostare alle sue leggi, però i comandi sono imposti solo a coloro che decidono di loro spontanea volontà di sottostare a Dio stesso.
Cristo stesso lo fa capire nelle sue parole che un conto sono leggi degli uomini e un conto sono quelle di Dio, separando le due funzioni: “date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio” separa le due condizioni. Perché una non sia confusa con l'altra. Questo però fa capire anche che, chi sottostà alla legge di Dio deve sottoporsi anche alla legge degli uomini, ma se pone la legge di Dio sopra quella degli uomini, in certe cose deve far valere di più quella di Dio da quella degli uomini, come dire le cose che riguardano la vita appartenendo a Dio quelle che riguardano l'uomo cioè il danaro siano ad essere date, in pratica all'uomo si da la sua parte e a Dio la sua.
Andiamo al comandamento non uccidere:
Non uccidere
il comandamento di per se è semplice, detto così, ma è innestato nel modo e nell'essere di Dio stesso, è certamente fatto per gli uomini, ma proviene dalla mente infinita di Dio, per cui esso non si limita alla semplice parola del non uccidere, ma a tutto quello che l'atto dell'uccidere comporta. Essendo che Dio è il Dio della Vita, in esso non c'è morte, anche se potrebbe causarla, se volesse, come fu per il diluvio universale, ma esso preferisce creare la vita, dare la vita, generare la vita che dare la morte, per cui il non uccidere è intenso in questo aspetto di un Dio della vita.
E ciò significa che si aspetta da tutte le sue creature specie da noi essere senzienti il rispetto delle sue leggi, e in questo caso non determinare e non cercare di togliere la vita a nessuno.
Ora vediamo cosa intendeva realmente per non uccidere quanti sono gli aspetti che possono ricadere in questa condizione.
1. Non mettere fine alla vita del prossimo o anche alla tua.
2. Non uccidere il tuo prossimo anche se devi proteggere qualcuno, fa in modo che colui che offende cioè sta cercando di provocare la morte dell'altro, di annullarne l'aggressività e di ridurlo a non essere più offensivo. Questo effettivamente può avvenire, invece di sparargli al cuore o in testa gli spari su un piede, lo rende inabile, per cui inoffensivo.
3. Rientra anche il non far uccidere per conto di altri. IL mandate di omicidi, assassini, etc, ricade nello stesso comandamento.
4. Non eliminare inutilmente animali da questa terra per il solo diletto di farlo, o per soddisfare cose inutili è peccato pure questo.
Ora vediamo altre dichiarazioni fatte nei testi sacri:
Matteo 5,21
La chiesa nel discorso della montagna ne rivela solo questo: “Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.” ma così non è perché in realtà c'è dell'altro nello stesso discorso che si riferisce alla medesima tematica della giusta difesa.
Riporto alcuni stralci fatti da nostro Signore sul discorso della montagna per farvi vedere come alcune parti ci spiegano altro, che i teologi e i padri della chiesa non hanno visto in esse.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Chi sono i miti?
Tutti coloro che non provano odio, vendetta, rancore, pulsioni di morte sono innocenti.
“Beati i perseguitati per causa della giustizia,(umana) perché di essi è il regno dei cieli.” anche questi sono innocenti.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli.
“Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.”
38 Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; 39 ma io vi dico di non opporvi al malvagio(uomo); anzi se uno(uomo) ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; 40 e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41 E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. 42 Da' a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
Attenzione a non confondere malvagio con maligno, sono due entità diverse.
Il malvagio è un uomo che fa il male, mente il maligno è il demonio.
Anche qui esprime lo stesso concetto del non uccidere ma specificando chiaramente cosa intende dire.
43 Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; 44 ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, 45 perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. 46 Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48 Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
Il discorso della montagna nel suo insieme va in contrapposizione alla lecita o gusta difesa, perché se ci chiede amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, è ovvio che non potremo o non possiamo agire male verso un nemico, afferma nel passo 38, che addirittura non è bene opporsi a chi fa il male.
