I due pastori.
Abbiamo due pastori, quello
silente e quello idolo, quello silente per sua volontà o per sua non volontà si
è posto in un angolo a guardare l’evolversi della situazione e a lasciar spazio
ad un altro pastore.
Il pastore silente, aveva
condotto bene la sua casa, anche se nell’ultima parte, essa aveva già iniziato
un declino, voluto dall’interno o dall’esterno poco conta.
Ma esso il buon
pastore aveva condotto fin a quel punto un gregge difficoltoso, con autorità di
vero pastore-apostolo.
Poi una difficile decisione lo ha portato a porsi in un
angolo nascosto e silenzioso, a meditare i passi del suo contemporaneo
successore, che invece di avere un ovile di sole pecore e qualche bue ed asino
e poche colombe, sta facendo fuggire le pecore, gli asini li converte, assieme
ai buoi e le colombe le richiude, impedendo loro di volare .
Auspica un ovile
di capre, di corvi, di falchi, di serpenti, di tori e anche qualche lupo.
I due
pastori si sono distinti, si sono divisi, apparentemente si sostengono, uno ha
ancora in se un piccolo ovile ad esso sempre asservito, l’altro sta ingrandendo
il suo ovile fuori dai confini del regno, ha aperto le porte e i battenti, ha
demolito i recenti, permettendo ai lupi di entrare e sbranare le pecore
rimaste.
Parla come un pastore, che porta il gregge verso la sua volontà, come
un idolo si atteggia si fa adorare, non più verso la volontà di Cristo, esso si
é dato uno scopo, di far entrare nel gregge capre, lupi, serpenti, falchi,
corvi, tori, travestiti da agnelli,confusi tra i veri agnelli; essi li vedranno,
solo quando nulla si potrà più opporre.
Allora sarà tardi, esso ha rovesciato
il vero e lo ha reso falso, muta la legge con abilità ed astuzia, pare
trasmettere la vera parola, ma in realtà quella che racconta è una verità
distorta.
Sta facendo il possibile per rendere tutto uniforme, livellare le
fedi al fine di crearne una sola, più accettabile e apparentemente più umana; secondo non valori di Cristo, ma secondo valori di una società che disprezza
Cristo.
Porta sulle vette, il color rosso e il nero e le stelle diventano
opposte, il bianco diventerà pian piano una sfumatura di rosso e di nero, l’arcobaleno
gettato a terra diventa un tappeto sul quale rovineranno le nazioni,
Ma il
pastore idolo, ha in serbo una visione del divenire uniformante dove nessuna
casa sarà più unica, ma un'unica casa
comune sarà la nuova casa, sotto la quale tutte le bandiere prenderanno un solo
colore, dove non esisterà più tanti battesimi, per ogni casa, ma un solo
battesimo unico, che non sarà il vero battesimo della casa suprema, ma un
battesimo non battesimo costruito, uniformante che a tutte le case andrà bene, così crollerà il
sacrificio e l’offerta sotto i colpi del pastore idolo, che aprendo la strada
per una visione generale del mondo porta e apre le porte alla fine.
E il pastore silente, senza forze
e quasi annichilito, nel suo spazio confinato tace e attende che il supremo
pastore agisca nel mondo!
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