Alle volte,
m'imbatto in persone che appaiono sia per nome che negli atteggiateti
dei soggetti che vogliono imporsi tra la gente, questi spesso sono
proprio preti, teologi che sentendosi defraudati della loro
condizione di studiosi, cercano di atteggiarsi a grandi e sommi
esperti e santi della situazione, specie quando s'imbattono in
persone che all'apparenza non gli dai due soldi bucati, spesso senza
una laurea e senza anni di studi pregressi, com'è il mio caso, e
come lo può essere per altri. Oggi giorno sempre più c'imbattiamo
in soggetti che dall'alto del loro dottorato in teologia e studi
biblici, si sentono defenestrati quando leggono gli articoli di altri
che non lo sono. Allora cosa fanno, per non sentirsi da meno, e dato
che il loro amor proprio è ferito mortalmente, iniziano a dire, che
anche loro avevano affermano gli stessi concetti che tu vai
esprimendo, così fanno credere a chi sta leggendo una certa
discussione, che anche costoro sono simili a te, o per lo meno
tentano di parar il colpo, senza accorgersi che facendo questo
dimostrano la loro totale mancanza di umiltà. Sono persone talmente
prese dalla loro condizione di studiosi che non sopportano essere da
meno di te, ma che grazie alla volontà di Dio, dimostri di essere
superiore a Loro, sta proprio in questo il loro fastidio e la loro
ira verso persone come me, o meglio dire verso Dio stesso, che
costoro vanno tanto proclamando, non si rendendosi conto nel loro
parlare che quando muovono affermazioni in realtà son fatte per
accusare Dio di aver scelto uno come me o come voi, senza pregressi
studi teologici, senza essersi fatti il mazzo per anni, e alla fin
fine con un gesto di rabbia e stizza lo dicono pure, esternano il
loro disagio e disappunto, non riuscendo in questo modo a spiegarsi e
a capire perché quel Dio che loro dicono di amare, e studiare, abbia
scelto un non dotto, per essere suo ricettacolo, ma un piccolo;
quando secondo il loro intendere, loro dovrebbero essere i primi
a cui Dio si dovrebbe rivolgere, ed invece così non è, la loro ira
cresce man mano che persone come me, progrediscono nel parlare e
cresce in proporzione al mio esternare e al mio parlare di
spiritualità. Per loro io sono un impiccio, una parentesi brutta, un
errore della mente di Dio, eppure proprio quel Dio che costoro
sentono in quel momento non più loro, ha scelto me, anziché i
loro studi teologici.
Proprio in
questi giorni, un certo soggetto che disse di essere un sacerdote
teologo, tentava di mostrarsi simile a me, nel parlare; continuava a
dire che le mie affermazioni erano simili alle sue, ma di queste sue
presunte affermazioni non ve n'era neppure l'ombra, è facile dire io
la penso come te, io dico le stesse cose che dici tu, i miei pensieri
e concetti sono uguali ai tuoi; quando non hai affermato nulla di
quello che io ho affermato in questa sede, questo è un
atteggiamento tipico degli invidiosi, di chi non è capace di
riconoscere l'opera di Dio in chi è meno di te, per cui si va in
cerca di informazioni e notizie per divenir agli occhi di molti
importante e grande, tanto da arrivare anche a sottrarre a me o
ad altri simili a me, quel che da me viene, non per volontà mia, ma
di Dio.
Poi
quanto gli dimostri che il loro esternare è fatto di proposito
per danneggiare te o altri, ecco che si sentono offesi nel loro amor
proprio e invece di replicare in pubblico lo fanno in separata sede,
usando magari le parole di qualche autore antico, perché loro non
saprebbero cosa dire, e ovviamente non vogliono dir quel che pensano
pubblicamente, perché non vogliono danneggiare la loro reputazione
agli occhi di altri ,che li lodano e gli osanno, per cui di nascosto
fanno le loro rimostranze e lanciano le loro frecciatine di dissenso,
alle volte anche in modo aggressivo. A me invece piace far tutto
alla luce del sole, specie quando un discorso lo inizio sotto
gli occhi di tutti, lo continuo sempre sotto gli occhi di tutti, non
sono uno che afferma una cosa ma per paura del giudizio altrui ritrae
la mano, per pugnalarti nascostamente, non sarò mai un Bruto, che
congiura con altri per metterti a morte.
Per
altro persone che non rispondono mai ai tuoi ragionamenti, ma seguono
un loro ragionare come se il tuo parlare gli dia fastidio, per cui
non rispondono alle tue affermazioni e quando poni qualche domanda la
snobbano pure, ovviamente tutti comportamenti che denotano anche
mancanza di rispetto per l'altro, d'intelligenza e umanità oltre che
di umiltà.
Si
parlava per esempio del fatto che Dio non vuole che neppure gli
esseri gloriosi decaduti cioè i demoni, vengano insultati e costui
mi rispose che lui invece insulta i demoni: definisce satana“ "un
idiota che non ha saputo stare al posto suo..."”