Tutto questo però è destinato a chi pratica il male verso il fratello.
Mt 26,52: Allora Gesù gli disse: «Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. 53 ... più di dodici legioni di angeli? “ Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?»
Rimprovera Pietro perché lo ha difeso, in questo caso fa capire che non è giusto, perché Lui stesso non lo vuole, per le ragioni che in questo passo espone, proprio per far si che le scritture fossero adempiute, ecco perché Pietro non doveva difenderlo.
Mi chiedevo se la legittima difesa, può rientrare nel comandamento del non uccidere?
E Nostro Signore Dio mi risponde, immediatamente:
“La difesa è giusta solo quando si difende un innocente!!!”.
Quindi chi può essere definito o chi può dirsi innocente?
L'innocente è colui che non ha colpa alcuna, cioè chi è immacolato senza macchia alcuna di peccato, ma anche tipo un bambino inerme è un innocente, anche una una donna incinta, che è portatrice dell'innocente, un anziano che non sa difendersi; uno storpio, qualsiasi persona che non sia capace di difendersi fisicamente o abbia delle incapacità mentali; un sovrano che non ha mossa guerra ad alcuno, un santo, un uomo che difende la verità, ci sono vari casi d'innocenza;un uomo che non ha fatto alcun male a nessuno è un innocente; chi non ha proferito condanna verso un altro è un innocente.
Cristo era innocente quando era in terra, primo perché privo di macchia di peccato, poi perché non fece male ad alcuno, per cui la difesa verso di Lui era ovvia e connaturata, anche la sua richiesta di essere eventualmente soccorso era giusta, perché fatta da un innocente.
Ma non tutti sono tali.
Tra due contendenti di una disputa, chi dei due è innocente?
Già il fatto che c'è una disputa significa che c'è qualcosa da contendere, e quindi viene a mancare il presupposto d'innocenza, perché non si può sapere chi dei due ha ragione e chi ha torto, per cui per prudenza l'innocenza è sospesa, fin tanto che non si sia compreso chi dei due può essere definito tale.
La difesa è giusta solo quando si difende un innocente!!!
Le parole di Gesù sono chiare su chi è innocente ce lo fa capire con l'esempio della Maddalena, ;Chi tra voi è senza peccato scagli la prima pietra” per cui quella donna che doveva essere lapidata era diventa in quel preciso momento un innocente rispetto ai suoi aguzzini, perché coloro che in quel momento si erano posti a giudici di lei, erano peggio di lei, perché loro stessi abusavano di quella donna ed avevano maggiori peccati rispetto a lei.
Per cui il metro è l'essere senza peccato, chi tra coloro che stavano condannando la Maddalena era senza peccato, nessuno di loro.
Per cui un giudice che dovesse condannare qualcuno dovrebbe essere senza peccato per essere un giudice giusto e coloro che si pongono a giudizio verso qualcuno nel loro insieme devono avere un peccato minore rispetto all'accusato per poterlo giudicare.
Ecco il discorso un giudice giusto che deve giudicare con vera giustizia deve essere senza peccato, altrimenti la sua giustizia è ingiusta e agli occhi di Dio non ha valore.
Cos'è che è legittimo?
Cristo ha risposto che è legittimo difendere solo l'innocente.
Come visto sopra anche un animale è innocente, per cui è legittimo difendere anche un animale, che venisse malmenato, da chi gli volesse fargli del male.
Potremo accludere alla legittima difesa, anche le cose che sono di proprietà di un soggetto qualsiasi stando alle legge di Dio?
No, perché sono cose e non sono persone o animali.
Ma potremo pensare che quelle cose appartenenti a quella persona che è innocente possa ricadere sotto il medesimo diritto?
No, perché Cristo ci dice di dare al malvagio anche la tunica, cioè di più di quello che vuole portarsi via.
Quindi tutto quello che non è animato, cioè vivo, vitale non ricade per Dio sotto la norma della legittima difesa.