Gli
risposi: “sei proprio sicuro che sia
un idiota? pensaci bene, se l'idiota non avesse preso quella
decisione, ne tu, ne io, ne nessun'altro saremo qui a parlarne, la
necessità dell'esistenza di Cristo non ci sarebbe stata, Cristo
non sarebbe stato inviato, ne si sarebbe incarnato Dio. Vedi
tu come molti credete di sapere le cose, ma purtroppo siete limitati
alla conoscenza delle cose del mondo, alla conoscenza delle realtà
che l'uomo stesso ha imposto a se stesso, leggete libri umani, avete
conoscenze umane, ma rimanete sempre nella mente di esseri umani, per
tale ragione non comprendete i veri misteri di Dio.” “vedi
da ciò che scrivi si evince che tu analizzi quello che il demone ho
fatto e fa, ma non ti chiedi e non sai cosa fu e fece prima, ne cosa
prima del suo divenire Dio aveva già pensato.”
Poi
ovviamente sentendosi defraudato del suo ruolo e toccato nel vivo
della sua arroganza ha risposto così:
“.....rimane
sempre un idiota ...e ...non leggo libri "umani" o meglio "
terrestri"...e non mi limito a conoscenze "umane"
.....o meglio terrestri .......se le cosè le sò è perchè ho speso
tre quarti della mia
vita sui libri di teologia ......se ti interessa ti faccio anche
l'elenco degli Istituti Pontifici Teologici ....dove alla fine ho
preso anche il dottorato , oltre che laurea e licenza ......”
Allora
risposi questo: "se le
cosè le sò è perchè ho speso tre quarti della mia vita sui libri
di teologia " hai
risposto esattamente come ho scritto, tu leggi i libri degli uomini,
tu leggi i pensieri della mente di uomini che come S.Agostino
credevano di aver intrappolato la mente di Dio in un libro,
invece l'angelo Bambino, gli fece capire che neppure la sua mente che
non è più grande di una buchetta può contenere tutto lo scibile
che Dio ha in se.”
Poi
ho aggiunto: “Contrariamente
a te, io non ho bisogno di leggere proprio nulla, ne ho mai letto
nulla di nessun santo o veggente, se non quello che qui i miei amici
ed utenti mi propongono di volta in volta, perchè mi affido in toto
alla mente di Dio e so che quanto affermo è perfetto. Io sapevo che
tu eri laureato, lo si evince da come ti poni, e non solo”
Quello
che lo ha ferito maggiormente è stato questo:
“il
problema tuo A.G. che per quanto tu ti sforzi di non apparire
importante, ma ci tieni non poco a sentirti importante e anche se non
lo dici subito, ma poi emerge, perchè cmq sia per te i tuoi studi
sono fondamentali, per stabilire ciò che ti hanno insegnato.
E come ho già scritto poco fa ad un altro utente, "L'uomo
che studia l'uomo rimane nell'uomo",
tu hai fatto proprio questo, hai studiato la mente di altri uomini
prima di te, ma senza sapere se costoro possono aver errato. Vedi se
quell'angelo bambino tentò di fermare Agostino, lo fece per il bene
di molti, non solo di Agostino, perchè Dio nella sua infinita
sapienza, sapeva e vedeva che gli errori dottrinali di Agostino
sarebbero stati protratti e perpetrati nel tempo; ahimè la chiesa
non ha minimamente inteso che il senso di quella apparizione era
questo il senso e ha continuato a pensare che tutto quello che
Agostino ha scritto fosse pensiero di Dio, invece purtroppo non è
così. Come fai tu e quelli come te a sapere se le parole di
qualsiasi uomo vengono da Dio, o sono parola della loro mente? Per
quello che ripeto se studi l'uomo rimani nell'uomo.”
Dal
quale poi la sua risposta direi furiosa in chat, ma
contenuta ad un messaggio vocale di qualcuno che esponeva
un pensiero di Shakespeare.
Non
trovando soddisfazione del suo parlare dopo diverse ore, di attenta
analisi e riflessione è giunto a rispondere questo; non come me che
scrivo e rispondo istantaneamente quasi senza neppure pensare a quel
che scrivo, perchè le risposte mi vengono in automatico e le ho
subito pronte in ogni istante.
Ovviamente
per tentare di arginare il colpo, tentò di discreditare S.Agostino
dicendo questo:
“Ma
Sant Agostino ...in quel periodo ..ancora si interrogava ....aveva
dubbi ...”
e
gli ho risposto: “suvvia
non diciamo sciocchezze”.“San
Agostino confuso? Allora era confuso pure lo Spirito Santo visto che
un uomo per essere visitato da Dio, deve essere elevato
spiritualmente parlando e sarebbe stato confuso? o meglio dire che
qualcuno lo fatto confondere dopo” Visto che ha dovuto ritrattare
la sua posizione millenarista, come lo erano gli stessi apostoli
tutti, ma se non avesse fatto ciò la teologia della chiesa avrebbe
cacciato anche Agostino”
Questo
fa capire che quel che conta non è la verità di Dio, ma la verità
che i teologi si sono auto-costruiti, infatti nelle università di
teologia, psico-sociologia e filosofia s'insegna che il Cristo di
Dio, non è un Dio, ma un uomo prima di tutto e questo la dice lunga
su chi siano oggi il teologi e dove il mondo viene portato da questa
teologia di stampo massonico. Lo sanno anche i topi che per entrare
in alto devi portare il marchio.
Mi
fermo qui, perché poi ha inziato ad insultare, ovviamente quando si
pizzica la persona sul vivo emergono gli istinti animali ed anche i
teologi o chi si passare per loro, subiscono l'istinto di satana e il
suo fascino non umile.
Alle
volte mi chiedo perché più si è grandi e più si tende a
schicciare il mondo sotto di se, e meno si accetta l'opera di Dio nel
mondo e nel prossimo, insomma l'umiltà non esiste più, esistono gli
egocentrismi, esistono i diktat, per arrivare a sentenziare quello
che a taluni piace ci si coalizza contro anche un innocente, come
fecero al tempo di Cristo i gran sacedoti del tempio, corrispondenti
oggi ai moderni teologi e la storia si ripete per tutti coloro che
darono e daranno fastidio, come Cristo ha ben detto "nessuno è
profeta in patria.
Al
tizio teologo A.G. che ha detto che lui non ha mai studiato sui testi
umani o terrestri, e nemmeno riflette su cosa afferma, gli vorrei
rispondere così; ma da quando in qua, Dio ha scritto di suo pugno,
se non solo le tavole dei 10 comandamenti? Se non mediante la mano e
la mente dell'uomo, quante volte l'uomo ha preso questa parola di Dio
e l'ha modificata nel corso della storia? Per fino Cristo ha fatto
notare che Mosè modificò il testo sacro per venir in contro agli
stessi Ebrei, per cui già Dio dice che l'uomo prese la parola di Dio
e la mutò secondo il suo volere ed intendere, per cui Egli
l'Onnipotente di volta in volta è costretto a porre mano a quel che
l'uomo altera, ed infatti in apocalisse v'è proprio questo discorso
con l'angelo che verrà o viene dal cielo a portare il vangelo
eterno, per altro Paolo di Tarso, scrisse che questo angelo non è
ben accetto quindi si dichiarato anatema, povero Spirito Santo.
I testi che costui dice di aver studiato e che li definisce testi non
umani, in realtà lo sono in toto, perché nessun testo arrivato a
noi, è realmente scritto da Dio e dalla sua Vera Mano, tutti i testi
provenienti da Dio o a Dio appartenenti in realtà sono stati
filtrati dalla mente dalla mano dell'uomo ed è l'uomo che in
definitiva li ha scritti, corretti da zelanti copisti, che spesso
erravano o anche di proposito. Infatti guarda un po se leggiamo le
varie bibbie proposte nel corso della storia, notiamo come esse
abbiano subito il fascino e la volontà umana, per cui cambiavano
alcuni termini, si spostano, punti e le virgole per far mutare nel
tempo il senso reale del documento stesso, per cui le ultime bibbie
sono totalmente alterate, e s'insegna non più la vera parola i Dio,
ma un alterazione che va bene al teologo che invece di insegnare la
verità, insegna quello che gli aggrada di più.
I
nostri nonni avevano un motto, per dir che una persona non era umile:
Quando
la superbia sale in scranno o fa spussa o fa danno!
Se
i dotti non diventano umili, quando mai diventeranno santi?
Eppure
amano tanto farsi chiamare popolo santo, quando non lo sono!
Perché
nelle visioni accreditate dalla stessa Congregazione per
la Dottrina della fede, ci sono preti che sono stati visti
all'inferno? Insomma farsi del male da soli,
non
mi pare che sia una così grande virtù.
Non
fu Cristo a dire in modo stizzito a Pietro:
“posso
fare delle mie cose quello che voglio?”
E
perché mai la stessa Teologia Cattolica,
vuole
impedire a Dio di agire nel mondo?
Come
disse Cristo ai suoi apostoli finché non diventerete come
uno di questi bambini non entrerete nel Regno dei cieli, che è la
vera meta di tutta l'esistenza, sempre che ci crediate.
L'umiltà
non sta in chi si dice umile,
ma
in chi lo dimostra di esserlo.
Un
umile vero, non si vanta di essere umile, ne si tira i capelli per
apparire di essere tale, ne abbisogna di dir ad alcuno di essere
peccatore, perchè è implicito che nessun essere umano mai arriverà
ad essere umile come lo Spirito Santo.