Ora leggiamo che alcuni cosi detti padri della chiesa, hanno espresso un pensiero completamente in contrapposizione a questo:
Dal
sito della Santa Sede:
Tutto quello che la S. Sede riporta è reso vano dalle parole di Gesù e dal comando del non uccidere, che è un precetto assoluto in tutto. Salvo che nella questione dell'innocente sopra esposta.
Noi umani abbiamo la tendenza a superare i comandi di Dio, e di decidere con la nostra testa e rendere i nostri pensieri sopra quelli di Dio, questo discorso lo si capisce bene
da quanto è avvenuto a S. Agostino che ha influenzato tutta la chiesa dopo di lui, in modo errato e negativo, lo si evince chiaramente
dall'apparizione estremamente importante dell'angelo del Signore che si presento al santo, per richiamarlo di non scrivere cose che provenivano dai suoi ragionamenti e non dalla mente di Dio, ma il santo non ascoltò Dio rimanendo nella sua presunzione, così facendo ha introdotto pensieri umani nei successori, compreso Tommaso D'aquino ed altri che così hanno scritto cose non giuste e non in linea al pensiero vero di Dio, dimostrando chiaramente che nei loro pensieri non era presente lo Spirito Santo, ma solo un loro pensieri.
Tanto quello che qui scritto sono delle stronzate immense per alcune ragioni, primo di tutte di tipo psicologico, sia S.Tommaso che altri, non hanno tenuto in mente perché non sapevano, e forse nemmeno conoscevano bene la Sacra scrittura perché vi sarebbe anche scritto, se si sapesse leggere bene, il pensiero vero di Dio.
Queste due affermazioni sono assurde, per un motivo preciso, si vede chiaramente che chi ha scritto non si è mai adirato contro nessuno, ne ha mai sperimentato con mano propria cosa significhi essere arrabbiato, dico questo perché solo chi ha provato il peccato e chi ne conosce tutti i risvolti può sapere come e cosa esso produce nell'animo e nella mente essere umano, a meno che costui non sia Dio in persona che ha in se tutta la conoscenza e che non abbisogna di esperimentare con mano le cose.
Le due frasi qui sopra, indicano chiaramente che prima di tutto i soggetti scrivono di loro pungo e con la loro mente, non sono aiutati dallo Spirito Santo che non gli avrebbe permesso di dire tante stupidaggini.
Qualsiasi psicologo, psichiatra, neurologo, sa che è estremante difficile che una persona presa dalla difesa di qualcuno o propria, sappia controllarsi e moderarsi, perché se X soggetto deve difendersi da accuse, aggressioni, ecc, esso non lo fa in modo moderato, ma per tutelare la propria esistenza, dall'aggressore, tutto dipende dalla forza di aggressione dell'aggressore; se chi ti aggredisce lo fa con calma ovviamente tu replichi nello stesso modo, è un fattore incondizionato ci viene naturale, ma se colui che ti aggredisce lo fa con furia ovviamente per contrapposizione anche tu reagisci in modo simile, se non di più. Se la lite o la difesa come si vuol chiamare perdura per molto tempo, il rischio di uscire da un possibile controllo di se stessi è molto alto, visto che subentrano fattori psicologici stressanti, per cui è molto facile superare il limite che ci auto imponiamo, cioè un controllo di noi stessi.
Ora in un tentativo di difesa, legittima o no, bisogna vedere da caso a caso, se lo è legittima.
Il dire :
Il problema è capire come si fa a misurare la forza che ci vuole per difendersi, cioè quanta violenza si debba esercitare? Non esiste alcun metodo per misurare la violenza perché è soggettiva al soggetto che la esercita. Non è possibile stabilire un limite alla violenza, o è violenza o non è violenza, perché anche quella verbale è violenza, quindi dove starebbe la moderazione? Non esiste!
Non so se la chiesa ha ben capito questa frase.
La frase va completamente in contraddizione al comandamento di Dio, di Gesù
Dio dice: Non uccidere.
Cosa dice Gesù:
«Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente(vita)....Amerai il prossimo tuo come te stesso.”
“Beati i perseguitati per causa della giustizia,(umana) perché di essi è il regno dei cieli.”
“Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori,”
Come si può scrivere questo testo e dire che è parola de Signore?
Quindi un uomo dovrebbe provvedere di più alla propria vita e che quella di altrui, quando Gesù che è Dio dice l'esatto opposto, ma bene, che bravi per secoli avete insegnato l'errore, magari sapendo anche che è un errore, bravi risponderete a Dio di questo.
Da questo si capisce che la Chiesa cattolica Romana in realtà non crede affatto che Cristo è Dio.
E voi l'avete fatto pure santo?
Forse però è meglio pensare che i pensieri di Tommaso d'aquino non era dello stesso e forse la chiesa gli ha imposto di dire certe cose.
Su questi metri che la chiesa degli Uomini avversi a Dio, si è formata e fondata.
Il popolo, lo stato Italiano o altri, non devono leggere questi scritti della chiesa, come parole per la vita della società, ne parole per una legge degli uomini, perché altrimenti Cristo non avrebbe fatto quella distinzione, “ date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che né di Dio” questa distinzione è fatta proprio perché sapeva bene che la Chiesa avrebbe prodotto delle parole non in linea con suoi precetti, altrimenti non ha senso aver detto quella frase che prende per altro molti significa anche in altri sensi.
Quello che la chiesa qui scrive non lo scrive soltanto come parola id Dio ma proprio come stato fisico, come potrebbe essere l'Italia, da queste frasi si evince che chi scrive lo fa per la difesa e tutela dello Stato del Vaticano, non centra nulla la parola di Cristo che è completamente in opposizione a quanto scrivo nel documento.
Qui chi legge dovrebbe leggere con gli occhi del Cristiano cioè di colui che ha in se la completa e totale conoscenza nella sapienza di Dio della legge di Dio, invece praticamente tutti non sanno distinguere quello che è parola di Dio da quello che è volontà d'uomo.
Sono due cose completamente diverse.
Nel testo del sito Vaticano, si capisce che la Chiesa si è auto importa nel mondo dandosi della leggi modellate sulla parola di Cristo, ma adattate ai loro scopi, per tutelare la vita nella e della Chiesa da coloro che stavano fuori di essa, ecco perché nasce questo strano e curioso testo, che non rispecchia se non in pochissime cose la parola di Dio.
Qui si capisce come la chiusa giustifichi le sue azioni per difendere e proprie proprietà e propri beni, modificando ed alterando la parola di Dio.
Questo Cristo non lo ha mai detto!!! non c'è una sola traccia di questi discorso, semmai esiste dai anche il resto.
Questa invece è la giustificazione che la chiesa ha preso su se stessa, per auto conferirsi la possibilità di usare le armi, per difendersi e offendere chi essa avesse ritenuto un pericolo per se stessa, questo è effettivamente il concetto espresso da questo testo:
Qui usano già il termine Stato per indicare che non si sta parlando di una nazione qualsiasi, ma si parla unicamente dello Stato del Vaticano, queste sono norme che servivano allo stato del Vaticano, poi trasformate in senso generale per tutti gli stati che erano sotto il dominio della Chiesa:
Come ho detto prima qui si mesce il sacro con il profano, si mesce il divino all'umano così facendo si fa credere che Dio sia propenso per questo genere di pensieri e quindi si fa passare queste cose, come parola di Dio, quando non è affatto vero.
Altra stronzata, scusatemi ma non posso sentire queste cose:
Dio non ha mai e poi mai detto di praticare la pena di morte, altrimenti non avrebbe detto di non uccidere, perché è controsenso logico. Cristo non avrebbe fatto scrivere e non avrebbe detto quello che sopra ho sottolineato, per cui questo discorso della pena di MORTE è una totale invenzione dello Stato del Vaticano come istituzione laica e di uno stato civile, non religioso, doveva difendere i proprio interessi da quelli di chiunque altro, l'avesse messi in discussione, per cui hanno pensato bene di giustificare con un ginepraio di invenzioni che Dio era favorevole alla pena di Morte, quando è assolutamente provato dagli stessi vangeli in toto che ciò è palesemente falso!!!
Mi fermo qui perché tanto non il resto è sulla stessa falsa riga, tutte menzogne!!!
Nemmeno mi preoccupo di leggerle.
Dico agli stati nel mondo di non prendere questi testi per veri, perché non sono parola che vengono da Dio, ma una miscellanea di pensieri umani, atti solo a tutelare lo Stato del Vaticano che in questo caso deve essere preso, come stato laico e non religioso, visto che si è addentrato nel stabilire delle norme di vita per se stesso.
La difesa è giusta solo quando si difende un innocente!!!
Cristo dice SOLO per l'innocente non per altri.
"DATE CESARE QUELLO CHE E' DI CESARE E DATE A DIO QUELLO CHE E' DI DIO"
Quindi dobbiamo distingue le leggi degli stati che sono sempre intese come laici anche se fosse lo stato del Vaticano stesso, e quelle religiose che sono le leggi di Dio, sono due realtà diverse, dove nella prima si pratica la legge degli uomini(Cesare) e nella seconda si pratica la legge di Dio.
Perchè dico anche lo stato del vaticano?
Perchè il vaticano giuridicamente è uno stato, come lo è l'italia per cui esso può emettere leggi scritta da uomini non da Dio, il quale può scrivere le norme che ad esso vanno bene.
Ma al tempo stesso esso, ha in se la custodia della parola di Cristo, come una della altre confessioni sempre di tipo Cristiano, ortodossi, etc.
L'errore della chiesa è stato che ha preso dalla Parola di Cristo e ha creato sulla stessa delle variabili, modificando sostanzialmente i suoi contenuti così ha adattato la legge eterna di Dio, alla legge precaria degli Uomini facendo questo ha compiuto un gravissimo peccato, tanto per essere precisi. Se fossero stati più intelligenti avrebbero dovuto produrre una loro legge diversa dalla parola di Dio, da applicare unicamente nello stato del Vaticano, mentre la parola id Dio dovevano usarla per la funzione religiosa, il problema è che costoro nascono proprio per volontà diretta di Cristo almeno il gruppo principale degli Apostoli, poi invece lo Stato del Vaticano si forma per volontà diretta
di tutti gli appartenenti allo stesso. il problema era che non potevano creare due leggi perchè il popolo non avrebbe capito per tanto, hanno deciso arbitrariamente di creare e modificare la parola stessa di Dio, ad uso e consumo proprio, legalizzando molte cose, che sarebbe stato molto meglio non avessero fatto.
Se si sta alle legge di Dio, non si può mescolare la legge di Dio con quella degli uomini, che lo fa capire chiaramente Cristo, con la sua espressione : "DATE CESARE QUELLO CHE E' DI CESARE E DATE A DIO QUELLO CHE E' DI DIO" questa frase chiarifica in modo univoco cosa intendesse Gesù, di non mescolare le due realtà, è un modo di dire per far capire che le cose e le leggi degli uomini devono essere rispettante, come sono rispettare le leggi di Dio, ma in entrambi i casi sono separate non unite. Lo Stato del Vaticano molto astutamente ha mescolato il sacro con il profano, scrivendo anche cose contro la volontà stessa di Dio.
Per cui stando a questa decisione di Cristo, ogni stato può produrre una legge che sia diversa da quella comandata da Dio per quei figli che lo vogliono seguire, le nazioni che non stanno con Dio e non adottano la sua legge come legge di stato, possono decretare quello che gli pare e creare le leggi che vogliono.
Ma se lo stato vuole seguire la legge di Dio deve rispettare in toto la sua volontà e non fare come fece il Vaticano mescere la legge degli uomini con quella di Dio.